THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | In Malesia la McLaren pronta a bissare l'Australia. Ferrari sostituisce il telaio di Massa, di John Horsemoon (22.03.2012) -

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THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | In Malesia la McLaren pronta a bissare l'Australia. Ferrari sostituisce il telaio di Massa, di John Horsemoon (22.03.2012)

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F1, Gran Premio di Malesia - Presentazione

Incertezza meteo a Sepang
In Malesia la McLaren pronta a bissare l'Australia
Ferrari sostituisce il telaio di Massa
FIA conferma la legalità dell'ala posteriore della Mercedes
La Ferrari ricorda Marco Simoncelli

di John horsemoon
Articolo pubblicato il 22.03. 2012 - h 15.00
Tag: F1 GP Malesia 2012, Sepang, Kuala Lumpur, McLaren, Red Bull, Ferrari, Mercedes, Lotus, Sauber, Toro Rosso, Williams, Sahara Force India, Marussia, Caterham, HRT


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In Malesia la McLaren pronta a bissare l'Australia
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Ci vorrebbe Noè, il prossimo fine settimana a Sepang, per il secondo atto del Mondiale di F1. Ogni anno è la stessa storia: ma perché mettere in calendario una gara di F1 nella stagione delle piogge? Misteri (della mente) di Ecclestone. Ma tant'è...

Le condizioni meteo condizioneranno pesantemente l'esito finale del Gran Premio della Malesia, non solo per i temporali previsti per tutto il fine settimana, ma anche perché la nuova normativa sulla durata dei gran premi (non più di quattro ore complessive, memori del GP del Canada dello scorso anno, con ben sei dispiegamenti della Safety Car...) potrebbero essere applicata per la prima volta.

Nessuna squadra ha avuto il tempo di effettuare modifiche e aggiornamenti di un certo rilievo, al più qualche affinamento o adattamento alla pista. Alla McLaren il team principal, Martin Whitmarsh, ha lanciato l'urlo di battaglia: “bissiamo l'Australia”. Ce ne sono tutte le condizioni e solo la variabile “lotta interna” può essere quella decisiva. Oltre alla proverbiale maestria di Jenson Button a interpretare nel modo migliore le situazioni meteo difficili, a gestire l'aderenza precaria e a indovinare le gomme.

In casa Red Bull, dovrebbero anzitutto svestirsi di spocchia. Quella dichiarazione «in Australia non ha vinto la McLaren, ha perso la Red Bull» è una sciocchezza, prima che una inusuale caduta di stile. Saranno le voci sul nuovo assetto proprietario della F1 (fino al 2020), circolate in settimana, che vorrebbero la quotazione alla borsa di Singapore della società detentrice dei diritti commerciali della F1, in società con – udite, udite – Ferrari e Red Bull. Inelegante. Sul piano tecnico, i tecnici dovrebbero prevenire i guai al KERS di Webber, per evitare pericolose fughe dei rivali di Woking.

In Ferrari hanno dovuto applicare le tecniche di arginamento del Po, per fare fronte comune alla critiche piovute su Felipe Massa dopo la disastrosa (ma anche inesplicabile, come abbiamo rilevato nell'articolo sul GP d'Australia) gara di Melbourne. Qualcosa potrebbe davvero non aver funzionato a dovere, tanto da spingere il team a sostituire il telaio della monoposto del pilota brasiliano (ma non per i danni causati dall'incidente con Senna). Il team di Maranello peraltro ha eretto un cordone di protezione per Massa, segno che qualche motivo per lamentarsi Felipe potrebbe pure averlo. Ma occorrerà una prova maiuscola, per fugare i dubbi e per respingere le richieste di sostituzione immediata, magari con il “disoccupato” Trulli.

Lotus e Mercedes cercheranno il riscatto. Raikkönen, a punti al ritorno in F1, intende spingere il team a migliorare lo sterzo, che ha dato al finlandese qualche problema. Grosjean ha bisogno solo di un po' più di fortuna, per il resto ha dimostra di essere in grado di cavarsela bene.

© Riproduzione riservata


Jenson Button sul podio di Melbourne (foto McLaren)

GP Petronas di Malesia
Kuala Lumpur, Circuito di Sepang

Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: km 5,543
Curve: 15
Senso di marcia: orario
Capienza spettatori: 133.000
Prima edizione: 1999
Progettista: Hermann Tilke

Timing
Prove Libere 1
Venerdì 23, dalle 10 alle 11.30
(dalle 3 alle 4.30 in Italia)
-
Prove Libere 2
Venerdì 23, dalle 14 alle 15.30
(dalle 7 alle 8.30 in Italia)
-
Prove Libere 3
Sabato 24, dalle 13 alle 14
(dalle 6 alle 7 in Italia)
-
Qualifiche
Sabato 24, dalle 16
(dalle 9 in Italia)
-
Gara
Domenica 25, dalle 16
(dalle 10 in Italia)

Alla Mercedes, dove hanno incassato l'ulteriore conferma di legalità dell'ala posteriore da parte della FIA (su cui la McLaren dichiara di aver fiducia e chiamata in causa da Red Bull e Lotus), Rosberg si dice ottimista, Schumacher lo era fin da Melbourne. Brawn sintetizza:  «abbiamo imparato dagli errori di Melbourne». Va migliorata la trazione sul retrotreno, per prevenire l'eccessivo consumo di gomme, e l'affidabilità complessiva della monoposto. Ma in condizioni di pioggia, König Schumacher promette di fare la parte che gli compete. Restiamo in trepidante attesa di spettacolo.

A centro gruppo, in Sahara Force India hanno fiducia di migliorare ancora le prestazioni, anche se sono più occupati a risolvere alcune questioni legali che chiamano in causa la Caterham di Tony Fernandez, dopo la sentenza dell'Alta Corte di Londra, che ha assolto l'Aerolab di Jean-Claude Migeot dall'accusa di aver spiato a favore del team malese (ex Lotus). La sentenza condanna la Force India di Vijay Mallya a pagare oltre 850 mila euro di spese pregresse, ma impone a Migeot di rifondere al team anglo-indiano 25 mila per aver “tratto ispirazione” dai disegni dei suoi progettisti e averli passati ai malesi. Ora la Force India chiede alla FIA sanzioni contro la Caterham. Comico (per il rilievo della questione, vista la dimostrazione che in Caterham non riescono a fare andare la monoposto neanche se copiano pezzi altrui).

Alla Sauber la monoposto sembra nata bene, ma c'è qualche problema a mandare in temperatura le gomme posteriori (aerodinamica e flussi da affinare) soprattutto in qualifica. In Toro Rosso sono distesi. Ricciardo e Vergne mostrano di meritare la fiducia del team di Faenza e sperano di portare a casa un bel gruzzolo di punti. In Williams, in attesa che il “tutor” Alez Wurtz sappia trarre il meglio da Maldonado e Senna (…), si guarda a Sepang come un nuovo inizio. La monoposto sembra buona, ma il resto tocca ai piloti.

In coda, detto della Caterham, in Marussia hanno fiducia di poter migliorare le prestazioni, identico mantra alla HRT, dove però dovrebbero accontentarsi di montare in tempo le monoposto e di superare dignitosamente lo scoglio del limite del 107% in Q1. Il resto che venisse, sarebbe zucchero che migliora la bevanda.

Domani le prime due sessioni di prove libere, dalle 10 alle 11.30 e dalle 14 alle 15.30 (dalle 3 alle 4.30 e dalle 7 alle 8.30 in Italia) chiariranno alcuni dubbi.

Sepang è il circuito che ci ha tolto Marco Simoncelli. Ieri Fernando Alonso ha usato Twitter per esprimere i suoi sentimenti.  «Ho molta voglia di andare in circuito domani, anche se correre qui non sarà più la stessa cosa... non dimenticheremo mai Marco. #58forever
», ha scritto il pilota spagnolo. Oggi, la Ferrari ha voluto tributare allo sfortunato pilota romagnolo «un gesto, un pensiero». Alonso e Massa, con i propri fisioterapisti Matteo Orsi e Edoardo Bendinelli, il direttore sportivo Massimo Rivola, Massimo Balocchi e Roberta Vallorosi a nome di tutta la scuderia, si sono recati alla curva 11, teatro del tragico incidente di Simoncelli, portando un pit-board recante un toccante messaggio: “Sic, sempre con noi”.

«Tornare qui d’ora in poi farà sempre pensare a Marco
» – ha detto Alonso –  «penso che la famiglia Ferrari e tutti gli italiani che amano lo sport e il motociclismo lo ricorderanno per sempre». Gli ha fatto eco Massa:  «credo fosse il minimo che potessimo fare per lui, per la sua famiglia e per tutti i suoi tifosi. Credo che tutti questo fine settimana correranno col pensiero a Marco». Un gesto toccante e significativo.

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Traduzione by Google Traslate
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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