THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | GP d'Europa-Valencia | Vettel, magica pole position davanti a Hamilton, di JH - 23.06.2012 -

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THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | F1 2012 | GP d'Europa-Valencia | Vettel, magica pole position davanti a Hamilton, di JH - 23.06.2012

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F1, GP d'Europa-Valencia
Alonso, Re d'Europa con Cavallino Rampante

Räikkönen e Schumacher scudieri di rango
Per il sette volte iridato è il primo podio dal ritorno. Vettel, Grosjean e Hamilton ritirati.
Maldonado kamikaze senza cervello. Senna come una giostra. Glock non parte

di John Horsemoon
Articolo del 25.06.2012 - h 01.00 | Tag: F1, GP Europa, Valencia, Alonso, Räikkönen, Schumacher, Hamilton, Maldonado, Vergne, Kovalainen, Massa

Sul circuito cittadino di Valencia, Fernando Alonso ha conquistato l’insperata, quanto meritata, seconda vittoria stagionale, aggiudicandosi il Gran Premio d’Europa e rompendo l’attuale equilibrio delle forze in campo, che aveva determinato sette vincitori diversi nelle prime sette gare del campionato. Uno spagnolo che vince su una monoposto italiana può essere un paradigma per ben altri ambiti di questi tempi, soprattutto se si tiene conto degli umori della vigilia. Ieri, al termine delle prove, tra i commentatori serpeggiava il lutto della perdita definitiva, il senso della disfatta, il naso arricciato dei detrattori-a-prescindere. Noi, che non siamo iscritti alla lista PRO-FERRARI senza se e senza ma, avevamo invece la sensazione che la Ferrari ne avesse per dare filo da torcere agli avversari, che il distacco fosse minimo, il passo di gara promettente.

Ma la vittoria di Alonso è significativa soprattutto perché colta mantenendo i nervi saldi, presupposto essenziale anche per approfittare delle disgrazie altrui. Sicché a Maranello il monito ora deve essere lanciato sulla stessa frequenza: calma e gesso, non montiamoci la testa, restiamo concentrati per fare andare meglio possibile una monoposto nata con qualche problema. Il conto si farà alla fine.

Recita un vecchio adagio siciliano: «ci vuole fortuna perfino a fare un uovo fritto». Deve essere chiaro a tutti che se Sebastian Vettel non fosse stato mollato dal motore della sua RB8-Renault (pare per un problema elettronico simile a quello che ha colpito Webber venerdì nel secondo turno delle libere e anche Grosjean in gara) il primo gradino del podio Alonso avrebbe potuto guardarlo solo da una posizione diversa: nella migliore delle ipotesi dal terzo posto. Ergo, nessun trionfalismo e molto realismo costruttivo, con quell’aggressività di fondo necessaria a braccare gli avversari. Dalla partenza, ottima per entrambi i piloti della Ferrari a Valencia, al traguardo.

E, in quanto ferraristi eretici di rito vilnoviano (quindi in regime di separazione istituzionale, pur condividendo i fondamenti della fede...), ci sentiamo di dire (controcorrente) che anche Massa non è andato male. Seppur non aiutati da una regia televisiva (di Ecclestone) in preda ai fumi della calura e troppe volte disattenta, abbiamo potuto godere della bella partenza del brasiliano e della prima parte di gara, corsa al ritmo dei primi. Le esitazioni nei sorpassi ci stanno tutte, per chi - come Massa - ha gli occhi puntati addosso ed è alla disperata ricerca di punti e risultati. Il contatto di gara con Kobayashi è “merito” di quest’ultimo (accomunato dalla “fame” di risultati...) e ne è più evidente testimonianza la penalità di 5 posizioni in griglia elargita dai commissari sportivi a fine gara per la “sportellata” al pilota di San Paolo (oltre che per il più grave tamponamento di Senna, su cui torneremo). Occasione persa per far un doppio risultato positivo.


Dalla Ferrari alla Renault il passo è obbligato. Vettel e Grosjean hanno patito un ritiro a causa della rottura dell’alternatore del motore delle rispettive Red Bull e Lotus. Un calo di affidabilità che non deve trarre in inganno, perché Räikkönen e Webber (rispettivamente secondo e quarto al traguardo) hanno manifestato fino in fondo la competitività delle due monoposto. Peraltro Webber è risalito dal 19° posto in cui era stato relegato alla fine della prima manche delle qualifiche di sabato. La Red Bull ha introdotto una specifica aerodinamica nel retrotreno molto efficiente, che sembra aver ridato vigore all’incerto passo del debutto stagionale (malgrado due vittorie del team austriaco con base a Milton Keynes). La Lotus è in crescendo, l’appuntamento con la vittoria solo rimandato, sia per Grosjean (il quale era convinto di poter agganciare l’asturiano anche oggi, se solo la sua monoposto non lo avesse lasciato in asso...) che per Räikkönen.

Dalla mezza-polvere dei bibitari e delle finte Lotus, alla...Stella a Tre Punte. Per Schumacher Valencia è il giorno del ritorno sul podio: non era mai successo da quando il sette volte iridato è ritornato al proprio lavoro. Una bella giornata, che gli ammalati di ferrarismo (più o meno sincero) hanno salutato come un completamento del podio tutto rosso (di ieri, oggi e domani).

Si può però dire che la Mercedes ha aggiustato una gara fallimentare … all’italiana. Entrambe le monoposto erano infatti destinate a sprofondare fuori dalla zona punti, grazie a una strategia di gara basata su una sosta. Illuminanti i team radio all’inizio della gara, con cui dai box erano stati avvertiti Rosberg e Schumacher del pericolo default gomme. L’ingresso della Safety Car però cambiava la situazione e lo stratega del team, Vowel, decideva di sovvertire i piani con un guizzo di fantasia, all’italiana. Ergo, Schumacher sul podio e Rosberg al sesto posto hanno portato punti preziosi per la casa di Stoccarda e una benefica iniezione di fiducia. L’auspicio di tutti è che Schumacher si sia messo alle spalle la mole di sfortuna che l’ha colpito finora.

Fernando Alonso ha vinto il GP d'Europa sul circuito cittadino di Valencia ed è balzato al comando della classifica piltoti con 20 punti di vantaggio su Mark Webber (Foto Ferrari Media)
Fernando Alonso ha vinto il GP d'Europa sul circuito cittadino di Valencia ed è balzato al comando della classifica piltoti con 20 punti di vantaggio su Mark Webber (Foto Ferrari Media)

Prossima gara
GRAND PRIX D'EUROPE, VALENCIA

Tipo di circuito: stradale/cittadino Valencia
Lunghezza: 5,419 Km
Numero Curve: 25
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico: 112.000
Anno di inaugurazione: 2008
Progettista: Herman Tilke

Timing
Venerdì 22 Giugno 2012
Prove Libere 1  10:00 - 11:30
Prove Libere 2  14:00 - 15:30

Sabato 23 Giugno 2012
Prove Libere 3  10:00 - 11:00
Qualifiche  13:00

Domenica 24 Giugno 2012

Gara 14:00

Vincitore
Fernando Alonso
Ferrari F2012


Prossima gara
BRITISH GRAND PRIX


Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 5,141 Km
Numero Curve: 17
Direzione di Marcia: orario
Capacità pubblico: 150.000
Anno di inaugurazione: 1947
Anno di ristrutturazione: 2010

Timing
Venerdì 6 Luglio 2012
Prove Libere 1  10:00 - 11:30
(dalle 11 alle 12.30 in Italia)
Prove Libere 2  14:00 - 15:30
(dalle 15 alle 16.30 in Italia)

Sabato 7 Luglio 2012
Prove Libere 3  10:00 - 11:00
(dalle 11 alle 12 in Italia)

Qualifiche  13:00
(dalle 14 in Italia)

Domenica 8 Luglio 2012

Gara 13:00
(dalle 14 in Italia)

Discorso diverso per il “Team di Pellegrini”, secondo l’infelice definizione elaborata sabato da Pino Allievi (Gazzetta dello Sport): Sahara Force India. Un risultato positivo per il team di VJ Mallya, con Hülkemberg 5° e di Resta 7°, alla fine di una gara condotta con due condotte di gara diverse: due soste per il tedesco, una per lo scozzese di origine italiana. Di Resta nel dopo gara ha dichiarato che la sua strategia di gara era sbagliata e che un piano con due soste gli avrebbe consentito un risultato migliore. Probabilmente ha ragione, ma nel programma annuale di “pellegrinaggi” sospettiamo che di Resta e Hülkemberg si toglieranno qualche altra soddisfazione. Complimenti.

Altra musica, ma stesso propulsore, in McLaren. Hamilton fin dalle fasi iniziali è stato protagonista di un clamoroso tappo ai danni del resto del gruppo, badando a non farsi scavalcare da Grosjean (autore di una straordinaria partenza), ma non in grado di reggere il ritmo dell’imprendibile Vettel. Gli ennesimi episodi della serie vista più volte in questa stagione - “Le comiche ai box di Ron” - lo avevano relegato prima all’ottavo e poi al sesto posto. Dopo il rientro della Safety Car, il ritiro di Vettel, il sorpasso di Ricciardo (non ancora fermatosi per il pit) e l’uscita di scena di Grosjean avevano consentito a Hamilton di recuperare un secondo posto importantissimo ai fini della classifica piloti. Ma negli ultimi due giri, il crollo verticale delle prestazioni delle gomme Pirelli sulla sua MP4-27 (soprattutto al retrotreno) ha mandato in tilt il cervello di Luigino. Nel tentativo di resistere all’attacco di Maldonado, in evidente superiorità di gomme, Hamilton ha fatto sfoggio di tutto il repertorio disponibile di tecniche ostruzionistiche, fino a quando i due si sono toccati (alla curva 12) e il venezuelano spediva il pilota della McLaren sulle barriere. Gara finita e buttata nel “secco non riciclabile”.

Su questo episodio va fatta una parentesi, perché il premio “Gold Fogging Brain” in questo caso andrebbe equamente ripartito tra Maldonado e Hamilton (con ex aequo del premio di consolazione per Vergne, Petrov e Kobayashi). Maldonado ha di non avere avuto una visione di gara degna del potenziale della Williams a Valencia: sarebbe stato sufficiente attendere una decina di curve e superare tranquillamente Hamilton, il quale - per proprio conto - avrebbe fatto meglio a fare passare l’energumeno venezuelano (a proposito: ma il “tutor” Wurz è autorizzato a dargli calci nelle terga rivoluzionarie, al grido di “Hasta la Victoria Siempre”? Bisognerà chiederglielo via Twitter...), salvando punti preziosi. Per Maldonado a fine gara i commissari hanno deciso 20” di penalità, che lo hanno fatto scivolare al 12° posto. Pena lieve.

Per l’altro alfiere della casa di Woking, Jenson Button, l’ottavo posto finale è una boccata di ossigeno, anche se l’inglese ha ammesso candidamente di non avere la più pallida idea dei motivi dell’instabilità della sua McLaren. Ron Dennis sarà felicissimo...

Una menzione particolare merita Bruno Senna, i quale a nostro avviso è più sottovalutato di quanto meriti. Al 20° giro Kobayashi lo ha tamponato mentre difendeva la settima posizione, costringendolo a una sosta ai box, dove arrivava su tre ruote emulando Gilles Villeneuve a Zandvort 1979 (ma con più fortuna). Ripartito dall’ultimo posto dopo aver montato le gomme medie, tre giri dopo veniva colpito da un Drive Through dai commissari sportivi, per aver favorito il tamponamento di Kobayashi (come non è stato comunicato e francamente non s’è visto). Dopo tutto questo trantran, con la complicità di qualche digressione altrui, risaliva la china fino all’11° posto, a un passo dalla zona punti, in cui però veniva proiettato grazie alla penalità inflitta al compagno di squadra Maldonado.

Sulla storia di Senna a Valencia è opportuno un quesito: se Kobayashi è stato punito con la penalità di 5 posti in griglia nel prossimo GP d’Inghilterra per aver tamponato Senna e sportellato Massa, a Senna perché è stato dato il Drive Through? Per concorso di colpa? Ridicolo.

Ultima nota per la follia di Jean-Eric Vergne, che ha letteralmente speronato Kovalainen, probabilmente in un momento di annebbiamento mentale. La duplice punizione del pilota della Toro Rosso è strameritata: 10 posizioni in griglia a Silverstone e 25.000 Euro di ammenda. Un messaggio agli incoscienti, a chi si fa prendere troppo la mano. Auguriamo a Vergne di rivedere con calma l’incidente e di capire che uno che guida così non ha molto futuro in F1: o meglio, non dovrebbe averne molto. Dalle dichiarazioni a caldo non sembra essersi avveduto della cialtronata compiuta.

Ricciardo avrebbe patito l’errata strategia di gara su una sosta, se non fosse stato tamponato da Petrov. Ma il siculo-australiano ha saputo metterci una pezza recuperando un dodicesimo posto (divenuto 11° con la penalità a Maldonado) che non serve a niente, se non al morale.

Stesso discorso per la Caterham - Petrov 13°, Kovalainen 14° - per Pic con l’unica Marussia in pista (15°) e per le due HRT di de la Rosa e Karthikeyan (arrivate in fondo al 17° e 18° posto).

Infine, Timo Glock, dopo aver saltato le qualifiche di ieri e aver ricevuto il placet degli Stewards per partire ugualmente, visti i tempi delle libere, è stato sconsigliato dai medici a prendere parte alla gara. Lo rivedremo a Silverstone, ma vorremmo sapesse che la regia tv della FOM oggi ha prodotto effetti simili a quelli causati dall’infezione intestinale che lo ha colpito. Magra consolazione per il tedesco della Marussia, ma piuttosto che niente, meglio piuttosto.

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