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THE HORSEMOON POST ©2012 | Motorsport | CIR 2012 | EV2 | Basso-Dotta primi al 1000 Miglia con la Ford Fiesta RRC. Andreucci’s secondi, ma è giallo alle verifiche, di John Horsemoon 24.04.2012

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Nucita  si ritira, Campedelli primo nellla "Junior"

Basso-Dotta primi al 1000 Miglia con la Ford Fiesta RRC

Andreucci’s secondi, ma è giallo alle verifiche
Classifica sub judice per un braccetto non conforme della Peugeot 207 ufficiale
Scandola continua l’apprendistato con la Skoda Fabia
di John Horsemoon

Articolo pubblicato il 24.04.2012 - h12.30

Tag: CIR 2012, Rally 1000 Miglia, Brescia, Giandomenico Basso, Mitia dotta, Paolo Andreucci, Anna Andreussi, Umberto Scandola, Guido D’amore, Alessandro Perico, Fabrizio Carrara, Simone Campedelli, Danilo Fappani, Andrea Nucita, Giuseppe Princiotto


Giandomenico Basso e Mitia Dotta hanno portato al successo la Ford Fiesta RRC dell'A-Style Team sul raguardo del 36° Rally 1000 Miglia (Foto Aci Sport)
Giandomenico Basso e Mitia Dotta hanno portato al successo la Ford Fiesta RRC dell'A-Style Team sul raguardo del 36° Rally 1000 Miglia (Foto Aci Sport)
 

Secondo episodio del Tricolore Rally sulle strade del 1000 Miglia, lo scorso week-end, e secondo vincitore diverso. A salire sul primo gradino del podio di Brescia sono stati Giandomenico Basso e Mitia Dotta, con la Ford Fiesta in versione Regional Rally Car dell’A-Style Team. Il veneto interrompe il dominio dell’equipaggio della Peugeot Italia, i pluricampioni italiani Paolo Andreucci e Anna Andreussi, secondi sul traguardo. Terzo gradino del podio per gi ufficiali Skoda Italia, Umberto Scandola e Guido D’Amore, che hanno condotto una gara intelligente e costante, con l’intento di prendere le misure definitive della berlinetta ceca.

Finale di gara con sorpresa, perché la classifica generale è sub judice. I commissari sportivi hanno rilevato la non conformità di un braccetto della sospensione della 207 S2000 di Andreucci e si sono riservati di ufficializzare l’ordine di arrivo, in attesa che la Racing Lions (per conto della filiale italiana della casa del Leone) produca le specifiche della fiche  che ne attesti la correttezza d’uso. La questione avrebbe una immediata ripercussione sulla classifica del campionato perché, se squalificato, Andreucci (attualmente al comando con 43 punti) scivolerebbe al secondo posto a pari merito con Basso, mentre in testa salirebbe Scandola (ora terzo a 33 punti).

Il 36° Rally 1000 Miglia si è svolto nelle tradizionali due tappe, con prologo sul circuito di Franciacorta giovedì scorso, prima frazione nell’entroterra di Gardone Riviera e dell’entroterra del Garda bresciano, seconda tra Lumezzane e Pisogne in terre d’Iseo. Non è più tema che susciti clamore l’esiguità degli iscritti (70) e dei partenti (56). La crisi economica, le norme fiscali sulla pubblicità e le sponsorizzazioni, le azioni di contrasto degli abusi con modalità spettacolari stanno mettendo in ginocchio l’automobilismo di base. Sicuramente abusi in passato ce ne sono stati, ma va anche detto che i militi alla detraibilità delle spese di pubblicità e sponsorizzazione sono  da paese medievale e non hanno riscontro in tutta Europa, mettendo nelle condizioni peggiori chi del divertimento altrui (con le macchinine in scala 1:1) ha fatto un lavoro. Un aspetto non considerato da molti (ma fosse solo questo...).

Esordio a sorpresa complice la pioggia, con Perico-Carrara in testa fino alla terza speciale, quando Basso prende il comando della gara per non mollarlo fino al traguardo. Fine della storia. Le differenze tecniche tra Regional Rally Car e Super 2000 non lasciavano presagire altro esito, tranne che a Basso fosse dato di volta il cervello per spingerlo a esagerare con la Fiesta RRC.

Problemi nel terzo tratto cronometrato per Carella (Twingo EVO) e Sciessere (Clio S1600) ritirati rispettivamente per incidente e doppia foratura. Nella PS 5 è Rendina (Mitsubishi Lancer Evo) a dare forfait per rottura del propulsore, mentre nella prova successiva si ferma Perico (Peugeot 207 S2000) per incidente.   La prima tappa si conclude con Basso-Dotta in testa, seguiti da Andreucci-Andreussi e Hanninen-Markkula con la Skoda Fabia ufficiale.

Seconda tappa con brivido iniziale nella San Zeno (PS11) con Hanninen in confidenza con un muretto e liason che costa 1 minuto di ritardo, utile a Scandola a salire sul terzo gradino del podio provvisorio. Due prove  dopo sul secondo passaggio di “Acquebone”. Andreucci va lungo in una destra molto sporca e sbatte su un muretto. La fortuna aiuta gli audaci e il campione italiano in carica perde solo del tempo, utile a capire che è meglio gestire la posizione e guardare la gara bresciana con la prospettiva del campionato. La stessa curva è fatale a Nucita-Princiotto, in quel momento in testa alla classifica junior con una condotta di gara garibaldina e produttiva, ma anche grazie ai guai all’idroguida che avevano rallentato Campedelli e Fappani in precedenza. Un peccato, soprattutto in prospettiva campionato, per i giovani siciliani della Phoenix Racing, ma con circostanze su cui torneremo successivamente.

L’intoppo di Andreucci decreta praticamente la fine delle ostilità. Basso alza il piede e lascia a Hanninen la vittoria delle ultime due speciali. Sul traguardo Brescia il 36° 1000 Miglia è archiviato con Basso-Dotta in trionfo, seguiti come detto da Andreucci-Andreussi e Scandola-D'Amore. Tutto però sarà soggetto all’esito delle verifiche e alla consegna dei documenti che provino la conformità dei braccetti della 207 ufficiale (è ancora impresso nella memoria di tutti la clamorosa svista dei cugini della Citroën al rally del Portogallo, costata vittoria e leadership in campionato a Mikko Hirvonen).

Quarto posto per Hanninen-Markkula (ma trasparente ai fini del punteggio CIR), al debutto sulle strade della Val Sabbia, Val Trompia e Val Camonica, seguiti da Gamba-Inglesi (Peugeot S2000). Sesto il locale Stefano Albertini, con Simone Scattolin alle note, alla fine di una gara in crescendo con la seconda 207 S2000 ufficiale, grazie all’appoggio della CSAI e della Pirelli. Settimo posto per Luca Betti e Maurizio Barone (207 S2000), quinti alla fine della prima tappa ma poi penalizzati da due forature nella seconda.

All’ottavo posto assoluto Marco Signor e Patrick Bernardi, su Skoda Fabia S2000, al termine di una gara regolare e senza acuti. Alle spalle del trevigiano, i bulgari Gyosher-Spasov (Peugeot 207 S2000), che conquistano la seconda piazza tra gli equipaggi stranieri e ottengono punti preziosi in ottica Campionato Europeo. A chiudere la top ten i cechi Cerny-Koout (Citroen DS3 R3), vincitori della classifica riservata alle Due Ruote Motrici e più saldi nella leadership tra le “tutto avanti” della serie continentale. Campedelli-Fappani, infine, 11° assoluti balzano in testa alla classifica Junior grazie al ritiro di Nucita-Princiotto.

Riguardo ai siciliani occorre fare una postilla. Andrea Nucita è un pilota dalle indiscutibili (indiscutibili) doti velocistiche, che potrebbero portarlo in alto nei rally. Andare forte implica anche l’ipotesi dell’errore. Niente di trascendentale, può accadere: anzi, deve accadere, altrimenti non si impara. Ma spiegare un ritiro causato da una uscita di strada con una rottura meccanica, potrebbe essere controproducente in prospettiva carriera, perché la verità è sempre nota agli addetti ai lavori, ossia a coloro che potrebbero essere i “datori di lavoro” in futuro per il messinese.

Dalle immagini del filmato non sembra (sottolineiamo: non sembra, ma non è escluso) che l’uscita di strada sia causata da una rottura meccanica sulla Citroën C2 di Nucita, piuttosto da un ingresso troppo veloce. Ripetiamo: può accadere a un pilota che va forte (fortissimo). A chi va piano può accadere di meno. Se ci fosse permesso dare un suggerimento ad Andrea Nucita, diremmo al pilota messinese di dire sempre la verità e di pretendere che la sua squadra la propali alla stampa. Un team manager valuta meglio un pilota che sbaglia ma va come un treno, piuttosto che uno che va forte ma pensa di raccontare favole agli altri.

36° Rally 1000 Miglia - Prova 2 CIR 2012
 
1. G. BASSO (ITA)/M. DOTTA (ITA) Ford Fiesta S2000 (1.6 T) 3:00’28’’2
 2. P. ANDREUCCI (ITA)/A. ANDREUSSI (ITA) Peugeot 207 S2000  + 1’18’’3
 3. U. SCANDOLA (ITA)/G. D'AMORE (ITA) Skoda Fabia S2000  + 1’54’’3
 4. J. HANNINEN (FIN)/M. MARKKULA (FIN) Skoda Fabia S2000 + 2’14’’6
 5. M. GAMBA (ITA)/E. INGLESI (ITA) Peugeot 207 S2000 + 3’13’’2
 6. S. ALBERTINI (ITA)/S. SCATTOLIN (ITA) Peugeot 207 S2000 + 3’38’’2
 7. L. BETTI (ITA)/M. BARONE (ITA) Peugeot 207 S2000 + 6’28’’3
 8. M. SIGNOR (ITA)/P. BERNARDI (ITA) Skoda Fabia S2000 + 7’12’’9
 9. P. GYOSHER (BGR)/D. SPASOV (BGR) Peugeot 207 S2000 + 10’59’’0
10. J. CERNY (CZE)/P. KOHOUT (CZE) Citroen DS3 + 12’28’’6

CLASSIFICA FINALE COMPLETA

Prossimo appuntamento: Rally Adriatico, 17-19 Giugno 2012



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CIR 2012 | EVENT 2 | 36° Rally 1000 Miglia
L'incidente di Andrea Nucita e Giuseppe Princiotto nella PS 13 "Acquebone"

Il video integrale è visualizzabile su You Tube > Video


36. Rally 1000 Miglia 2012 - Highlights Day 1
 
 
36. Rally 1000 Miglia 2012 - Highlights Day 2
36. Rally 1000 Miglia 2012 - European Rally Championship TV Magazine by Ellegy
 
Il podio (sub judice) del 36° Rally 1000 Miglia
(Foto Aci Sport)
Giandomenico Basso, navigato da Mitia Dotta, quarta vittoria al 1000 Miglia (Foto Aci Sport)
Paolo Andreucci e Anna Andreucci in testa al CIR (sub judice), secondi al 1000 Miglia (Foto Aci Sport)
Umberto Scandola e Guido D'Amore, terzi al 1000 Miglia, sulla Skoda Fabia ufficiale (Foto Aci Sport)
Simone Campedelli e Danilo Fappani vincitori Il podio (sub judice) del 36° Rally 1000 Miglia (Foto Aci Sport)
Andrea Nucita e Giuseppe Princiotto, ritirati a Brescia, ma secondi nella classifica generale "Junior" (Foto Aci Sport)
Ritiro per Sciessere-Orian al 1000 Miglia 2012
(Foto Aci Sport)
Marco Signor e Patrick Bernardi ottavi al traguardo del 1000 Miglia (Foto Aci Sport)
 
Traduzione by Google Traslate
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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