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Motorsport - World Rally Championship 2012
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WRC EV 5 ARGENTINA - ULTIMA TAPPA
Doppietta Citroën nel Rally di Argentina dei record
Loeb e Elena, Settantesimo Sigillo Iridato
Ford, 150 volte di seguito a punti
Solberg vince tutte le speciali della terza tappa
Sordo, "provvidenziale" ritiro all’ultima speciale. It’s ridiculous...
di John Horsemoon
Articolo pubblicato il 30.04.2012 - h 12.35
Tag: Citroën, Ford, Mini John Cooper Works, Sébastien Loeb, Daniel Elena, Mikko Hirvonen, Jarmo Lehtinen, Jari-Mati Latvala, Miikka Anttila, Petter Solberg, Chris Patterson, T・nak, Sikk, Novikov, Giraudet, Al Attiyah, Bernacchini, Neuville, Gilsoul, Østberg, Andersson, Ara・jo, Ramalho, Ogier, Ingrassia
Diciamolo subito: l’appuntamento con la storia era, sia per la Citroën che per la Ford, troppo importante in termini di immagine immediata, quella da sfruttare sui giornali per abbagliare la gente. La Settantesima vittoria del duo franco monegasco, Seb Loeb e Daniel Elena, che tiene in “ostaggio” i rally iridati da otto anni con in pugno una Citroën e il 150° arrivo a punti consecutivo di una Ford ufficiale nel campionato del mondo erano occasioni troppo ghiotte per lasciarsele scappare con qualche imprevisto non gestibile. Ergo, l’ordine di squadra manifesto e pubblico del “mantenete le posizioni” è difficile da digerire per Mikko Hirvonen e Jarmo Lehtinen, ma fa parte delle regole di un gioco malato, che rischia di perire per mancanza di credibilità.
Ne esce comunque rafforzato il pilota finlandese, capace di mettere in discussione sulla terra argentina perfino l’otto volte mondiale alsaziano e affaticato quanto mai in carriera: non deve essere facile andare deliberatamente piano, con l’occhio agli intertempi, l’orecchio alla radio e all’interfono e una rabbia interiore da non far trapelare all’esterno. Bravo Hirvonen. Loeb, francamente, è abituato a divorare e peraltro non deve dimostrare niente.
Meno digeribile -
Ritiro motivato prima con la rottura dell’idroguida, poi -
Ci guadagna pure l’Argentina, che ha presentato al mondo un paese in piena ripresa, grazie a scelte adatte a superare la crisi. Cose da inviare in Sudamerica per approfondire il “tecnico” Monti, in piena confusione “tecnica” su come salvare capra/Italia e cavoli/partitocrazia. Ipotesi che si autoescludono, perché antitetiche, ma tentativo in atto con il contributo dei veri demagoghi del Paese, quelli che ne hanno ridotto a questo livello il degrado istituzionale.
Resta da chiarire se alla FIA hanno il cervello obnubilato per effetto delle richieste dei team, desiderosi di “vincere facile”, mettendo la briglia ai piloti e decidendo a tavolino quanto dovrebbe essere aperto alla libera competizione. Serve qualcuno che dimostri, dati (demoscopici) alla mano il danno all’immagine causato dalla logica dei “giochi di squadra” e che il paragone con gli sport di squadra non regge affatto. L’automobilismo (e in genere gli sport motoristici) si sublimano con l’agonismo individuale. Tutto il resto è politica controproducente. Si svegliassero a Place de la Concorde, dove magari non calerà più la ghigliottina come ai bei tempi andati, ma dovranno prima o poi capire che la scure del mercato colpisce senza pietà, a prescindere dai giochetti politici. Se ne rendano conto.
Ma torniamo alla gara argentina. “Un’altra vittoria qui in Argentina è incredibile per me, specialmente dopo il Portogallo era importante per il team reagire in questo modo. E’ stato un grande rally, con Mikko finito al secondo posto” ha detto il Marziano di Hagenau, al settimo sigillo in Sudamerica. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Dichiarazioni trionfali anche per Hirvonen: “è stato un buon rally e amo davvero le lunghe distanze” ha dichiarato il pilota finlandese, entusiasta dello scenario argentino, aggiudicatosi pure 2 punti nella speciale finale (conclusa con il secondo tempo, dietro a Solberg).
Dopo il “ritiro” di Sordo, Østberg di nuovo sul podio, dopo la vittoria in Portogallo, con la Ford dell’Adapta, alla fine di una gara in cui ha dovuto combattere con l’assetto della vettura. Quarto porto e miglior risultato in carriera per Martin Prokop, con la Fiesta calzante le gomme anglo-
Al settimo posto Ogier e Ingrassia, sulla Skoda Fabia S2000 ufficiale VW, seguito da Novikov-
In classifica produzione, vittoria per il messicano Benito Guerra (Mitsubishi Lancer Evo X), davanti al peruviano Fuchs e all’ucraino Gorban (entrambi su Mitsubishi Lancer Evo IX). Guerra, con la vittoria di classe, sale in testa alla specifica classifica iridata riservata alle vetture di Gruppo N.
L’x pilota di F1 Eliseo Salazar ha concluso con un ottimo 12° posto assoluto, che a 57 anni suonati è una mezza vittoria. Per i colori italiani, Linari-
Prossimo appuntamento il Rally dell’Acropoli, dal 25 al 27 maggio.
© Riproduzione riservata
32° Rally di Argentina
Classifica prove di qualifica
Tabella tempi e distanze
Ordine di Partenza SSS1
Ordine di Partenza da SS2
(Venerdì)
Ordine di Partenza Seconda Tappa
(Sabato)
Ordine di Partenza Terza Tappa
(Domenica)
WRC Live Timing
Mappe delle Prove Speciali
(dal sito ufficiale del rally)
Mappe delle Prove Speciali
(dal sito della FIA)
Mappe satellitari delle Prove Speciali
(dal sito wrc.com)
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