THE HORSEMOON POST | Motorsport | WRC 2012 | Séb Loeb e Daniel Elena inarrestabili, in Nuova Zelanda doppietta Citroën, di JH - 26.06.2012 -

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THE HORSEMOON POST | Motorsport | WRC 2012 | Séb Loeb e Daniel Elena inarrestabili, in Nuova Zelanda doppietta Citroën, di JH - 26.06.2012

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WRC EV 7NW ZEALAND

Séb Loeb e Daniel Elena inarrestabili, in Nuova Zelanda doppietta Citroën

Solberg-Patterson terzi, Latvala-Anttila un altro errore
Ordini di scuderia determinanti: questo è sport?
di John Horsemoon

Articolo del 26.06.2012 - h 17.30 | Tag: WRC, Rally New Zealand, Loeb, Elena, Hirvonen, Lehtinen, Solberg, Patterson, Citroën, Ford

Per la terza volta Sébastien Loeb e Daniel Elena hanno inciso i loro nomi sull’albo dei vincitori del Rally di Nuova Zelanda, corso nello scorso fine settimana, raggiungendo la vetta dei 71 successi iridati in carriera. Alla vigilia l’otto volte iridato aveva dichiarato che la vittoria non sarebbe stata determinante, parole che avevano fatto pensare a un via libera ai compagni di squadra finlandesi Hirvonen e Lehtinen.

A Loeb, al comando dall’ultima speciale della prima tappa, il successo agli antipodi (quinto stagionale) serve per rafforzare la leadership nella classifica iridata, con 38 punti di vantaggio su Hirvonen e ben 55 su Petter Solberg, rispettivamente secondo e terzo nella terra dei kiwi.

Sébastien Loeb e Daniel Elena (Citroën DS3 WRC) hanno vinto il Rally di Nuova Zelanda, quinto successo stagionale e terzo nella terra dei Kiwi, precedendo i compagni di squadra Mikko Hirvonen e Jarmo Lehtinen (Foto WRC Media)

Successo rotondo della Citroën, sempre al comando della gara a parte la prima speciale appannaggio di Latvala, poi caduto nell’ennesimo fuori strada, con conseguente perdita di tempo (4 minuti) nella settima speciale e addio ai sogni di gloria.

Peraltro nella battaglia per la vittoria è risultato determinante l’ordine di scuderia imposto sabato da Yves Matton , team principal della Citroën, perché Hirvonen non sembrava molto lontano dalle prestazioni di Loeb, lanciato ora verso il nono titolo iridato e a scolpire con caratteri storici il proprio nome e quello di Daniel Elena nella storia dell’automobilismo.

Solberg, terzo al traguardo, porta a casa un risultato positivo per la Ford, che si consola con la vittoria della Power Stage (e i 3 punti assegnati) di Latvala, ormai praticamente fuori dai giochi iidati. Il settimo posto finale del finlandese è una specie di contentino inutile.

Il tam satellite di Malcom Wilson, M-Sport, ha conquistato un ottimo quarto posto con il russo Evgeny Novikov (navigato da Giraudet), seguito dal belga Thierry Neuville sulla Citroën DS3 lasciatagli a disposizione dal qatariota Nasser Al-Attiyah, impegnato nella preparazione per le olimpiadi di Londra, in cui rappresenterà dal solo il suo Paese nel tiro a piattello.

Sesto posto per Dani Sordo sulla rientrante Mini Prodrive ex ufficiale BMW, giunto davanti Armindo Araújo, sulla vettura gemella ufficiale del Portugal Team. Nono posto per il rientrante Ken Block, sulla Fiesta del Monster Team, mentre il rientro occasionale di Manfred Stohl frutta un decimo posto e un punticino iridato per l’austriaco navigato da Ilka Minor.

Nella classifica riservata alle Super2000, vittoria del locale Hayden Paddon su Skoda Fabia, davanti allo svedese Andersson sulla Proton Satria Neo e al polacco Oleksowicz su Ford Fiesta. Nella Produzione, vittoria dell'argentino Ligato sulla Subaru Imprea WRX. Unico equipaggio italiano al traguardo i sardi Linari/Cecchi su Subaru Impreza WRX, ritirati Bertelli/Granai su una vettura gemella.

La VW ha preferito concentrarsi sullo sviluppo della Polo WRC e non ha iscritto equipaggi in Nuova Zelanda. Indiscrezioni vorrebbero un’anticipazione del debutto al Rally di Germania del prossimo mese di agosto, ma tali rumors non hanno trovato conferme. Il campionato del mondo rally va in ferie per circa un mese e mezzo. Si ripartirà con il Rally di Finlandia, dal 2 al 4 agosto prossimi.

Resta il dubbio se il rilievo degli ordini di scuderia possa consentire di annoverare i rally iridati tra le categorie sportive e non tra le mere operazioni pubblicitarie, forse fine a se stesse. A nostro parere il marketing e lo sport si dovrebbero confrontare di più con l’abbattimento delle barriere tra consumatori/utenti e produttori/attori di sport, perché la “politica” sportiva non è sempre sinonimo di merito. Ragionare di merito parlando di Sébastien Loeb e Daniel Elena può sembrare un ossimoro, visto la lunga serie di record abbattuti come fuscelli dalla coppia franco-monegasca.

Eppure, noi crediamo che se Loeb/Elena vincessero senza ordini di scuderia, il valore in termini di comunicazione dei loro successi sarebbe sicuramente più forte. Ma forse in tempi di vacche magre, negli uffici marketing si preferisce più una sicura gallina starnazzante che un incerto uovo nutriente. A volte è un peccato.

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