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“Se una famiglia generosa di figli viene guardata come se fosse un peso, c’\u00e8 qualcosa che non va”. I figli non sono “un possesso” dei genitori, ma un dono. “Un figlio lo si ama perch\u00e9 \u00e8 figlio: non perch\u00e9 sia bello, e perch\u00e9 sia cos\u00ec o cos\u00e0; no, perch\u00e9 \u00e8 figlio”. “Una societ\u00e0 di figli che non onorano i genitori \u00e8 una societ\u00e0 senza onore; quando non si onorano i genitori si perde il proprio onore”. La nuova ecatombe di migranti nel Mediterraneo<\/strong> – VIDEO<\/span><\/p>\n

$\"20150211-papa-udienza-mercoledi\"$ <\/p>\n

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<\/iframe><\/center><\/p>\nCitt\u00e0 del Vaticano – “Una societ\u00e0 di figli che non onorano i genitori \u00e8 una societ\u00e0 senza onore<\/strong>“, “destinata a riempirsi di giovani aridi e avidi”, ma una societ\u00e0 ” che non ama circondarsi di figli, che li considera soprattutto una preoccupazione, un peso, un rischio, \u00e8 una societ\u00e0 depressa”, come accade in Europa. E “se una famiglia generosa di figli viene guardata come se fosse un peso, c’\u00e8 qualcosa che non va”.<\/span><\/p>\n\u00c8 stata dedicata dunque ai figli e al loro rapporto con i genitori<\/strong> la catechesi di papa Francesco per l’udienza generale di oggi, tornata in piazza san Pietro. Un incontro iniziato con una preghiera alla Vergine di Lourdes, che oggi si celebra, una immagine della quale era accanto al Papa.<\/span><\/p>\nL’udienza, come di consueto, \u00e8 stata preceduta dal lungo giro tra i 20mila presenti in piazza san Pietro, che Francesco ha salutato e benedetto, baciando i bambini che gli sono stati portati. Un gesto al quale, a conclusione dell’incontro, il Papa ha dedicato un pensiero. “Quanto \u00e8 bello – ha detto – quando io passo fra di voi e vedo i pap\u00e0 e le mamme che alzano i loro figli per essere benedetti; ma questo \u00e8 un gesto quasi divino. Grazie per farlo”.<\/span><\/p>\n<iframe loading=\"lazy\" class=\"youtube-player\" width=\"800\" height=\"450\" src=\"https:\/\/www.youtube.com\/embed\/chLKjxky9Zw?version=3&rel=1&showsearch=0&showinfo=1&iv_load_policy=1&fs=1&hl=it-IT&autohide=2&wmode=transparent\" allowfullscreen=\"true\" style=\"border:0;\" sandbox=\"allow-scripts allow-same-origin allow-popups allow-presentation allow-popups-to-escape-sandbox\"><\/iframe><\/span><\/p>\nIn precedenza, Francesco aveva spiegato che “dopo aver riflettuto sulle figure della madre e del padre, in questa catechesi sulla famiglia vorrei parlare del figlio o, meglio, dei figli. Prendo spunto da una bella immagine di Isaia. Scrive il profeta: \u00abI tuoi figli si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiter\u00e0 e si dilater\u00e0 il tuo cuore<\/em>\u00bb (60,4-5a). \u00c8 una splendida immagine un’immagine della felicit\u00e0 che si realizza nel ricongiungimento tra i genitori e i figli, che camminano insieme verso un futuro di libert\u00e0 e di pace, dopo un lungo tempo di privazioni e di separazione come – a quel tempo – \u00e8 stata quella storia che erano lontani dalla patria. In effetti, c’\u00e8 uno stretto legame fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo dobbiamo pensarlo bene, eh? C’\u00e8 un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia\u00a0fra le generazioni”.<\/span><\/p>\n“La gioia dei figli – ha proseguito – fa palpitare i cuori dei genitori e riapre il futuro. I figli sono la gioia della famiglia e della societ\u00e0. Non sono un problema di biologia riproduttiva, n\u00e9 uno dei tanti modi di realizzarsi. E tanto meno sono un possesso dei genitori … No, no. I figli sono un dono, sono un regalo: capito? I figli sono un dono. Ciascuno \u00e8 unico e irripetibile; e al tempo stesso inconfondibilmente legato alle sue radici. Essere figlio e figlia, infatti, secondo il disegno di Dio, significa portare in s\u00e9 la memoria e la speranza di un amore che ha realizzato se stesso proprio accendendo la vita di un altro essere umano, originale e nuovo. E per i genitori ogni figlio … \u00e8 differente, \u00e8 diverso. Permettetemi un ricordo di famiglia. Io ricordo mia mamma, diceva di noi – eravamo cinque -: ‘Ma io ho cinque figli’. Le chiedevano: ‘Qual \u00e8 il tuo preferito?’. E lei:\u00a0‘Ma io ho cinque figli, come cinque dita. Se mi picchiano questo mi fa male; se mi picchiano questo mi fa male. Mi fanno male tutti e cinque. Tutti sono i miei, ma tutti differenti come le dita di una mano’. E cos\u00ec \u00e8 la famiglia! La differenza dei figli, ma tutti figli”.<\/span><\/p>\n“Un figlio lo si ama perch\u00e9 \u00e8 figlio: non perch\u00e9 \u00a0sia bello, e perch\u00e9 sia cos\u00ec o cos\u00e0; no, perch\u00e9 \u00e8 figlio! Non perch\u00e9 la pensa come me, o incarna i miei desideri. Un figlio \u00e8 un figlio: una vita generata da noi ma destinata a lui, al suo bene, al bene della famiglia, della societ\u00e0, dell’umanit\u00e0 intera. Di qui viene anche la profondit\u00e0 dell’esperienza umana dell’essere figlio e figlia, che ci permette di scoprire la dimensione pi\u00f9 gratuita dell’amore, che non finisce mai di stupirci. \u00c8 la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino. Quante volte trovo le mamme qui che mi fanno vedere la pancia e mi chiedono la benedizione … perch\u00e9 sono amati questi bimbi prima di venire al mondo. E questa \u00e8 gratuit\u00e0, questo \u00e8 amore; sono amati prima, come l’amore di Dio che ci ama sempre prima. Sono amati prima di aver fatto qualsiasi cosa per meritarlo, prima di saper parlare o pensare, addirittura prima di venire al mondo! Essere figli \u00e8 la condizione fondamentale per conoscere l’amore di Dio, che \u00e8 la fonte ultima di questo autentico miracolo. Nell’anima di ogni figlio, per quanto vulnerabile, Dio pone il sigillo di questo amore, che \u00e8 alla base della sua dignit\u00e0 personale, una dignit\u00e0 che niente e nessuno potr\u00e0 distruggere”.<\/span><\/p>\n“Oggi sembra pi\u00f9 difficile per i figli immaginare il loro futuro. I padri – lo accennavo nelle precedenti catechesi – hanno forse fatto un passo indietro e i figli sono diventati pi\u00f9 incerti nel fare i loro passi avanti. Possiamo imparare il buon rapporto fra le generazioni dal nostro Padre celeste, che lascia libero ciascuno di noi ma non ci lascia mai soli. E se sbagliamo, Lui continua a seguirci con pazienza senza diminuire il suo amore per noi. Il Padre celeste non fa passi indietro nel suo amore per noi, mai! Va sempre avanti e se non pu\u00f2 andare avanti ci aspetta, ma mai va indietro; vuole che i suoi figli siano coraggiosi e facciano i loro passi avanti. I figli, da parte loro, non devono aver paura dell’impegno di costruire un mondo nuovo: \u00e8 giusto per loro desiderare che sia migliore di quello che hanno ricevuto! Ma questo va fatto senza arroganza, senza presunzione. Dei figli bisogna saper riconoscere il valore, e ai genitori si deve sempre rendere onore”.<\/span><\/p>\n“Il quarto comandamento chiede ai figli – e tutti lo siamo! – di onorare il padre e la madre. Questo comandamento viene subito dopo quelli che riguardano Dio stesso; dopo i tre comandamenti che riguardano Dio stesso, viene questo quarto. Infatti contiene qualcosa di sacro, qualcosa di divino, qualcosa che sta alla radice di ogni altro genere di rispetto fra gli uomini. E nella formulazione biblica del quarto comandamento si aggiunge: \u00abOnora tuo padre e tua madre perch\u00e9 si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore tuo Dio ti d\u00e0\u00bb. Il legame virtuoso tra le generazioni \u00e8 garanzia di futuro, ed \u00e8 garanzia di una storia davvero umana. Una societ\u00e0 di figli che non onorano i genitori \u00e8 una societ\u00e0 senza onore; quando non si onorano i genitori si perde il proprio onore! \u00c8 una societ\u00e0 destinata a riempirsi di giovani aridi e avidi. Per\u00f2, anche una societ\u00e0 avara di generazioni, che non ama circondarsi di figli, che li considera soprattutto una preoccupazione, un peso, un rischio, \u00e8 una societ\u00e0 depressa”.<\/span><\/p>\n“Pensiamo – ha aggiunto – a tante societ\u00e0 che conosciamo qui in Europa: sono societ\u00e0 depresse, perch\u00e9 non vogliono i figli, non hanno i figli, \u00a0il livello di nascita non arriva all’uno percento. Perch\u00e9? Ognuno di noi pensi e risponda. Se una famiglia generosa di figli viene guardata come se fosse un peso, c’\u00e8 qualcosa che non va! La generazione dei figli dev’essere responsabile, come insegna anche l’Enciclica Humanae vitae del beato Papa Paolo VI, ma avere pi\u00f9 figli non pu\u00f2 diventare automaticamente una scelta irresponsabile. In pi\u00f9, non avere figli \u00e8 una scelta egoistica. La vita ringiovanisce e acquista energie moltiplicandosi: si arricchisce, non si impoverisce! I figli imparano a farsi carico della loro famiglia, maturano nella condivisione dei suoi sacrifici, crescono nell’apprezzamento dei suoi doni. L’esperienza lieta della fraternit\u00e0 anima il rispetto e la cura dei genitori, ai quali \u00e8 dovuta la nostra riconoscenza”.<\/span><\/p>\n“Ges\u00f9, il Figlio eterno, reso figlio nel tempo, ci aiuti a trovare la strada di una nuova irradiazione di questa esperienza umana cos\u00ec semplice e cos\u00ec grande che \u00e8 l’essere figli. Nel moltiplicarsi della generazione c’\u00e8 un mistero di arricchimento della vita di tutti, che viene da Dio stesso. Dobbiamo riscoprirlo, sfidando il pregiudizio; e viverlo, nella fede, in perfetta letizia”.<\/span><\/p>\nNei saluti ai fedeli italiani, infine, il Papa \u00e8 tornato a chiedere “solidariet\u00e0” per i migranti. “Seguo con preoccupazione – ha detto – le notizie giunte da Lampedusa<\/strong>, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo<\/strong>. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidariet\u00e0, affinch\u00e9 a nessuno manchi il necessario soccorso”.\u00a0<\/span><\/p>\n(AsiaNews)\u00a0<\/span><\/p>\nSe hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace<\/span>” sulla pagina Facebook <\/span>di<\/span> <a style=\"color: #000080;\" href=\"https:\/\/www.facebook.com\/pages\/The-Horsemoon-Post\/154265681352666\" target=\"_blank\">The Horsemoon Post<\/a> (raggiungibile<\/span> <a style=\"color: #000080;\" href=\"https:\/\/www.facebook.com\/pages\/The-Horsemoon-Post\/154265681352666\" target=\"_blank\">qui<\/a>), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. 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