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Nel corso dell’annuale conferenza stampa sul bilancio annuale, svelati i piani per rendere la produzione carbon neutral<\/em> entro il 2050. Un vero e proprio piano di attacco: 70 nuovi modelli elettrici entro il 2028 (invece dei 50 annunciati in precedenza). La protezione del clima diventa un pilastro della politica industriale<\/span><\/h5>\n
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Verona – Quasi quattro anni fa, alla vigilia dell’apertura al pubblico del Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte, il Gruppo Volkswagen fu travolto dalle notizie provenienti dagli Stati Uniti sul cosiddetto #Dieselgate, la modificazione artificiosa dei dati di consumo e inquinamento attraverso la manomissione delle centraline elettroniche in fase di omologazione e controlli. Ne scaturirono una valanga di effetti, a partire dal crollo del titolo alla Borsa di Francoforte, proseguendo per le azioni giudiziarie negli Usa e nel resto del mondo.\u00a0<\/span><\/p>\n
Quattro anni dopo, il Gruppo Volkswagen si pone all’avanguardia della ricerca, produzione e commercializzazione di automobili che abbiano un impatto ambientale decrescente<\/strong>, se non nullo, cambiando il paradigma della propria organizzazione produttiva, orientando tutta la filiera allo scopo di renderla\u00a0carbon neutral<\/em>, ossia senza alcuna emissione di CO2, cogliendo le finalit\u00e0 degli accordi internazionali sul clima per scongiurare gli sconvolgimenti climatici e l’aumento della temperatura atmosferica.<\/span><\/p>\n
“Il Gruppo Volkswagen si assumer\u00e0 le responsabilit\u00e0 sui grandi temi del futuro, in particolare per quanto riguarda la protezione del clima. Gli obiettivi fissati dall\u2019Accordo sul Clima di Parigi rappresentano il nostro metro di misura<\/em>“, ha dichiarato Herbert Diess nel corso della conferenza stampa di ieri. “Negli anni a venire indirizzeremo in modo sistematico la produzione e altre fasi della catena del valore verso la neutralit\u00e0 in termini di CO_{2<\/sub>. Ecco come contribuiremo al contenimento del riscaldamento globale. Il Gruppo intende fornire una mobilit\u00e0 individuale pi\u00f9 sicura, pi\u00f9 pulita e completamente connessa a milioni di persone nei prossimi anni. Per sostenere gli investimenti necessari per l\u2019offensiva elettrica, dobbiamo migliorare ulteriormente in efficienza e performance in tutti i settori<\/em>“, ha spiegato.<\/span><\/p>\n}
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La strategia di medio-lungo termine della Volkswagen per la\u00a0decarbonizzazione del processo produttivo e dell’utilizzo di auto a basso impatto ambientale<\/strong> \u00e8 stata rivelata ieri nel corso dell’annuale conferenza stampa di presentazione del bilancio del Gruppo, durante la quale Herbert Diess, Amministratore Delegato del Gruppo di Wolfsburg, ha annunciato importanti modifiche dei piani precedenti in tema.\u00a0<\/span>Nello specifico, Diess ha spiegato come la strategia della Volkswagen per un vero e proprio attacco a favore dell’elettrificazione della gamma – come effetto finale – si dispiegher\u00e0 attraverso tre vie.<\/span><\/p>\n
La prima via della trasformazione produttiva del Gruppo VW \u00e8 propedeutica e riguarda la decarbonizzazione dell’intera filiera produttiva<\/strong>, attraverso l’abbattimento delle emissioni di CO2 perseguita in tutti gli step: dalla implementazione di fonti energetiche eco friendly da utilizzare negli impianti, alla trasformazione di quelli esistenti secondo il modello costituito dall’impianto di Bruxelles – dove \u00e8 prodotta l’Audi e-tron – che \u00e8 gi\u00e0\u00a0carbon neutral<\/em>. Cos\u00ec, l’impianto di Zwickau – dove \u00e8 prodotta la piattaforma MEB (Modulare E-Antriebs-Baukasten) – sar\u00e0 il primo impianto a sfornare un’automobile decarbonizzata nel processo produttivo: i clienti potranno avere nel 2020 la VW ID. (prodotta in questo sito) con questa certificazione. L’obiettivo \u00e8 rendere completamente neutrale l’intero processo produttivo in ogni aspetto, dal reperimento delle materie prime alla gestione dell’amministrazione degli stabilimenti. La 24 Ore di Le Mans, in confronto, sembra una passeggiata rilassante.\u00a0<\/span><\/p>\n
Questa finalit\u00e0 sar\u00e0 perseguita in due tappe: entro il 2025 riduzione dell’impatto di CO_{2<\/sub> della flotta del 30% lungo tutto il ciclo di vita (rispetto al livello del 2015); entro il 2050 abbattere del 100% questo impatto. <\/span><\/p>\n}
Per perseguire questi obiettivi, il Gruppo VW accelerer\u00e0 l’elettrificazione della gamma<\/strong> – seconda via per la decarbonizzazione totale della produzione automobilistica – per cui saranno investiti entro il 2023 ben 30 miliardi di Euro, con una quota di auto elettriche sul totale della produzione che arriver\u00e0 al 40%. Alla Audi e-tron, gi\u00e0 in produzione e presto in consegna agli acquirenti, seguir\u00e0 la Porsche Taycan, poi la ID. CROZZ, la SEAT el-Born, la \u0160KODA Vision E, la ID. BUZZ, e la ID. VIZZION. <\/span><\/p>\n
Un vero e proprio cambiamento paradigmatico della produzione, il cui asse \u00e8 spostato verso la e-mobility, con un cambiamento dei piani precedenti, in virt\u00f9 del quale i 50 nuovi modelli elettrici programmati entro il 2025 saranno in realt\u00e0 70 entro il 2028, perch\u00e9 il Gruppo VW considera la mobilit\u00e0 elettrica un passaggio fondamentale per la ottenere un bilancio neutrale in termini di emissioni di CO2<\/strong>, con l’obiettivo di rendere le automobili del Gruppo VW conformi ai target definiti dagli Accordi sul Clima, anzitutto dall’accordo di Parigi del 2018. La vera bacchetta magica per lo sviluppo della gamma elettrica sar\u00e0 costituita dalla Piattaforma MEB, che consentir\u00e0 di sviluppare modelli di Segmento B e C con vaste economie di scala, incrementate anche grazie all’apertura della fornitura della MEB ad altri costruttori, come gi\u00e0 annunciato nel caso di e.GO al Salone di Ginevra.<\/span><\/p>\n
Il terzo aspetto di questa rivoluzione elettrica Volkswagen<\/strong> passa per lo sviluppo dei sistemi di alimentazione. Rientra in questo quadro la sottoscrizione di accordi con LG Chem, SKI, CATL e Samsung<\/strong> per la fornitura di celle per le batterie. Diess ha accennato appena alla possibilit\u00e0 che Volkswagen intervenga direttamente nella produzione di batterie elettriche, acquisendo produttori o quote azionarie significative di produttori in Europa, per far fronte all’impennata della domanda di auto elettriche attesa. Il dato pi\u00f9 importante riguarda per\u00f2 l’accordo con QuantumScape per lo sviluppo di batterie allo stato solido, per arrivare alla produzione industriale di questo tipo di tecnologia<\/strong> nel pi\u00f9 breve tempo possibile: uno scenario che modificher\u00e0 la fruizione delle auto elettriche. La capacit\u00e0 delle batterie allo stato solido, rispetto a quelle agli ioni di Litio, \u00e8 quasi tripla. Considerando un’auto elettrica attuale con batterie agli ioni di Litio con autonomia di 350 km, l’equivalente auto dotata di batterie allo stato solido con analoga dimensione e peso consentirebbe un’autonomia di oltre 750 km.\u00a0<\/span><\/p>\n
Benedetto Dieselgate…..si potrebbe dire…<\/span><\/p>\n
(Foto: Friso Gentsch \/ Volkswagen) \u00a9 RIPRODUZIONE RISERVATA<\/span><\/p>\n
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