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Al Pirellone il convegno \u201cCriticit\u00e0 e punti di forza di un\u2019olimpiade invernale\u201d, organizzato dall\u2019associazione Forum Security, con il patrocinio del Consiglio Regionale e dell\u2019Associazione Consiglieri Regionali della Lombardia. Al centro della gionata di studio, la gestione dei rischi di un evento che proietter\u00e0 sulla Lombardia, il Veneto e tutta Italia milioni di turisti con un preciso leit motiv: \u201c\u00e8 importante non farsi trovare impreparati\u201d. A coordinare i lavori Maria Grazia Santini, gi\u00e0 funzionaria superiore presso il Ministero dell\u2019Interno<\/span><\/h6>\n
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Milano \u2013 L\u2019organizzazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 \u00e8 gi\u00e0 iniziata. Questo il dato emerso dal convegno \u201cCriticit\u00e0 e punti di forza di un\u2019olimpiade invernale. Parametri per la gestione del rischio nei grandi eventi<\/em>\u201d, i cui lavori si sono svolti oggi a Milano, presso il Pirellone, storica sede della Regione Lombardia.<\/span><\/p>\n
Organizzato dall\u2019associazione Forum Security, con il patrocinio del Consiglio Regionale e dell\u2019Associazione dei Consiglieri Regionali della Lombardia, nonch\u00e9 dell\u2019Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d\u2019Europa (AICCRE), il convegno \u00e8 stato un ideale punto di partenza della complessa macchina organizzativa della cornice di sicurezza<\/strong> che garantir\u00e0 lo svolgimento \u2013 si spera sereno e regolare – dei Giochi Olimpici Invernali e delle Paraolimpiadi di Milano-Cortina 2026<\/strong>.<\/span><\/p>\n
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A dibattere su questo contesto preparatorio, professionisti provenienti dal mondo istituzionale della sicurezza nazionale, come il prefetto Francesco Tagliente<\/strong>\u00a0(nella foto a sinistra), gi\u00e0 Direttore dell\u2019Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell\u2019Interno; il dottor Fabrizio Fucili<\/strong>, Segretario del Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive (CNIMS) presso il Viminale; l\u2019ingegner Andrea Zaccone<\/strong>, Responsabile della Protezione Civile in Regione Lombardia; l\u2019ingegner Edoardo Cavalieri D\u2019Oro<\/strong>, Direttore Vice Dirigente del Comando Vigili del Fuoco di Milano; e, infine, il professor Marco Lombardi<\/strong>, direttore del Dipartimento di Sociolog<\/span>ia e del Centro di Ricerca ITSTIME dell\u2019Universit\u00e0 Cattolica di Milano, esperto di terrorismo e di sicurezza partecipata.<\/span><\/p>\n
A coordinare i lavori la dottoressa Maria Grazia Santini<\/strong>, gi\u00e0 funzionaria superiore del Ministero dell\u2019Interno e presidente di Forum Security, mentre il dottor Alessandro Patelli, segretario dell\u2019Associazione Consiglieri della Lombardia, ha introdotto i lavori e il saluto dei pubblici amministratori intervenuti, tra i quali il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Alessandro Fermi; l\u2019assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato; la vice-sindaco e assessore alla Sicurezza di Milano, Anna Scavuzzo; e il vice-sindaco di Cortina d\u2019Ampezzo, Luigi Alver\u00e0, dai quali \u00e8 arrivato non solo il saluto e il ringraziamento degli organi amministrativi locali, ma la pi\u00f9 ampia disponibilit\u00e0 a sviluppare forme di collaborazione tra enti locali e associazioni che perseguono finalit\u00e0 pubbliche come la sicurezza, bene nazionale immateriale.<\/span><\/p>\n
L\u2019appuntame<\/span>nto, ha sottolineato Maria Grazia Santini, \u00e8 il primo di una serie di incontri che cercheranno di coagulare forze intellettuali della sicurezza nazionale nel senso pi\u00f9 ampio possibile, con il coinvolgimento di funzionari pubblici e privati che potranno contribuire alla definizione di un <\/span>sistema partecipato di sicurezza<\/strong> di questo duplice grande evento sportivo, che porr\u00e0 all\u2019attenzione mondiale la Lombardia e le Dolomiti e che sicuramente solleciter\u00e0 gli attori \u2018nemici\u2019 della sicurezza pubblica, intenzionati a sfruttare l\u2019evento per dare vasta eco alle loro criminali attivit\u00e0.<\/span><\/p>\n
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La dottoressa Maria Grazia Santini, presidente di Forum Security, e il professor Marco Lombardi, Direttore del Dipartimento di Sociologia e del Centro di Ricerca ITSTIME dell\u2019Universit\u00e0 Cattolica di Milano<\/figcaption><\/figure>\n
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Se il terrorismo<\/strong> (jihadista, anche se non \u00e8 stato esplicitamente affermato in tal modo) \u00e8 la minaccia principale<\/strong>, esistono minacce di livello diverso<\/strong>, ma non per questo meno importanti e gravi o foriere di preoccupazioni minori: dal mondo dell\u2019anarco insurrezionalismo a quello delle frange estreme extraparlamentari di sinistra e di destra; dal mondo dell\u2019estremismo ambientalista violento a quello della protesta fine a se stessa, sono tutti ambienti che potrebbero trovare interessante l\u2019azione eclatante sotto i riflettori globali, per il gusto di testimoniare appunto la propria esistenza, al di l\u00e0 e a prescindere dai giochi olimpici.<\/span><\/p>\n
Per questo occorre elaborare una organizzazione complessa, modulare, partecipata e integrata con ampio margine di anticipo, in modo da avvicinarsi alla data dell\u2019evento con un quadro definito, lasciando l\u2019applicazione delle tecnologie dedicate quasi all\u2019ultimo stadio dello sviluppo di sistema, in considerazione dei celeri processi di obsolescenza tecnologica che oggi viviamo nel mondo della information technology.<\/span><\/p>\n
Il prefetto Francesco Tagliente <\/strong>(nella foto a sinistra), rivendicando in modo simpatico una sorta di \u201cimmunit\u00e0 anagrafica\u201d \u2013 che gli consentisse anche di andare \u2018oltre le righe\u2019 dell\u2019aplomb istituzionale \u2013 ha rievocato con passione le linee essenziali dell\u2019organizzazione del sistema di sicurezza delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, citando casi concreti di criticit\u00e0, aneddoti ignoti all\u2019opinione pubblica, fonti di potenziale grave crisi di sicurezza per le risorse messe in campo dallo Stato in quella occasione, risolte con minimo sforzo e massima efficacia.<\/span><\/p>\n
Infine, su sollecitazione puntuale della presidente di Forum Security, Santini, il prefetto Tagliente<\/strong> ha riassunto quali dovrebbero essere i passi prodromici della costruzione di un\u2019architettura di gestione della sicurezza di Milano-Cortina 2026: quindi, anzitutto, occorre fare tesoro del lavoro svolto in occasioni analoghe, non solo in Italia, ma anche all\u2019estero, sottolineando l\u2019importanza del coordinamento internazionale in materia di polizia e di intelligence, fermo restando le responsabilit\u00e0 di gestione del territorio in capo alla Sicurezza Nazionale nella pi\u00f9 ampia accezione del termine. Ancora, l\u2019organizzazione di una squadra complessa e preparata per amalgamare le risorse umane presenti sul territorio \u2013 fondamentali per la conoscenza in situ \u2013 e le altre che per forza di cose saranno inviate in loco dopo apposita selezione e preparazione per rispondere alla sfida complessa costituita da un evento di siffatta complessit\u00e0<\/strong>, che necessita di analisi logistiche, strumentali e operative di straordinaria ampiezza.<\/span><\/p>\n
Il tema della formazione \u00e8 stato scandagliato dal professor Marco Lombardi<\/strong>, il quale ha sottolineato come sia essenziale partire dall\u2019analisi dei risultati ottenuti da altre manifestazioni analoghe \u2013 agganciando il ragionamento elaborato dal prefetto Tagliente \u2013 ma ricordando altres\u00ec che le lezioni vengono apprese sia dalla Sicurezza Nazionale che dai nemici della libert\u00e0, pronti a farne tesoro elevando la soglia e avanzando sul piano della profondit\u00e0 della minaccia, confidando sul fatto che la semplicit\u00e0 di una operazione (in termini di investimento e preparazione) si \u00e8 dimostrata finora la vera chiave di successo degli attacchi terroristi<\/strong>, da New York a Londra, da Madrid a Parigi, da Bruxelles a Berlino. Dunque, serve un adeguamento continuo della formazione<\/strong> del personale, coagulando attorno all\u2019obiettivo del successo (zero \u2018incidenti\u2019) risorse intelligenti, capaci di pensiero non lineare, per immaginare l\u2019inimmaginabile, pensare l\u2019impensabile, sceneggiare ipotesi e fattispecie cui nessuno ha mai pensato<\/strong>. Un lavoro che sta a cavallo tra l\u2019arte e la scienza di analisi del comportamento, per cercare di inseguire chi ci insegue nella lotta di difendere la serenit\u00e0<\/strong> delle nostre societ\u00e0 sotto attacco. Il futuro \u2013 secondo il professor Lombardi \u2013 non si pu\u00f2 ipotizzare migliore del presente: per questo la societ\u00e0 civile deve essere formata e preparata a funzionare come elemento recettivo periferico della minaccia sul territorio<\/strong>, perch\u00e9 non \u00e8 possibile militarizzare le nostre societ\u00e0, ma serve prevenire l\u2019imprevedibile. Per questo motivo, secondo il professor Lombardi<\/strong>, il continuo sforzo di pressione <\/strong>che il nemico esercita su di noi impone il ricorso alla migliore tecnologia disponibile<\/strong>, ricordando per\u00f2 che la mente umana \u2013 lo human factor <\/em>\u2013 \u00e8 la risorsa decisiva nei processi di analisi e implementazione dei sistemi di sicurezza, per dare elasticit\u00e0, profondit\u00e0 ed elevazione di prospettiva all\u2019analisi preventiva, quale presupposto per l\u2019azione operativa.<\/span><\/p>\n
Significativo \u00e8 stato l\u2019intervento del segretario del CNIMS<\/strong> (Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive) in seno al Ministero dell\u2019Interno, dottor Fabrizio Fucili<\/strong>, il quale ha ricordato che in Italia ogni avvenimento complesso non si \u00e8 tradotto nella repressione del dissenso e, come da dettato costituzionale, \u00e8 stato consentito di esercitare la libert\u00e0 di protestare, purch\u00e9 rispettando i limiti della non violenza e del rispetto delle leggi. Dal suo punto di vista istituzionale, rimarcando il valore della pianificazione quale processo di individuazione preventiva dei punti di forza e di debolezza, Fucili ha sottolineato come il coordinamento tra centro nevralgico istituzionale nazionale (Ministero dell\u2019Interno) e autorit\u00e0 periferiche sia essenziale per la fluidit\u00e0 operativa e per impedire incomprensioni, criticit\u00e0 di interpretazione nella catena di comando e controllo, reale funzionamento della macchina organizzativa, per rendere efficace l\u2019opera di realizzazione concreta del mantenimento della sicurezza di un evento complesso<\/strong>. Decisivi per il successo di una sfida cos\u00ec complessa, anche per Fucili, sono il coordinamento in seno ai processi di cooperazione internazionale di polizia e di intelligence<\/strong>.<\/span><\/p>\n
L\u2019ingegner Edoardo Cavalieri D\u2019Oro<\/strong> ha invece passato in rassegna quali sono gli scenari operativi dei Vigili del Fuoco in una organizzazione cos\u00ec complessa come la gestione di un grande evento, riportando quanto realizzato durante Expo 2015 in sei mesi, durante i quali non accadde nulla di significativo, eccezione fatta per un duplice incidente sul lavoro accaduto il 1\u00b0 aprile, con conseguenze minime per le persone coinvolte. Cavalieri D\u2019Oro ha sottolineato come i territori coinvolti nelle Olimpiadi Invernali 2026 <\/strong>\u2013 Lombardia e Veneto \u2013 sono tra le aree a pi\u00f9 elevato tasso di industrializzazione d\u2019Europa, circostanza che pone all\u2019attenzione del sistema di sicurezza aspetti peculiari di organizzazione, che coinvolgono attori e player locali pubblici e privati, senza i quali sarebbe impossibile monitorare la sicurezza industriale e prevenire minacce specifiche.<\/span><\/p>\n
Infine, l\u2019ingegner Andrea Zaccone<\/strong>, ha enucleato l\u2019esperienza sul territorio della Protezione Civile, impegnata in ogni evento di piccola, media e grande rilevanza, ma anche nella gestione delle emergenze territoriali derivanti da calamit\u00e0 locali o diffuse, che devono essere messe in conto preventivo anche nel corso delle Olimpiadi del 2026, per sviluppare piani di intervento in grado di supportare l\u2019intervento della massa operativa, che si fonda su personale volontario, armato anzitutto di buona volont\u00e0, generosit\u00e0 e abnegazione.<\/span><\/p>\n
All\u2019attivazione degli organi destinati alla predisposizione, coordinamento e gestione della sicurezza dei Winter Olympics Games Milano-Cortina 2026 si provveder\u00e0 nei prossimi mesi, ma fin d\u2019ora si pu\u00f2 dire che dietro le quinte<\/em> c\u2019\u00e8 un significativo sforzo di intelligenze che sta gi\u00e0 rivolgendo ogni sforzo allo scopo istituzionale, anche di immaginazione, per contribuire alla realizzazione dell\u2019evento che segner\u00e0 questo primo trentennio del XXI Secolo per il nostro Paese.<\/span><\/p>\n
Con la consapevolezza che le minacce si evolvono continuamente in una dimensione tridimensionale<\/strong>, ragione per la quale anche la risposta si deve evolvere sullo stesso piano<\/strong>, perch\u00e9 alla civile convivenza non sia chiesto un sacrificio in termini di costi umani e di perdita di libert\u00e0.<\/span><\/p>\n
\u00a9 RIPRODUZIONE RISERVATA<\/span><\/p>\n
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