Motorsport | F1 2012 | Hamilton vince ad Austin e rimanda il finale iridato, ma Vettel (2°) è il favorito, di JH - 19.11.2012 | THE HORSEMOON POST -

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Motorsport | F1 2012 | Hamilton vince ad Austin e rimanda il finale iridato, ma Vettel (2°) è il favorito, di JH - 19.11.2012 | THE HORSEMOON POST

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F1, GP USA,  Gara
Hamilton vince ad Austin e rimanda il finale iridato, ma Vettel (2°) è il favorito.  Alonso (3°) con un ritardo abissale. Red Bull terzo titolo costruttori consecutivo
Ferrari: Massa (4°) sacrificato a favore di Alonso da una non credibile sostituzione del cambio; Domenicali si aggrappa ai ritiri altrui. Per il 2013 occorrerebbe un "tabula rasa" da fare tremare le vene ai polsi. Non avverrà
di John Horsemoon | Articolo del 19.11.2012
Tag:   F1, GP   United States, Gara, Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Kimi Räikkönen, Mark Webber, Jenson Button

Lewis Hamilton ha ribaltato i pronostici e ha trionfato nella prima edizione del GP degli Stati Uniti sul circuito di Austin (foto McLaren)
Lewis Hamilton ha ribaltato i pronostici e ha trionfato nella prima edizione del GP degli Stati Uniti sul circuito di Austin (foto McLaren)

Lewis Hamilton ha inciso il proprio nome nella storia del circuito di Austin, il primo della serie uscita dalle matite di Herman Tilke a potersi fregiare degnamente di questa denominazione. Sebastian Vettel, l'eroe atteso, dominatore del week-end texano fino alla gara, ha dovuto abdicare all'arrembante pilota della McLaren, desideroso di ottenere almeno un'altra vittoria per la squadra con cui ha debuttato in F1 e che lo ha cresciuto, fin dai tempi del kart. Incolpare il povero Karthikeyan è roba da bimbi viziati: se la prenda con chi ammette squadre che stenterebbero a decollare in GP2.

Il (bi)campione del mondo in carica peraltro con il secondo posto
consolida il vantaggio in classifica piloti su Fernando Alonso, incrementandolo di 3 punti (da 10 a 13). Il pilota spagnolo, salito sul gradino più basso del podio, è apparso in serie difficoltà su una F2012 incapace di tenere il passo delle Red Bull e delle McLaren. Il distacco finale di quasi 40 secondi è significativo del gap tecnico.

Verdetto finale rimandato a San Paolo del Brasile, fra soli sette giorni, per l'ultimo appuntamento iridato del 2012. Bernie Ecclestone ringrazia: non avrebbe potuto organizzare meglio il finale del campionato.

Massa, quarto dopo essere stato retrocesso fino all'undicesima posizione in griglia - per la sostituzione del cambio - ha mostrato carattere e determinazione, girando spesso (molto spesso) più veloce dello spagnolo. I punti conquistati  servono a mantenere viva la speranza di poter difendere il secondo posto in classifica costruttori, ma sarà difficile se in Brasile le McLaren mostreranno la stessa aggressività di Austin. Gli altri piloti finiti in zona punti - Button, Räikkönen, Grosjean, Hülkemberg, Maldonado e Senna - hanno condotto una gara a se, a volte vivacizzata da sorpassi e contro-sorpassi, ma ben lontani dai primi due. Si potrebbe dire che Alonso ha trionfato nella seconda fascia dello schieramento, una specie di F2 in pectore. Una mesta consolazione.

Vincitori
La Red Bull ha portato a casa il terzo titolo iridato costruttori consecutivo in otto anni di vita. Il ritiro di Webber (per la rottura dell'alternatore) non ha inciso in alcun modo, ha solo offuscato il risultato pieno in gara. Sarebbe stato difficile per Alonso salire sul podio.

Lewis Hamilton è vincitore perché ha mostrato una professionalità indiscutibile, nel voler vincere anche se fuori dai giochi per il titolo mondiale, per dare al team con cui è cresciuto l'ennesima soddisfazione, prima del trasferimento a Stoccarda e senza pensare che la vittoria avrebbe beneficiato indirettamente l'odiato amico Alonso.
 
Gli organizzatori della gara in Texas hanno vinto e pienamente raggiunto l'obiettino, meritandosi perfino i complimenti di Bernie Ecclestone, di solito non prodigo di apprezzamenti. E perfino l'affluenza di pubblico è stata vicina al tutto esaurito, superando di gran lunga gare con una più robusta tradizione. Se la F1 riscoprirà gli Stati Uniti sarà perché gli Stati Uniti la scopriranno: un gioco di parole, ma è il riassunto del fortunato week-end in Texas.

Fernando Alonso, a nostro avviso, indossa ad Austin il doppio cappello (vincitore e perdente): è vincitore perché, con la caparbietà riconosciutagli anche da chi non è suo estimatore, è riuscito a salire sul podio, mantenendo aperto il discorso iridato per altri sette giorni. Il pilota di Oviedo riconosce di avere il 25% di possibilità di successo (anche se in cuor proprio sente di avere maggiori chances), più per le caratteristiche del circuito di Interlagos e l'incognita meteo che per le performance della monoposto del Cavallino Rampante. Restare concentrati oltre ogni immaginazione è un pregio sportivo, una forza etica, un esempio in momenti di crisi con riverberi perfino ben lontani dallo sport.

Felipe Massa è uno dei vincitori. Sacrificato sull'altare dell'interesse del team e scaraventato all'11° posto, è stato in grado di recuperare posizioni su posizioni e, al termine, issarsi fino al 4° posto, togliendosi la soddisfazione di fare il giro più veloce tra i due (1'39''672 Alonso, 1'39''402 Massa). Non sappiamo i termini del contratto sottoscritto con la Ferrari per il prossimo anno, ma oggi Massa è stato brillante, coriaceo e incisivo come ai tempi migliori. Se ha margini, punti i piedi. Lo sponsor del team non è detto possa condizionare ancora per molto le scelte di Maranello.

Perdenti
Delusione nera alla Mercedes, che piazza Rosberg al 13° posto e Schumacher addirittura al 16°. Risultato fuori dalle aspettative anche per la Sauber, con Perez 11° e Kobayashi 14°. In Toro Rosso, Ricciardo ha concluso la gara al 12° posto, con Vergne ritirato dopo appena tredici giri a causa della rottura della sospensione anteriore: un dato preoccupante, che si era verificato nell'ultimo turno di libere di sabato.

Per Caterham, Marussia e HRT a solita storia. Unica nota, il team anglo-russo sembrava poter far meglio della squadra di Tony Fernandez, come mostrato in qualifica, ma le due monoposto verde-oro di Petrov e Kovalainen hanno avuto la meglio su quelle rosso-nere di Glock e Pic (periodaccio per i colori rosso-neri...), ma i distacchi sono ancora troppo pesanti.

La Ferrari e Fernando Alonso sono perdenti in Texas. La Ferrari perde dal punto di vista tecnico, perché le evoluzioni aerodinamiche introdotte non funzionano, segno di un male ancora più profondo del temuto; ma perde anche dal punto di vista sportivo, perché la sostituzione del cambio di Massa è stata un espediente agguantato tra le maglie del regolamento per consentire ad Alonso di avanzare di una posizione in griglia di partenza e guadagnare la parte non sporca della pista. Una dimostrazione di tipica furbizia all'italiana, intollerabile. Alcune sconfitte sono migliori delle vittorie agguantate con la furbizia dei mercanti del suq. Niente a che vedere con lo sport e lo spirito olimpico.

Alonso veste (come detto in precedenza) un doppio cappello – vincente/perdente – perché alla fine della qualifica di sabato ha auspicato incidenti o guasti che potessero fermare la Red Bull e Vettel, lanciati alla conquista del doppio triplo titolo, costruttori e piloti. Ci sono cose che un pilota può anche pensare, ma avere l'impudenza di affermarle alla stampa significa non avere alcuna percezione del proprio ruolo nei confronti dell'opinione pubblica, non avere alcuna remora etica e, perfino, non avere rispetto di se stessi. Trasformarsi da vincente a perdente è questione di un attimo.

Nello sport professionistico la comunicazione è una parte importante dell'attività. Se sia giusto o meno non lo sappiamo, ma il dato è immodificabile in tempi di social network, che ci consentono quella continuità di relazione a dispetto della barriera spazio/temporale. Lo scivolone di augurarsi l'incidente altrui è stato anticipato perfino da uno scivolone peggiore, perché Alonso e Massa hanno postato su Twitter la foto che li ritrae in posa da Rambo, con il seguente commento: "Pronto para as 2 ultimas corridas !hahaha , ready for last 2 races !! Hahaha @alo_official". Insomma, pronti alla battaglia, come suggerisce il titolo del "Corriere della Sera" on line.


Si dà il caso che la pace in questo mondo non sia stata tanto traballante come negli ultimi tempi; che bambini vengano uccisi come mosche da armi terribili, grazie alla spregiudicatezza criminale di terroristi che li usano come inermi scudi umani a fini di propaganda; che il dolore comunque scorra almeno quanto la criminale incoscienza di adulti che minano la base della vita; certamente nessuno in questo frangente sente il bisogno di avvicinare il concetto di battaglia sportiva alla quella meno cavalleresca effettuata con l'uso di armi (vere), capaci di recidere sogni, passioni, desideri, vite.


Forse alla Ferrari, sotto la pressione di una galleria del vento mal funzionante e del recupero di Vettel e della Red Bull, hanno letteralmente perso la trebisonda, mandando all'aria non solo lo spirito olimpico (quella faccia da funerale di Alonso, nel pre-podio di Austin, è assai significativa), ma ogni legame con la realtà. In questo la Ferrari si dimostra perdente a tal punto da far cadere in un piano assai secondario la eventuale sconfitta sportiva. Se ne rendessero conto con celerità, perché non si tratta di rimetterci un titolo iridato, ma di perderci la faccia.

© Riproduzione riservata

GP of United States,
Austin Circuit, Texas

Tipo di circuito: permanente
Lunghezza: 5,470 Km
Numero Curve: 20
Direzione di Marcia: anti-orario
Capacità pubblico: non disponibile
Anno di inaugurazione: 2012
Progettisti: Tavo Helmund,  Kevin Schwantz,
Hermann Tilke

Timing

Venerdì 16 Novembre 2012
Libere 1 09:00 – 10:30
(in Italia 16:00 - 17:30)

Libere 2 13:00 – 14:30
(in Italia 20:00 - 21:30)

Sabato 17 Novembre 2012
Libere 3 09:00 – 10:00
(in Italia 16:00 - 17:00)

Qualifiche 12:00
(in Italia 19:00)

Domenica 18 Novembre 2012
Gara 13:00
(in Italia 20:00)

Vincitore
Lewis Hamilton
McLaren-Mercedes Mp4-27


Prossima gara
GRANDE PRÊMIO PETROBRAS
DO BRASIL 2012



Timing
Venerdì 23 Novembre 2012
Libere 1 10:00 – 11:30
(in Italia 13:00 - 14:30)

Libere 2 14:00 – 15:30
(in Italia 17:00 - 18:30)

Sabato 24 Novembre 2012
Libere 3 11:00 – 12:00
(in Italia 14:00 - 15:00)

Qualifiche 14:00
(in Italia 17:00)

Domenica 25 Novembre 2012
Gara 14:00
(in Italia 17:00)

 
 
 
 

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Traduzione by Google Traslate
 


 
 
 
 
 
 
 
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