Strage Santhià: arrestato a Venezia il nipote delle vittime. Lorenzo Manavella aveva i vestiti imbrattati di sangue: ha confessato

Svolta nelle indagini: il ragazzo si è consegnato alla Polizia Ferroviaria di Venezia, con segni inequivocabili di coinvolgimento nella strage. Ignote ancora le circostanze del fatto di sangue che ha colpito in modo profondo la comunità locale e il mondo dello sport vercellese

20140516-manavella-santhia-500x374

Venezia – È durata poche ore la folle fuga di Lorenzo Manavella, il ragazzo di Santhià (Vercelli) fortemente sospettato di aver ucciso a casa i nonni Tullio e Pina e la zia Patrizia. Il giovane, si è consegnato alla Polizia Ferroviaria di Venezia, la città che aveva raggiunto in treno subito dopo il delitto avvenuto proprio oggi. Il giovane si è presentato agli agenti imbrattato di sangue, non si era neppure cambiato

I poliziotti della Polfer di Venezia non hanno faticato molto, perché Lorenzo ha confessato quasi subito di essere l’autore del delitto. Sarà trasferito a Vercelli nelle prossime ore.

Pare fosse un consumatore abituale di droghe, nonostante militasse in una squadra di volley di serie B2, in cui il padre Gianluca è allenatore. Si aspetta dunque l’interrogatorio del magistrato competente per capirne di più.

I corpi dei suoi familiari, massacrati con un corpo contundente non ancora accertato, sono stati trovati nella loro villetta. I Vigili del Fuoco hanno aperto la porta della casa dopo l’allarme dei familiari preoccupati per il prolungato silenzio dei parenti. Anche Lorenzo, 24 anni, giovane campione di pallavolo, era sparito da ore, neppure il suo cellulare rispondeva.

Ora il ritrovamento del ragazzo a Venezia. Solo la sua testimonianza potrà rompere il mistero della strage. Il giovane sarebbe stato visto per l’ultima volta intorno alle 18.30 di ieri sera mentre percorreva contromano, in bicicletta una stradina nei pressi di via Marconi, dove si trova la villetta bifamiliare in cui si è consumato il delitto.La sua bici è stata trovata vicino alla stazione ferroviaria.

Il padre del ventiquattrenne, Gianluca Manavella, è allenatore della locale squadra di pallavolo, in cui gioca lo stesso Lorenzo. Si trovava in Sardegna per un corso di aggiornamento ed era stato il primo a dare l’allarme questa mattina, non riuscendo a contattare telefonicamente né i genitori, né la sorella. In serata è atteso a Santhià, dopo aver lasciato la Sardegna in modo precipitoso. Lorenzo Manavella i genitori, Tullio e Pina Manavella, né la sorella Patrizia di 56 anni. Massacrati per motivi che sfuggono all’umana comprensione, almeno per ora.

(Credit: AGI)