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Lutto nel mondo dell’automobile
La scomparsa di Sergio Pininfarina
Se ne va un "Signore" dell’auto italiana nel mondo
Tra tradizione e innovazione, Pininfarina sempre protagonista
di John Horsemoon
Articolo del 4.07.2012 | Tag: Sergio Pininfarina, Andrea Pininfarina, Battista "Pinin" Farina, Paolo Pininfarina
Negli ultimi due anni ho assistito alle conferenza stampa di Paolo Pininfarina al Salone di Ginevra e mi ha sempre emozionato la sua espressione, velata di una tristezza di fondo, un misto di imbarazzo e competente smarrimento, di rimpianti (per la mancanza del fratello Andrea, più portato a sopportare i riflettori e gli sguardi), di interrogativi sul futuro (fatto anche di pensieri per la salute del padre). Guardando i grandi personaggi, i grandi industriali, i politici, gli attori, la gente comune spesso li mitizza a tal punto da riporli in un luogo immaginario e irreale, li de-
Invece, la scomparsa di un grande personaggio come Sergio Pininfarina, richiama alla memoria i concetti di “normalità”, di famiglia, di dolore umano: onori e oneri, professionali e industriali; vita personale e una famiglia unita (esemplare: mai un gossip, mai una parola fuori posto, concretezza e lavoro); i dispiaceri che anche la vita più agiata può riservare: la morte di un figlio.
Nell’edizione di quest’anno a Ginevra Pininfarina ha presentato il concept “Cambiano”, che porta il nome della località piemontese dove è iniziata la storia della famiglia guidata dal capostipite Battista Farina, detto “Pinin”. Un omaggio a quel che la Pininfarina è stata e, probabilmente, l’auspicio per quel che sarà.
La scomparsa di Sergio Pininfarina, senatore a vita, industriale e designer, è una perdita significativa per l’Italia. Mancherà all’Italia il suo equilibrio e la sua ironia, il coraggio imprenditoriale e la manageriale capacità di visione a lungo termine, la personale eleganza nel tratto e il tratto dell’eleganza industriale di ogni prodotto pensato, disegnato e prodotto.
Il fato (o il contro-
La scomparsa di Andrea in un incidente automobilistico, mentre andava in azienda come qualunque dei suoi collaboratori quattro anni fa, ha fatto saltare tutto. Paolo Pininfarina è stato catapultato su un palcoscenico che non gli è caratterialmente consono, al di là della competenza tecnica, robusta, questione di carattere.
Con la “Cambiano” l’azienda ha voluto tributare un saluto in vita a Sergio Pininfarina, un’automobile come luogo della memoria della migliore tradizione italiana nel design e nella tecnologia. Ci saranno giorni, nel futuro prossimo, in cui si dovranno affrontare gli interrogativi sulle prospettive aziendali, in un momento di grave crisi per l’auto in Italia e in Europa. Probabile che la “Cambiano” abbia molte delle risposte, tra motorizzazioni alternative e riciclo dei materiali.
Chi resta alla guida dell’azienda avrà la responsabilità di portare avanti un nome e un’identità che è motivo di orgoglio per tutta l’Italia e per tutti gli italiani, non solo per il solido e lungo connubio con la Ferrari, la nostra nazionale motoristica. Paolo Pininfarina ne ha tutte le capacità manageriali e tecniche. Suo padre Sergio, suo nonno “Pinin” e suo fratello Andrea lo assisteranno e lo ispireranno da Lassù. Di questo, scusatemi la presunzione, sono certo.
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