Nordcorea, zio Kim Jong-un sbranato vivo dai cani

Secondo la stampa cinese, Jang Song-Thaek sarebbe stato giustiziato per tradimento e corruzione: 120 animali affamati lo avrebbero dilaniato e sbranato vivo

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Roma – Sarebbe stato sbranato vivo da 120 cani randagi affamati Jang Song-Thaek, zio di Kim Jong-Un condannato a morte dal dittatore nordcoreano per tradimento. E’ quanto sostengono indiscrezioni, tutte da verificare, provenienti dalla Cina.

Jang Song-Thaek, 67 anni, sarebbe stato denudato e gettato insieme con cinque stretti collaboratori in una gabbia di cani che erano stati lasciati senza cibo da tre giorni. Gli animali, accecati dalla fame, hanno infierito per un’ora sui sei uomini in una punizione ribattezzata “quan jue”, secondo quanto riferito dal quotidiano cinese Wen Wei Po.

Il leader del regime comunista aveva accusato lo zio, un tempo considerato la seconda più influente personalità della Corea del Nord, di tradimento e corruzione e lo aveva definito “feccia” e “sudiciume dissidente” durante il suo recente messaggio di fine anno.

A differenza dei precedenti prigionieri politici, giustiziati da plotoni d’esecuzione armati, questo tipo di sentenza sembra riservata in Corea del Nord alle persone che si macchiano dei reati più gravi nella società.

Credits: TMNews