Grillo parafrasa Levi ed evoca Auschwitz, ma fa un errore: non si può usare una storia così dolorosa come un calembour

Insorge la Comunità Ebraica: “infame provocazione”. Alessandra Moretti: se questo è un comico… Mara Carfagna: limite della decenza superato. Dietro il discutibile post il candidato sindaco del comune di Bari, Sabino Mangano?

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Roma – Beppe Grillo parafrasa ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi e utilizza una foto ritoccata che ritrae il tragicamente famoso ingresso del campo di stermino di Auschwitz per lanciare un monito ai cittadini-elettori e un attacco a Giorgio Napolitano e Matteo Renzi.

Immediata la dura replica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con il presidente Renzo Gattegna che parla di “infame provocazione” compiuta “per solleticare i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare che si addensa in questi tempi di crisi. È un’oscenità sulla quale non è possibile tacere. Si tratta infatti di una profanazione criminale del valore della Memoria e del ricordo di milioni di vittime innocenti che offende l’Italia intera” afferma Gattegna.

Voi che vi disinteressate della cosa pubblica come se vi fosse estranea – esordisce Grillo – e alla vita delle persone meno fortunate che vi circondano nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo mentre mangiate insieme ai vostri figli che educate ad essere indifferenti e servi“.

Considerate – scrive Grillo – se questo è un Paese che vive nel fango che non conosce pace ma mafia, in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni, di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa nell’indifferenza dell’informazione. Considerate se questo è un Paese nato dalle morti di Falcone e Borsellino dalla trattativa Stato mafia, schiavo della P2, comandato da un vecchio impaurito delle sue stesse azioni che ignora la Costituzione Considerate se questo è un Paese consegnato da vent’anni a Dell’Utri e a Berlusconi e ai loro luridi alleati della sinistra. Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia“.

Considerate se questa è una donna, usata per raccogliere voti, per raccontare menzogne su un trespolo televisivo, per rinnegare la sua dignità orpello di partito vuoti gli occhi e freddo il cuore come una rana d’inverno. Meditate che questo AVVIENE ORA e che per i vostri figli non ci sarà speranza per colpa della vostra ignavia, per aver rinnegato la vostra Patria vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa – conclude Grillo – la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi“.

Critiche all’intervento di Grillo arrivano da entrambi gli schieramenti.

Se questo è un comico.Vergognoso oltraggio alla memoria: #Grillo non merita di rappresentarci in Europa” scrive su twitter Alessandra Moretti, capolista del Pd per le europee nella circoscrizione Nord Est, allegando al tweet il link di un articolo di RaiNews.


Per Mara Carfagna, portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera, “il limite alla decenza di Beppe Grillo e di alcuni esponenti del M5S ormai è stato abbondantemente superato“. “Cosa aspettarsi da chi dichiara che il negazionismo non è da condannare (riunione con i senatori 5 Stelle a Palazzo Madama il 28 ottobre scorso) e tollera che un suo parlamentare possa definirsi antisionista (onorevole Paolo Bernini, Corriere della Sera del 27 luglio 2013: Bernini è quello delle scie chimiche, ndr)”, continua. “Spero che gli italiani sappiano giudicare con la dovuta severità questi inutili provocatori e professionisti del cattivo gusto“, conclude l’ex ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna.

Probabilmente l’errore più grave di chi ha postato il testo nel blog di Beppe Grillo è stato quello di prendere a prestito un testo così tanto evocativo di una così grave tragedia del XX Secolo, per farne strumento di polemica politica. Quindi, andrebbe colpito – con il pubblico ludibrio – il candidato sindaco di Bari per il MoVimento 5 Stelle, Sabino Mangano, il quale non ha smentito il post e non l’ha disconosciuto.

Forse è la selezione del personale politico effettuata dal M5S a dover subire una messa a punto, perché imbecillità come queste – perfino sorrette dalle migliori intenzioni (come crediamo fosse in origine) – non si possano ripetere.

Ultimi aggiornamento 15 Aprile 2014, ore 13.43 | (Fonte Adnkronos/Ign – © RIPRODUZIONE RISERVATA)

 

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