Libia: ancora scontri tra Tripoli e Bengasi. Stranieri in fuga

La HMS Enterprise della Royal Navy ha evacuato un centinaio di cittadini britannici e li sta portando a Malta. Unica rappresentanza diplomatica aperta ancora è quella italiana

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Tripoli – In Libia, dopo tre settimane di scontri, non si placano i combattimenti tra milizie rivali per il controllo dell’aeroporto di Tripoli. Gli scontri delle ultime ore hanno causato la morte di almeno 22 persone e ne hanno causato il ferimento di 72. Lo ha reso noto il governo di Tripoli, fornendo un bilancio tratto dal numero delle salme e di feriti arrivati negli ospedali della capitale.

Secondo fonti sanitarie però il bilancio potrebbe anche essere sottostimato, perché mancano le vittime portate negli ospedali fuori Tripoli, in particolare a Misurata, da dove provengono numerosi combattenti impegnati negli scontri in corso nella capitale.

Mentre il governo libico avverte del “peggioramento della situazione umanitaria” nella capitale, ai margini dell’aeroporto continua a bruciare l’incendio alle cisterne per il deposito di carburante. Il cielo rimane coperto dal fumo nero che sale dal deposito petrolchimico, andato a fuoco durante gli scontri della scorsa settimana.

Il rogo ad un certo punto sembrava essere stato domato grazie agli sforzi delle equipe di intervento, che avevano potuto lavorare all’estinzione grazie a una tregua nei combattimenti, ma sabato le cisterne sono state colpite di nuovo da un razzo che ha riacceso le fiamme. Il ministero del Petrolio ha emanato un’allerta sul rischio esplosione per i serbatoi e ha invitato il ministero della Salute a essere pronto in caso di vittime.

La nave idrografica e oceanografica HMS Enterprise della Royal Navy
La nave idrografica e oceanografica HMS Enterprise della Royal Navy

La maggior parte dei governi occidentali ha già evacuato le proprie ambasciate. La Gran Bretagna, uno degli ultimi Paesi occidentali insieme all’Italia a mantenere aperta la sua rappresentanza, ha annunciato venerdì che evacuerà il personale diplomatico a Tunisi e chiuderà la missione diplomatica a Tripoli domani, lunedì 4 agosto.

Migliaia di libici stanno lasciando in queste ore Tripoli per sfuggire agli scontri tra le milizie di Zintan e quelle di Misurata, che da tre settimane combattono per il controllo dell’aeroporto cittadino. Gli sfollati sono alla ricerca di zone più sicure, nel timore che i colpi di mortaio, sparati in particolare dalle milizie di Misurata, possano cadere sulle loro case.

È accaduto spesso negli ultimi giorni e diversi civili sono rimasti feriti. Al momento la Mezza Luna Rossa libica non dispone di un numero esatto di profughi in fuga dalla capitale, ma la stima preliminare parla di 5mila famiglie. Un rappresentante locale, Rabeh al Faqih, ha spiegato all’emittente Sky Arabia che “le cifre cambiano in continuazione“.

Una nave idrografica della Royal Navy, la HMS Enterprise, ha evacuato un centinaio di cittadini britannici dalla Libia, con direzione Malta. Lo ha reso noto il governo di Londra, dopo l’aggravamento degli scontri tra le milizie rivali per il controllo dell’aeroporto di Tripoli.

(Credit: AGI)