Vertice Italia-Francia all’Eliseo: “Intervento in Libia non in agenda”. Renzi (più di Hollande) fa melina…

Nella conferenza stampa alla fine del Vertice bilaterale Francia-Italia, fra i temi al centro delle domande dei giornalisti la crisi Ucraina, la Grecia, i dossier economici, la Tav e lo scenario libico (sottovalutato per reticenza strumentale?)

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Parigi – “In Libia un intervento di peace-keeping non è all’ordine del giorno“. Lo ha assicurato il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa congiunta con il presidente francese Francois Hollande al termine del vertice italo-francese a Parigi. Anche perché, bisognerebbe ricordare al più illegittimo presidente del Consiglio dei Ministri della Storia unitaria d’Italia, che il peace-keeping (letteralmente “mantenimento della pace”) si può fare solo quando la pace esiste, quanto meno come approccio di volontà, in nuce; mentre in Libia oggi c’è un governo legittimo, perché espressione del Parlamento eletto, che è stato aggredito da movimenti islamisti legati ai Fratelli Musulmani e da altri movimenti jihadisti legati al sedicente Stato Islamico. Non ci sono due governi. Ci sono invece milizie che sostengono il governo legittimo (Haftar) e milizie che sostengono sia il cosiddetto governo di Tripoli (islamista, guidato da Omar al-Hasi) e quelle delle consorterie jihadiste. 

Tuttavia, sul tema Libia il ragionamento di Renzi è stato più approfondito. “Il tema della Libia non è solo italiano, ma è una priorità per tutta l’Europa – ha ricordato, rispondendo ai giornalisti nel corso della conferenza stampa – Il Mediterraneo non può essere un cimitero o una periferia. È il cuore del nostro continente, è la nostra priorità da sottolineare con forza“. Una linea condivisa da Parigi. “La Francia – ha assicurato Hollande – sostiene tutti gli sforzi dell’Italia perché all’Onu possiamo trovare soluzioni alla situazione di caos” in Libia.

Potrebbe mai Hollande ammettere le responsabilità francesi nel caos libico, causate dal suo predecessore, Nicolas Sarkozy? Non è nella tradizione della maison… si potrebbe dire. E si può dire che Renzi faccia melina di fronte a un intervento militare che risulta ogni giorno meno evitabile e in una coalizione che comprenda Egitto, Tunisia, Algeria e Marocco, oltre che Francia, Spagna e Italia? Chissà se Renzi ha l’esatta cognizione dei problemi, che a noi risulta essergli stati prospettati – per filo e per segno – dai servizi di informazione e sicurezza. 

Immigrazione – Per Francois Hollande è urgente anche affrontare l’emergenza del “traffico di esseri umani” dalle coste meridionali del Mediterraneo ed è per questo, ha sottolineato, che è stato “chiesto alla Ue il rafforzamento della missione Triton“. Il presidente francese ha quindi sottolineato il legame tra questo traffico e il terrorismo, dicendo che “spesso sono gruppi terroristici che lo organizzano“. Andrebbe ricordato alle menti eccelse del PD, che negano questo legame contro tutte le evidenze di intelligence.

Ucraina – Altro tema al centro dell’incontro è stato la crisi in Ucraina. Gli accordi di Minsk “vanno implementati“, ha sottolineato Renzi, ma “prima si risolva la questione ucraina e poi la Russia ritorni al tavolo della comunità internazionale per portare il suo contribuito alle questioni internazionali“, dando un colpo al cerchio e uno alla botte. “Il ruolo della Russia – ha insistito il premier – è importante e significativo su molti dossier della politica internazionale“.

Grecia – Nel vertice Renzi e Hollande hanno parlato anche dei progressi fatti da Atene. “Quello che è stato trovato è un buon compromesso”, ha detto Hollande ricordando da una parte “ciò che ha espresso il popolo greco”, dall’altra “le regole che la zona euro deve assicurare”.

Crisi – In tema di economia “l’azione comune” di Italia e Francia ha portato “la parola ‘crescita’ nel vocabolario dell’Europa. Ora è la parola-chiave del nostro continente“, ha rivendicato Renzi. Da parte di Italia e Francia c’è una “volontà comune di crescita e riforme“, gli ha fatto eco Hollande sottolineando come si sia “ottimisti e fiduciosi per il futuro” sulla capacità di ripresa e come sia necessario sostenere occupazione ed investimenti.

Tav – Confermato anche il progetto Tav. “La Lione-Torino non è solo attuata ma lanciata“, ha affermato il presidente francese, sottolineando come “non ci siano ostacoli alla realizzazione dell’opera“.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA


 

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