Pilota Alitalia spara in casa durante lite, sospeso. Aveva portato Mattarella a Palermo in febbraio

La sera di Pasqua, al culmine di una lite col fratello, ha esploso tre colpi contro un tavolo. Denunciato per minacce aggravate e danneggiamento aggravato, i Carabinieri hanno trasmesso subito un’informativa all’Alitalia che in via cautelare ha sospeso il pilota dal servizio. La Procura di Spoleto: “Non decidiamo noi sull’idoneità al volo”. Il 14 febbraio scorso era al comando dell’aereo che portò il presidente Mattarella per suo primo viaggio (da Capo dello Stato) da Roma a Palermo (Foto). Efficienza italiana: senza ironia questa volta

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Perugia – Maurizio Foglietti, un pilota dell’Alitalia, è stato denunciato dai Carabinieri di Todi (Perugia) per aver sparato tre colpi di pistola in casa la sera di Pasqua, al culmine di una lite col fratello. Il fatto si è verificato nell’abitazione dell’anziana madre del 50enne. Sul posto domenica sera sono immediatamente intervenuti i militari dell’Arma, allertati dai vicini spaventati dagli spari.

Il pilota, come ha confermato la procura di Spoleto competente per territorio, è stato denunciato per minacce aggravate e danneggiamento aggravato. I Carabinieri, che hanno sequestrato la pistola regolarmente detenuta, hanno poi trasmesso la denuncia all’Alitalia, che ha subito preso l’iniziativa di sospendere il pilota in via cautelare. Foglietti “non è al momento impegnato in servizi di comando e di volo – spiega un portavoce della compagnia aerea – e l’Alitalia, informata dell’accaduto, ha avviato tutte le verifiche del caso e disposto l’immediata sospensione del pilota dall’attività di volo“.

I militari dell’Arma hanno ricostruito il contesto in cui è maturato il fatto: a scatenare il gesto è stata una discussione che il comandante ha avuto con il fratello maggiore in presenza dell’anziana madre per motivi legati a questioni familiari.

Il procuratore della Repubblica di Spoleto Alessandro Cannevale, in una nota stampa, ha precisato che non sono di competenza del suo ufficiole valutazioni concernenti l’idoneità” del pilota “al servizio svolto per l’Alitalia“. “Al fine di evitare il diffondersi di notizie non rispondenti al vero – ha ribadito  – si comunica che le indagini in corso per ricostruire la dinamica dei fatti muovono dalle ipotesi di minaccia grave e di danneggiamento aggravato, reati che non consentono l’adozione di misure cautelari o interdittive“. “Eventuali accertamenti sullo stato di salute delle persone coinvolte nell’episodio potranno essere condotti, laddove se ne ravvisi la necessità per i soli riflessi di natura penale“, conclude la nota del procuratore di Spoleto.

Il pilota è il comandante del volo che il 14 febbraio scorso trasportò per il primo viaggio da Roma a Palermo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sposetti fu immortalato una una fotografia che l’alitalia si pregiò (giustamente) di pubblicare sul proprio profilo Twitter. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che Sposetti avrebbe successivamente guadagnato l’onore della cronaca per meno commendevoli motivi.

È il primo caso in cui una compagnia aerea applica norme immediate di reazione di fronte al comportamento privato di propri piloti con questa rilevanza pubblica, una indiretta conseguenza dello schianto dell’aereo della Germanwings del 24 marzo scorso, causato dall’intento suicida-stragistico del copilota Andreas Lubitz. Va però sottolineato come in questa occasione si debba parlare di efficienza della filiera italiana di sicurezza aerea: l’Arma dei Carabinieri ha immediatamente informato l’Alitalia, che ha immediatamente sospeso il pilota.

Per una volta possiamo – dobbiamo – essere fieri della reattività italiana (sicuramente aiutata dalla tragedia avvenuta sulle Alpi francesi).

(Credit: Adnkoros) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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