Massa il più veloce nel secondo turno di libere del GP di Russia, poi Vettel e Bottas. La pioggia protagonista

In un contorno di spettacolo indecente, a causa di regolamenti idioti, i due galli della Toro Rosso danno spettacolo in un duello all’ultimo traverso. Prevale Verstappen, ma vincono entrambi. Solidarietà ai commentatori di Sky per aver dovuto inventare qualcosa per reggere 90 minuti con espedienti social. Questa volta è toccato a “quale è stata la tua prima macchina?”, ma gli sviluppi futuri imporranno anche scelte più ‘pepate’…


Sochi – Formula 1 oltre il ridicolo a Sochi, con la seconda sessione di libere del GP di Russia disturbate dall’acqua, ma soprattutto dalla paranoia dei regolamenti che limitano l’attività dei team, con assurde norme punitive, in virtù delle quali le squadre stanno attente perfino a un fuorigiri, per non dover cambiare pezzi e incorrere in penalità deficienti. Una pagliacciata di cui Ecclestone forse si è reso conto, ma la FIA temporeggia a prendere coscienza di una situazione che non ha eguali in alcuno sport automobilistico.

Al termine dei 90 minuti, Felipe Massa ha realizzato il miglior tempo, primo di otto piloti ad averne registrato uno. Ma si consideri che fino a 20 minuti dalla fine della sessione, solo tre piloti avevano concluso una tornata: Verstappen e Sainz, impegnati in un duello casalingo in Toro Rosso; e Alonso, con la prima McLaren.

La pista scivolosissima ha mostrato le pecche di un asfalto piatto che favorisce il ristagno dell’acqua: le pozzanghere che si creano forse farebbero felice Peppa Pig e suo fratello George, non certo chi di mestiere deve guidare al limite una monoposto di F1.

La crisi del gasolio, sversato questa mattina nelle curve 8 e 9, si è fatto sentire anche oggi pomeriggio, perché è stato illusorio ‘lavare’ l’asfalto con l’acqua e non assorbirlo con il filler. Ma tant’è, questo è quel che passa il convento a chi ha deciso di andare in loco ad assistere allo spettacolo indecente di piloti costretti a stare ai box o a chi ha acquistato l’abbonamento Sky per sorbirsi divertenti diversivi dei commentatori, spinti anche loro a inventarsi qualcosa per riempire un tempo interminabile con qualcosa degna di nota. In tempi di social, quale miglior modo che non avviare un dialogo con gli telespettatori liberi di poter dialogare in diretta?

E così il festival degli inventori – obtorto collo, vorremmo sottolinearlo – ha partorito il quesito “la tua prima auto”. “Fiato alle trombe, Turchetti”, avrebbe detto il patriota Michele Bongiorno, detto Mike, partigiano e combattente per la libertà, ma assurto agli onori della cronaca come uno dei padri (no-bi-li) della televisione italiana. Al prossimo impedimento, si attendono nuovi quesiti: “di che colore le prime mutande tolte per…”, “quale marca di profilattici per la tua prima volta…”, etc. etc. etc.

Ai critici ‘senza se e senza ma’ di Vanzini & Co – che pure qualche critica di tanto in tanto se la cercano con il lanternino – diremmo: provateci voi a riempire 90 minuti con cose interessanti, senza uscire da una routine televisiva che ha delle regole precise.

In pista, a parte la lotta tra i due galli della Toro Rosso (vinta da Verstappen, che ha rifilato 2” a Sainz sotto l’acqua), dopo la Williams di Massa c’è la Ferrari di Sebastian Vettel, con 2 decimi di distacco, seguito dall’altra Williams di Valtteri Bottas.

Verstappen, con il quarto tempo, precede Fernando Alonso (a soli 6 decimi da Massa: frutto di molto mestiere…), l’unica Red Bull portata in pista dal locale Daniil Kvyat (almeno lui…), dalla seconda Toro Rosso di Sainz e dalla seconda McLaren-Honda di jenson Button.

Tutto il resto del lotto non ha registrato alcun tempo, solo parziali, a parte sei piloti – Räikkönen, Grosjean, Nasr, Maldonado, Stevens e Mehri – che non sono usciti dal box se non per fare un istallation lap al rallentatore.

Gran lavoro atteso per domani nell’ultimo turno di libere, in vista di qualifiche che potrebbero essere un terno al lotto. Al netto dello spettacolo indecente, un motivo di interesse in più per misurare la capacità di reazione delle squadre a questa situazione.

Prendersela con i piloti per questo stato di cose e lo spettacolo scandaloso sarebbe sbagliato: sono i team, la FIA e la FOM – per le regole di cui sopra – a costituire il limite di questa Formula $, pardon … Formula 1.

(foto Martini Williams F1) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Primati

In prova: Lewis Hamilton (2014), Mercedes W05, 1’38’’338 a 214,086 km/h di media

In gara: Valtteri Bottas (2014), Williams FW36/Mercedes, 1’40’’896 a 208,658 km/h di media

Sulla distanza: Lewis Hamilton (2014), Mercedes W05, 1h31’50’’744 a 202,346 km/h di media

DRS: Doppia zona DRS a Sochi, tra le curva 1 e 2 e tra la 10 e la 11. Il primo punto di rilevazione del distacco (Detection Point) è collocato 138 metri prima della Curva 1 e il punto di attivazione (Activation Point) all’apice della stessa curva 1. Il secondo punto di rilevazione del distacco (Detection Point) è collocato 72 metri prima della Curva 10 e il punto di attivazione (Activation Point) 230 metri dopo la stessa curva.


Timing ufficiale (secondo il fuso orario di Roma)

Venerdì 9 Ottobre 2015
09:00 – 10:30 Prove libere 1: diretta su Sky Sport F1 (207) e differita RaiSport 1 alle 13.30
13:00 – 14:30 Prove libere 2: diretta su Sky Sport F1 (207) e differita RaiSport 17.30

Sabato 10 Ottobre 2015
11:00 – 12:00 Prove libere 3: diretta su Sky Sport F1 (207) e differita RaiSport 1 alle 15.30
14:00 – 15:00 (STIMA) Qualifiche: diretta su Sky Sport F1 (207) e differita Rai2 19.40

Domenica 11 Ottobre 2015
13:00 – 15:00 (STIMA) Gara: diretta su Sky Sport F1 (207) e differita su Rai 2 alle 21.00


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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.