Nella nebbia di Austin, Alonso davanti a Button nelle prime libere del GP degli Usa

Prima la nebbia ritarda la partenza delle libere, poi un guasto all’elicottero di emergenza, tutto congiura per impedire ai piloti di svolgere con regolarità le prime libere. Insolito freddo scombussola i piani in Texas. Prove ridotte a poco più di 40 minuti, con la Ferrari e la McLaren in grande spolvero con lo spagnolo e il britannico in testa

Fernando Alonso

Primo turno di prove libere travagliato sul circuito di Austin, in Texas, in preparazione del GP degli Stati Uniti, diciottesima e penultima prova del mondiale 2013. Una fitta coltre di nebbia ha impedito per 40 minuti l’avvio regolare della sessione, che è stata più volte ritardata di 10 minuti. Alla fine, alle 9.40 loca (le 16.40 in Italia) finalmente lo start.

Ma l’attività in pista è durata solo 13 minuti, quando veniva abbassata la Bandiera Rossa che sospendeva le prove, a causa di un problema all’elicottero di emergenza e trasporto sanitario. Per oltre mezz’ora nella pit lane si sono viste scene di “disperazione”, soprattutto negli occhi di chi in qualche modo “debuttava”: Kovalainen sulla Lotus guidata fino a 15 giorni fa da Kimi Räikkönen; Daniil Kvyat sulla Toro Rosso di Jean-Eric Vergne, primi fra tutti. Ma anche lo statunitense Alexander Rossi, terzo pilota della Caterham, non era tra chi danzasse per la gioia.

Ciò premesso – con una F1 supertecnologica che si ferma come una sagra di Paese per l’ambulanza guasta… – alla fine del turno a svettare è stato Fernando Alonso su Ferrari, davanti a Jenson Button su McLaren, staccato dal ferrarista di soli 28 millesimi. Ottimo terzo tempo – per quel che può valere, vista la dinamica della sessione – Valtteri Bottas, che ha inserito la sua Williams-Renault al terzo posto, con solo 45 millesimi di distacco dalla pole virtuale.

Quarto tempo per un altro futuro disoccupato, Esteban Gutierrez, capace di portare la Sauber motorizzata Ferrari al quarto posto provvisorio, davanti a Nico Rosberg e Lewis Hamilton (Mercedes), Felipe Massa con la seconda monoposto di Maranello, Mark Webber con la prima Red Bull. Nono tempo per Nico Hülkenberg, che ha preceduto, con la seconda Sauber, Pastor Maldonado sull’altra monoposto di Grove.

Timido rientro di Heikki Kovalainen in un top team: per il finlandese solo il 13° tempo, a quasi tre decimi dal compagno di squadra Romain Grosjean (11°). Solo 18° Sebastian Vettel, il quale ha lasciato che gli altri consumassero le gomme e gommassero la pista… se ne riparlerà nella seconda sessione.

Unico problema degno di nota in pista per Rodolfo Gonzales, sulla Marussia di Jules Bianchi, che ha fermato la monoposto in pista proprio in finale di turno, causando una bandiera gialla che ha cassato gli ultimi tentativi per migliorare il tempo.

Si replica dalle 20, ammesso e non concesso che i problemi all’elicottero non si ripresentino.

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L’analisi Pirelli del circuito di Austin a cura di Mario Isola

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