Il Movimento 5 Stelle accusa il TGR Calabria di propaganda politica: stanziamenti fantasma per l’emergenza maltempo

Nicola Morra, Paolo Parentela e Dalila Nesci attaccano la RAI su un servizio che cita un emendamento dei senatori del Nuovo Centrodestra Antonio Gentile e Piero Aiello circa lo stanziamento di 20 milioni di Euro per fronteggiare l’emergenza creata dai nubifragi che hanno investito la Calabria nelle scorse settimane. La stampa nazionale tace: per sconoscenza o per connivenza?

Danila Nesci, deputata del M5S di Vibo Valentia

Nei giorni scorsi, il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, e i deputati calabresi del Movimento 5 Stelle, Danila Nesci e Paolo Parentela, hanno denunciato quello che ritengono un atto scandaloso di propaganda politica a sostegno di una parte politica da parte del Tgr Calabria della Rai. I tre deputati hanno preso di mira un servizio del telegiornale regionale di RaiTre, che dava per assodato e approvato un emendamento alla legge di stabilità che stanziava – su proposta dei senatori Antonio Gentile e Piero Aiello del Nuovo Centro Destra – 20 milioni di Euro per far fronte all’emergenza causata dai nubifragi sulla Calabria, che nelle scorse settimane hanno causato numerosi danni sul territorio.

Nel servizio criticato con asprezza – per usare un cortese eufemismo: #ballaTGRCalabria l’hashtag lanciato su Twitter – si ometteva di chiarire che l’emendamento era stato bocciato in Senato e che dei 20 milioni propagandati non ci sarebbe stata alcuna traccia. Tranne che – aggiungiamo noi – a stampare fac-simile di banconote per giocare a una versione alla nduja del Monopoli.

Il servizio del TGR Calabria “incriminato”

«La Rai è servizio pubblico. Gravissimo che disinformi, favorendo la politica» ha scritto Danila Nesci sul sito di Beppe Grillo. «Lo diciamo insieme con Nicola Morra e Paolo Parentela, in relazione a una notizia falsa passata dal Tgr Rai della Calabria con la responsabilità del direttore Anna Maria Terremoto e del giornalista Cesare Passalacqua, autore di un servizio – trasmesso nel tg regionale del 27 novembre scorso alle ore 14 – in cui è stato annunciato, per la Calabria, uno stanziamento governativo di 20 milioni di euro nella legge di stabilità», continua la denuncia della deputata calabrese, che insieme ai colleghi tiene a informare che i fondi citati «non sono mai stati stanziati dal Governo. In realtà, al Senato non è passato lo specifico emendamento dei senatori del Nuovo Centrodestra Antonio Gentile e Piero Aiello».

La notizia data dal TGR Calabria sarebbe, dunque, per i tre deputati un prodotto politico-caseario: «è una bufala doc», soprattutto perché, afferma la Nesci «nei siti istituzionali non c’è traccia dell’approvazione dell’emendamento dei senatori Gentile e Aiello; il che fa pensare che la redazione del tgr Calabria non abbia manco verificato la notizia». Sufficiente per fare affermare alla deputata del M5S un perentorio «Fuori la politica dalla Rai».

Danila Nesci peraltro ha presentato, in qualità di membro del Comitato di Vigilanza Rai, un’interrogazione parlamentare in Commissione, chiedendo al presidente Roberto Fico (deputato del M5S) «quali azioni intenda avviare per fare chiarezza sulle dinamiche di redazione che hanno prodotto la riferita informazione inveritiera e con evidenti, gravi profili di faziosità», ma anche «quali provvedimenti intenda promuovere nei confronti del direttore del telegiornale della sede Rai della Calabria e dell’autore del suddetto servizio giornalistico».

Che la Rai sia occupata dai partiti e retta con metodi partitocratici non è una notizia da prima pagina: è cosa nota, un aspetto deteriore e becero della deviazione italiana dalla democrazia parlamentare occidentale. Tuttavia è significativo che, caso raro, una denunzia di propaganda avvenga con una puntualità esemplare. Il che non significa che il M5S abbia in mano la verità assoluta e detenga il segreto per risolvere i problemi dell’Italia, ma è – al contrario – certo che i deputati pentastellati forniscano a volte prove convincenti di trasparenza e serietà. Non segnalarlo – come ha fatto la stampa nazionale – è un ulteriore segno di degrado del nostro Paese.

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IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE IN COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI

NESCI. — Al Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. — Per sapere – premesso che:

nel telegiornale regionale della Rai – sede della Calabria – del 27 novembre ultimo scorso, andava in onda, nell’edizione delle ore 14, un servizio giornalistico a firma di Cesare Passalacqua che informava dello stanziamento governativo di 20 milioni di euro per la Calabria, nella cd. «legge di stabilità», destinati a «fronteggiare l’emergenza venutasi a creare dopo i nubifragi che hanno investito la Calabria nei giorni scorsi»;

intorno al minuto IV e 10 secondi dall’inizio del telegiornale in parola, l’autore del ricordato servizio aggiungeva che «i fondi ottenuti grazie all’impegno dei senatori Aiello e Gentile saranno destinati in buona parte al capoluogo di Regione», così documentando un merito politico in capo ai due senatori calabresi del gruppo parlamentare denominato «Nuovo Centrodestra»;

la riferita notizia dello stanziamento di 20 milioni di euro in favore della Calabria veniva annunciata da Claudia Bellieni – la giornalista conduttrice del telegiornale – nella presentazione del servizio in argomento e, prima ancora, in apertura, con l’evidenza del secondo titolo di copertina;

al DDL n. 1120 (Atto Senato), i senatori Caridi, Gentile, D’Ascola, Aiello, Bilardi e Chiavaroli presentavano l’emendamento n. 9.0.1000/9, con formulazione testuale: «All’emendamento 9.0.1000, alla lettera b) del comma 2 dopo le parole: “della regione Marche nei giorni tra il 10 e l’11 novembre 2013” aggiungere le seguenti parole: “e della regione Calabria nei giorni 15, 16, 18 e 19 novembre 2013″»;

per vero, il testo definitivo del suddetto atto, alla lettera b) del comma 221 dell’art. 1, prevede – al fondo di cui al comma 220 – l’ammissione di «interventi per la ricostruzione a seguito degli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito alcuni comuni delle province di Lucca, Massa Carrara, Genova e La Spezia nei giorni dal 20 al 24 ottobre 2013, nonché della regione Marche nei giorni tra il 10 e l’11 novembre 2013, per un importo di 20 milioni di euro per l’anno 2014 sulla base della ricognizione di fabbisogni finanziari»;

come risulta immediato, l’emendamento dei senatori Aiello, Gentile e altri – tradotto, nella notizia giornalistica sopra riportata, come impegno dei due citati senatori determinante l’avvenuto stanziamento governativo di 20 milioni di euro per l’emergenza cagionata dai recenti nubifragi in Calabria – non figura nel testo della cd «legge di stabilità», approvato proprio il 27 novembre 2013, data del telegiornale della Rai della Calabria ora in esame -:

quali azioni intenda avviare per fare chiarezza sulle dinamiche di redazione che hanno prodotto la riferita informazione inveritiera e con evidenti, gravi profili di faziosità;

quali provvedimenti intenda promuovere nei confronti del direttore del telegiornale della sede Rai della Calabria e dell’autore del suddetto servizio giornalistico, entrambi responsabili.