Arnaldo Pomodoro realizzerà le scenografie e i costumi per il Centenario delle rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa

Nonostante le nubi nere per le indagini e le sospette irregolarità contabili alla Fondazione INDA, Siracusa rilancia con un nome internazionale dell’arte contemporanea

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«Da questa porta nascerà tutto. Un sogno, uno scoppio, una provocazione, la magia per il Teatro Greco di Siracusa” sono state le parole usate da Arnaldo Pomodoro per descrivere – durante la conferenza stampa di presentazione dello scorso 5 dicembre – quanto accadrà a Siracusa dal 9 maggio al 22 giugno 2014.

Conosciuto in tutto il mondo per le sue sculture contemporanee, il maestro Pomodoro curerà le scene e i costumi di Orestea, Vespe e Verso Argo, ritornando a operare in Sicilia dopo l’esperienza dell’Orestea di Gibellina e dell’Antigone di Taormina. «L’intera attività del maestro Pomodoro ha visto insieme arte e scenografie perfettamente coniugate. Arnaldo Pomodoro sulle scene rappresenta la visionarietà, l’autenticità della materia. La scenografia – ha dichiarato l’architetto Manuel Gilberti, consulente artistico per la stagione INDA 2014 – per lo scultore Pomodoro in teatro è parola materializzata, strumento di narrazione, come con l’attore, anche la scenografia racconta una storia”.

Contemporanea, immaginifica, quasi straniante sarà dunque la cifra stilistica delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa che, nel 2014, festeggeranno il Centenario. Un momento di gloria e di prestigio adombrato qualche settimana fa dallo scandalo scoppiato alla Fondazione INDA, dopo i controlli a campione sui carteggi compresi tra il 2009 e il 2012, che avrebbero sollevato sospetti di irregolarità contabili, anche di ordine penale.

La segnalazione è partita dall’Assessore Regionale al Turismo Michela Stancheris che avrebbe, insieme allo staff rintracciato un finanziamento di un milione di Euro, che non avrebbe potuto essere conferito all’Istituto Nazionale del Dramma Antico da parte della Regione Siciliana.

Seppur sotto l’egida del Ministero della Cultura, la Fondazione ha sempre ricevuto cospicui sostegni economici dai conti pubblici isolani seppur alcune ombre avrebbero, due anni fa, causato l’apertura di un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Siracusa e il temporaneo commissariamento dell’INDA.

Al di là però della vicenda giudiziaria, su cui la magistratura farà luce, rimane alta la tensione poiché si teme un danno di immagine – e di conseguenza economico – per la stagione teatrale e il suo Centenario. Il susseguirsi di scandali e l’arrivo della procura potrebbero, infatti, mettere a rischio il successo delle future manifestazioni programmate dalla Fondazione INDA che ormai da anni è motore della vita culturale di Siracusa, meta di visitatori provenienti da tutto il mondo grazie alla qualità e all’unicità delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco.

Secondo l’Assessore Regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, sarebbe necessario anzitutto ricreare un consiglio di amministrazione della Fondazione, così da garantire la pianificazione e l’organizzazione delle celebrazioni per il Centenario. Sembrerebbe dello stesso avviso il ministro Massimo Bray, che durante un incontro a Roma si sarebbe mostrato disponibile ad accelerare l’iter per la composizione del nuovo direttivo, così da scongiurare qualsiasi complicazione per la stagione teatrale prossima ventura.

Un evento imponente, come quello dei festeggiamenti per il prestigioso anniversario delle rappresentazioni classiche, è un’irripetibile occasione per accendere i riflettori su Siracusa e sulle attività della Fondazione, che negli anni è riuscita ad allargare il ventaglio di proposte culturali, dando spazio anche al Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, a un’Accademia d’Arte del Dramma Antico per la formazione di nuovi talenti teatrali e a spettacoli itineranti.

La scelta di Arnaldo Pomodoro come figura simbolo degli spettacoli del Centenario della Fondazione INDA è azzeccata e finalizzata a eliminare la “nube nera” abbattutasi nelle scorse settimane su Siracusa. Non a caso Manuel Giliberti ha voluto ribadire che «il testo drammatico, la tragedia è continua scoperta dell’identità contemporanea e l’INDA da cento anni compie un percorso in cui è continua la forza di adeguamento, l’aggancio con la realtà, i valori, le idee, i sentimenti che sussistono nella natura umana. Ed Arnaldo Pomodoro è tutto questo, la scenografia per lui è ricerca continua, il suo lavoro ed il suo progetto per Siracusa conterrà questa essenza, questo raccontare le idee. Arte, pensiero, scenografia e permanenza di antichissimi insegnamenti”.

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La diffusione della cultura classica, sempre rivisitata attraverso regie e allestimenti contemporanei, è sempre stato, infatti, obiettivo fondamentale dell’INDA, le cui rappresentazioni classiche ogni anno catalizzano l’attenzione e la partecipazione di migliaia di giovani, curiosi e appassionati provenienti da tutto il mondo, che possono così imparare ad amare i fondamenti del pensiero classico – anche da un punto di vista scientifico – e il ruolo del teatro antico, fonte di insegnamento e di dibattito nella Magna Grecia.

Certo il subbuglio giudiziario finirà per rallentare in qualche modo i lavori della stagione teatrale prossima, ma sarebbe errato, in una fase in cui la magistratura deve ancora appurare la fondatezza delle accuse, mettere a rischio l’immagine di una manifestazione di ampio respiro e di grande lustro per la realtà aretusea e per tutta la Sicilia.

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