Verso Ginevra 2014. Electric Show Drive Center, il futuro della motorizzazione di massa è già qui (Photogallery)

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Martedì prossimo, 4 Marzo, si inaugura l’84° Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, con un occhio al futuro automobilistico e alle motorizzazioni alternative. La possibilità di provare le auto elettriche già sul mercato apre un nuovo scenario nelle possibilità di acquisto: chi ogni giorno si muove in un raggio di 100 chilometri è già in “area elettrica”

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Con le due giornate dedicate alla stampa di tutto il mondo, il prossimo 4 Marzo apriranno i battenti dell’84^ edizione del Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, che il pubblico potrà visitare dal 6 al 16 Marzo.

Ancora una volta la kermesse di Ginevra sarà il luogo principe per verificare lo stato dell’arte dell’industria automobilistica mondiale, con una particolare attenzione al futuro già presente, quello delle motorizzazioni alternative, in particolare di quella elettrica, vera nuova frontiera della mobilità non solo di corto raggio.

Il prezzo delle autovetture è in diminuzione, sebbene ancora una lentezza dipendente dai numeri ancora troppo bassi di vendite, su cui gravano due aspetti: il primo di natura infrastrutturale, il secondo di informazione.

Sulle infrastrutture e sulle modalità di ricarica si gioca la diffusione di questo tipo di autovetture, che sotto tutti gli altri profilo oggi hanno medesime dotazioni, capacità, comfort e livelli di sicurezza delle “sorelle” con motori termici. La diffusione delle stazioni di ricarica sarà l’elemento chiave per diffondere l’utilizzo di auto elettriche.

Un aspetto che però blocca la diffusione delle vetture con motore elettrico sono la scarsa informazione e il pregiudizi psicologici che limitano le scelte di acquisto. Oggi quasi tutte le auto elettriche sul mercato hanno un’autonomia tra 140 e 200 chilometri (per limitarci alle auto “ordinarie” e non considerare la Tesla Model S, che nella configurazione migliore ha un’autonomia di quasi 500 chilometri). Questo significa che chi utilizza l’auto in un raggio (calcolato in sicurezza) di 100 chilometri è già in “area elettrica” particolarmente attrattiva sotto il profilo etico, ma che potrebbe essere del tutto conveniente dal punto di vista economico se il Governo sostenesse questo mutamento genetico di scelta di acquisto con sostanziosi contributi, così come avviene in tante parti del mondo industrializzato.

Un’auto elettrica infatti ha meno bisogno di manutenzione, è più silenziosa, consuma nel complesso meno energia di un’analoga vettura con motore alimentato a benzina, gasolio o gas, soprattutto inquina di meno, se le fonti energetiche attinte sono rinnovabili (come accade nel sistema di ricarica adottato da Tesla Motors, i cui clienti possono “rifornirsi” gratuitamente e per tutto il ciclo di vita dell’automobile).

Però per verificare le potenzialità di un’auto elettrica è indispensabile provarla, goderne degli aspetti fondamentali, apprezzarne le qualità, valutarne le prospettive e considerare le nuove modalità di guida offerte.

Ancora una volta al Salone di Ginevra sarà possibile provare le auto elettriche di BMW, Citroën, Mitsubishi, Nissan and Renault. I visitatori potranno trovare nel Padiglione 1 gli addetti di queste case, pronti a far “toccare con mano” le straordinarie opportunità offerte da questo tipo di automobile. All’Electric Show Drive Center (stand 1225, Hall 1) La BMW i3, le Citroën C-Zero, la Mitsubishi MieV, la Nissan Leaf e le Renault – Zoe, Fluence, Twizy e il Kangoo – potranno essere provate dal pubblico.

Un modo per avvicinare la gente all’idea che viaggiare in sicurezza, silenzio e comfort, senza distruggere il pianeta terra, si può e si deve.

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.