Sosta su strisce blu oltre orario: indietro tutta! Il Governo sconfessa se stesso, la competenza è dei comuni…

Fino a pochi giorni fa il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, aveva assicurato che sostare oltre l’orario scelto nei parcometri o tramite le schede prepagate, non avrebbe comportato una sanzione pecuniaria, ma solo il dovere di pagare l’integrazione. Ieri marcia indietro…

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Roma – “Per le zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di specifica previsione del Comune“. Questo è quanto si legge in una nota del ministero dei Trasporti diffusa al termine di un incontro con il ministro Angelino Alfano, il ministro Maurizio Lupi e il presidente dell’Anci Piero Fassino.

Si è convenuto – spiega la nota – che la regolamentazione della sosta è competenza dei Comuni che ne definiscono le modalità con proprio atto deliberativo“.

Per le zone a strisce blu – precisa la nota – laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di specifica previsione del Comune“.

La nota del ministero delle Infrastrutture peraltro affronta la questione dei “dissuasori di velocità – comunemente definiti autovelobox“, che potranno essere “installati e operativi” solo quei tipi “dotati di effettivi dispositivi di controllo“.

Di fatto, tutti i Comuni prevederanno una sanzione per le ipotesi di sosta protratta oltre l’orario per cui si è pagato, mancando però una uniformità di regolazione dei parcometri che preveda soste frazionate o la scelta degli orari. Per non parlare di certi comuni (esempio, Villafranca di Verona) in cui i parcometri segnano anche gli stalli di parcheggio, così da impedire l’utilizzo dell’eventuale tempo “residuo” in altra posizione.

Insomma, sembra che l’unico obiettivo dello Stato – in tutte le sue articolazioni – sia di spremere il cittadino. Una vergogna…

(Credit: AGI)