Pasquetta: secondo Coldiretti il 38% degli italiani ha scelto la gita “fuori porta”

Secondo un’indagine demoscopica condotta in collaborazione con Ixè, la maggior parte degli italiani che hanno scelto di passare la Pasquetta con il classico “pic nic” è stato molto più attento del passato agli sprechi alimentari. Gettonati anche gli agriturismo. La riscoperta delle tradizioni alimentari familiari

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Nonostante il tempo incerto lungo la Penisola quasi quattro italiani su dieci (38%) hanno scelto di trascorrere la Pasquetta all’aria aperta, con la tradizionale gita fuori porta e il classico “pic nic”, mentre solo il 5% al ristorante ed il 3% negli agriturismo, che in molti casi si sono attrezzati anche con la semplice messa a disposizione di spazi per le tavolate fai da te.

Questo il dato emergente da un’indagine della Coldiretti in collaborazione con l’istituto demoscopico Ixè, da cui emerge anche come la maggioranza degli italiani che hanno scelto di passare la festività con un ‘pic nic’, ha dedicato maggiore attenzione ad evitare gli sprechi alimentari, attraverso il recupero degli avanzi del menu di Pasqua.

L’indagine sottolinea che il 18% degli italiani ha colto, invece, “l’occasione per riposare in casa, mentre il 10% ha scelto di fare una vera e propria vacanza“.

Per il 9% è un giorno come gli altri e per il 7% è una opportunità per partecipare a manifestazioni ed eventi“, precisa il rapporto allegato alla ricerca da cui emerge comunque l’affezione della maggioranza degli italiani per la tradizione del “pic nic”, che quest’anno – sottolinea la Coldiretti – è stato segnato dalla maggiore attenzione ad evitare gli sprechi con il recupero degli avanzi del menu della Pasqua. Una ricorrenza che per il 79% degli italiani ha significato casa e famiglia, spendendo comunque circa un miliardo di euro per il pranzo e la ricorrenza in generale.

Insieme a salumi, formaggi, uova sode e le tradizionali grigliate sul posto, tra i patti più gettonati del Lunedì dell’Angelo si sono classificati – secondo Coldiretti – polpette, frittate di pasta o di verdure, pizze farcite, ratatouille e macedonia, ma anche colombe farcite da creme realizzate con la “cucina del giorno dopo“.

Riguardo alle mete, secondo l’indagine, “accanto a parchi, aree protette che coprono il 10% del territorio nazionale, particolarmente gettonati secondo Terranostra gli agriturismo per l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare – sottolinea la Coldiretti – alla comodità e alla protezione garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna anche nei confronti del maltempo“.

Va sottolineato come molte aziende agrituristiche – secondo quanto rilevato da Coldiretti – si siano attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per il “pic nic”, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia, “ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica“.

(Credit: AGI)