A Cannes Salma Hayek, Lisa Azuelos e Julie Gayet solidali con le studentesse rapite in Nigeria

Sul red carpet di Cannes solidarietà e vicinanza per le studentesse cristiane rapite in Nigeria dagli islamisti qaedisti di Boko Haram. Ieri Summit di Parigi per un’azione comune tra Stati africani e il fronte anglo-franco-statunitense

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Cannes – La mobilitazione a favore delle liceali nigeriane rapite da Boko Haram si guadagna il ‘red carpet’ di Cannes. Portavoci della campagna “#bringbackourgirls” l’attrice Julie Gayet e la regista Lisa Azuelos hanno guidato una manifestazione sull’onda dell’hashtag lanciato dalla first lady americana, Michelle Obama, che ha lanciato la campagna mondiale di sensibilizzazione, sostegno e solidarietà alle studentesse (cristiane, spesso si tralascia di precisarlo) nigeriane sequestrate il 14 aprile scorso nel Paese dell’Africa centro-occidentale.

Al momento di solidarietà ha partecipato anche l’attrice messicana Salma Hayek, a Cannes presente come produttrice del film “The Prophet”, tratto dall’opera di Kahlil Gibran.

Inizialmente la campagna pro liberazione delle liceali di Chibok era partita tramite i messaggi Twitter in Nigeria, in particolare quelli dell’attivista nigeriano Ibrahim Abdullahi che ha in seguito aperto un account per gestirla, dopo che il governo di Abuja negava che il rapimento delle ragazze fosse avvenuto.

Al principio di questa storia, il presidente nigeriano Goodluck Johnatan aveva addirittura dichiarato di considerare la storia una “montatura”. La campagna ha fatto il giro del mondo e ha visto anche la partecipazione anche dell’attivista pakistana Malala Yousafzai, Premio Sakharov 2013.

Ieri in un summit a Parigi, cui hanno partecipato Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Camerun, Nigeria, Ciad, Niger e Benin, oltre che un rappresentante della Commissione Europea, è stata lanciata la mobilitazione militare internazionale contro Boko Haram.

Il presidente del Camerun, Paul Biya, è stato estremamente esaustivo sulle misure “prese per eradicare” il gruppo islamista. “Siamo qui per dichiarare guerra a Boko Haram”, ha detto al termine del summit.

(Fonte: AGI)