Il Carnevale di Venezia sulla via dell’erotismo con il burlesque di Grace Hall al Ballo del Doge

“‘Il Ballo del Doge’ è un evento artistico molto importante e prestigioso, sono davvero entusiasta che mi abbiano scelta per questo evento, è un’occasione come poche, un contesto unico e il burlesque si sposa perfettamente con questa cornice”, afferma l’attrice, attrice da quando aveva 17 anni e diva italiana del burlesque, arte nata nel XVII secolo in Inghilterra come spettacolo satirico e che nel tempo ha sposato lo striptease e l’arte della seduzione – FOTO

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Venezia – Il carnevale di Venezia si tinge d’erotismo. ‘Il Ballo del Doge’ del 14 febbraio, a Palazzo Pisani Moretta, avrà fra i suoi protagonisti Grace Hall, ‘Diva del Burlesque italiano’. “‘Il Ballo del Doge’ è un evento artistico molto importante e prestigioso, sono davvero entusiasta che mi abbiano scelta per questo evento – ha detto Emma Nitti, vero nome dell’attrice, all’Adnkronos, spiegando che – è un’occasione come poche, un contesto unico e il burlesque si sposa perfettamente con questa cornice“.

Il burlesque nasce forma artistica nel XVII Secolo in Inghilterra, sotto forma di spettacolo satirico, ma nel corso del tempo ha acquisito una dimensione più piccante, sposando lo striptease e l’arte della seduzione.

Oggi il Burlesque ha ancora molta presa sul pubblico e lo dimostra il taglio internazionale di questo tipo di performance, particolarmente diffusa negli Stati Uniti: “Il Burlesque funziona perché costruisce un archetipo di donna ironica e indipendente, padrona della sua sensualità– dice Grace Hall- e credo anche che sia una buona terapia per ogni donna che, con il Burlesque, impara a riconquistare la femminilità, per questo ho fondato la scuola ‘Il Tempio del Burlesque”.

Grace Hall confessa che quest’arte le consente di esprimersi in musica e che il suo segreto è un pizzico d’ironia e di sensualità: “Riesco ad esaltare molti aspetti della mia femminilità, che per molti anni sono stati ‘soppressi’ da modelli imposti dai media e della moda”.

Sono in molte a iscriversi alla scuola di Grace Hall: “Certo – conferma – alcune donne vogliono diventare delle professioniste, altre, desiderano divertirsi, giocare con il loro corpo e riscoprire una gestualità d’altri tempi”. A quanto pare, essere belle non ha importanza. “No, infatti quest’arte non propone stereotipi e le professioniste sfoggiano corpi generosi, esili, tatuati, eterei, d’ogni tipo appunto”.

Eppure esistono degli elementi indispensabili. “Ovviamente – conferma Grace – per distinguersi è necessario avere un proprio stile riconoscibile, io ad esempio canto dal vivo durante lo spettacolo e sono l’unica a farlo, inoltre è fondamentale possedere esperienza sul palcoscenico, infatti sono attrice professionista ormai da 17 anni”.

A detta di Grace Hall, anche gli spettatori hanno un ruolo importante: “È fondamentale il rapporto con il pubblico – dice Grace – non bisogna mai dimenticare che lo spettacolo ha un referente in platea che va sollecitato”. I modelli d’ispirazione sono un punto di partenza: “nel mio percorso artistico -aggiunge Grace- mi sono riferita a Marlene Dietrich, che studiava nel dettaglio trucco, inquadratura e luci. Inoltre la Dietrich era attrice, cantante, ballerina ed è stata un modello per molte attrici”.

La lunga lista di Grace Hall continua con Madonna, Christina Aguilera e punta l’accento sul passato: “Tra i miei modelli anche Gipsy Rose Lee, che nei primi anni del ‘900 è stata definita ‘regina del Burlesque’. Anche Marilyn Monroe è stata d’esempio per me, per la sua leggerezza dietro cui nascondeva una grande sensibilità, intelligenza e talento”.

Grace Hall puntualizza che da molti questo genere di spettacolo è male interpretato: “Spesso -afferma Grace- si associa il Burlesque al semplice spogliarello, addirittura alcuni lo hanno definito ‘bunga bunga’, ma è un grave errore perchè si tratta di un’arte elegante e sensuale, praticata da attrici professioniste”.

Per riscattare il Burlesque da ogni scetticismo Grace sta preparando un docufilm. “Sto realizzando un film-documentario, articolato in una tournée tra Europa, Stati Uniti e Canada per illustrare l’universo Burlesque e lo stile delle sue più importanti esponenti. Il mio impegno – prosegue l’attrice – intende sgretolare ogni pregiudizio nato intorno a questa forma artistica per evidenziarne gli aspetti più brillanti e variegati. Sul palco ogni performer esprime se stessa in piena libertà, afferma l’unicità del proprio corpo e compie un’esperienza meravigliosa”.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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