Miliziano di Al-Qaeda minaccia di morte conduttore tv saudita: “se potessi ti ammazzerei anche con le mie mani”

Khaled Al Muwallad, terrorista di Al-Qaeda in stato di restrizione della libertà personale in Arabia Saudita, ha formulato la minaccia nel corso dello show popolare “Al Thamina”, condotto da un notissimo giornalista locale, Daoud Al Sharian. Il video è dello scorso maggio, ma solo da pochi giorni l’agenzia Arabpress ha tradotto il video e l’ha pubblicato, con il fine di far comprendere quanto grave sia la minaccia jihadista. Eppure, su profilo Facebook si leggono commenti farneticanti e offese – VIDEO

Roma – Lo scorso maggio, il noto giornalista saudita Daoud Al Sharian ha ospitato nel proprio show “Al Thamina” un terrorista jihadista, Khaled Al Muwallad, membro di al-Qaeda e in condizione di restrizione della libertà personale in una struttura detentiva.

La puntata della trasmissione affrontava la questione della tomba del Profeta, a Medina, che vede salafiti e jihadisti contrastarsi duramente, perché secondo i qaedisti pregare davanti al mausoleo sarebbe munkar, non accettato. Una discussione religiosa si direbbe.

Infatti, il conduttore Daoud Al Sharian riporta invece un parere degli Ulema sauditi (dottori della religione), secondo i quali è munkar è rendere questi luoghi – mausolei, moschee o altro – oggetto di preghiera al posto di Dio stesso. Questo, afferma Al Sharian, sarebbe shirk, politeismo. Sottili differenze, ma con precisi significati religiosi.

Il problema è che la discussione non si ferma alla pura dissertazione dogmatica, ma valica la soglia della civiltà, perché il jihadista afferma il diritto dovere di uccidere chi – nella sua visione – è contrario alla verità islamica. Con qualsiasi mezzo e strumento, perfino a mani nude.

Alla domanda di Al Sharian “se ti portano un coltello mi sgozzi?”, Khaled Al Muwallad risponde in modo sintetico e serafico: “sì”.

Il video è stato pubblicato dall’agenzia di stampa Arabpress, con il preciso intento di evidenziare quanto sia grave la minaccia jihadista. A questo fine è stato tradotto in italiano.

(Credit Arabpress.eu) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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