Libano, attentato kamikaze a sud di Beirut: cinque morti e ottanta feriti

Due attentatori suicidi in moto si fanno esplodere vicino all’ambasciata del Kuwait e all’Istituto di cultura iraniano, nel quartiere di Bir Hassan. L’attacco è stato rivendicato dalle Brigate Abdullah Azzaml, gruppo legato ad al-Qaeda

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Beirut – E’ di cinque morti e 80 feriti il bilancio ufficiale dele vittime delle due esplosioni che stamani hanno scosso il quartiere di Bir Hassan (area a maggioranza sciita), nella zona meridionale di Beirut. Lo ha reso noto il ministro libanese della Salute, Wael Abu Faur, come riferisce il sito web del giornale An Nahar.

Secondo fonti della sicurezza citate dal sito web del quotidiano The Daily Star, le esplosioni sono state provocate da due attentatori suicidi con due motobomba. Le esplosioni sono avvenute poco distante dall’ambasciata del Kuwait e vicino all’Istituto di cultura iraniano, agli uffici dell’agenzia di stampa iraniana Irna e alla sede della tv iraniana Irib. L’attacco è stato rivendicato dalle Brigate Abdullah Azzam, gruppo jihadista ritenuto legato ad al-Qaeda.

Cinque persone uccise e almeno 80 feriti è il tragico bilancio ufficiale delle due esplosioni che hanno colpito la zona meridionale della capitale libanese Beirut il Mercoledì, secondo informazioni del ministero della salute del Libano.

Il duplice attacco kamikaze è stato rivendicato dalle Brigate “Abdullah Azzam”, il gruppo jihadista legato ad Al-Qaeda. “I fratelli delle Brigate Abdullah Azzam e delle Brigate Hussein bin Ali rivendicano l’attentato contro il centro culturale iraniano, in una doppia operazione di martirio”, è scritto nell’account Twitter del gruppo.

Tra poco, a Dio piacendo, ci saranno annunci importanti sul attacco del centro culturale iraniano a Beirut dai vostri fratelli“, ha poi aggiunto . Le due esplosioni si sono verificata vicino all’ambasciata del Kuwait e vicino al Centro di Cultura iraniano, agli uffici dell’agenzia di stampa iraniana Irna e alla sede della tv iraniana Irib, nel quartiere Bir Hassan (a maggioranza sciita), come confermano molte fonti giornalistiche medio-orientali.

Il primo ministro Tammam Salam, che sabato scorso è entrao in carica, ha detto che l’esplosione è “un messaggio da parte delle forze del terrorismo che continueranno nel loro piano per diffondere morte in Libano“. “Abbiamo ricevuto il messaggio e risponderemo a questo con la solidarietà e il nostro impegno per la pace“, ha aggiunto Salam, citato da Al-Arabiya.

L’attacco di oggi è il secondo che ha per obiettivo l’Iran. Nel mese di novembre, un paio di attentati suicidi presso l’ambasciata iraniana uccise almeno 25 persone, tra cui un diplomatico. L’Iran sostiene Hezbollah ed entrambi sono alleati con il presidente siriano Bashar al-Assad .

Credit: Al-Arabiya, TMNews

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