Ucraina, aerei russi violano spazio aereo. Lunedì sanzioni Usa/Ue. Berlino conferma: osservatori OSCE sequestrati sono 13

La ministro della Difesa tedesca, Ursula von der Leyen, ha confermato che quattro dei tredici osservatori dell’OSCE sequestrati dalle milizie filo-russe nell’Ucraina Orientale sono tedeschi. Carl Bildt, ministro Esteri Svezia: vanno rilasciati subito. Renzi: piena consonanza di analisi

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Washington – Il Pentagono ha reso noto in tarda serata (in Europa) che aerei militari russi hanno ripetutamente violato lo spazio aereo ucraino nelle ultime 24 ore. L’ipotesi, non confermata, è che i caccia abbiano preso le “misure” dell’apparato di difesa aerea ucraino, in previsione di una eventuale escalation militare a Est del Paese.

Il portavoce del Pentagono, colonnello Steve Warren, non ha però fornito ulteriori particolari, né sul modello di aerei entrati nello spazio aereo ucraino, né sul numero esatto di sconfinamenti, ma si è limitato a dare la notizia. A commento di tale notizia, Steve Warner ha solo inviato un messaggio verbale a Mosca, per invitare le autorità russe a “compiere passi immediati per allentare la tensione“.

Nel frattempo altre fonti dell’Amministrazione Obama hanno anticipato che lunedì prossimo l’Unione Europea svelerà i nomi di altre 15 personalità russe colpite da ulteriori sanzioni a causa dell’estendersi della crisi ucraina. Sembra che i destinatari delle sanzioni saranno i responsabili diretti della rivolta nelle regioni orientali russofone.

Analoga misura sarà adottata dagli Stati Uniti, che però innalzeranno il rilievo delle sanzioni, estendendole a entità russe, oltre che a individui, prendendo di mira persone e istituzioni più vicine al presidente Vladimir Putin.

Le fonti che hanno anticipato l’estensione delle sanzioni hanno anche confermato che tra le due misure di Europa e Usa potrebbero esserci parziali sovrapposizioni.

Da Berlino è arrivata la conferma ieri sera che gli osservatori dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) sequestrati dai separatisti filo-russi in Ucraina Orientale sarebbero 13, non 7, e che quattro sono di nazionalità tedesca, quindi con passaporto diplomatico europeo.

Lo ha riferito la ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, secondo la quale però “il quadro non è ancora chiaro ma sembra che siano 13 gli ispettori OSCE arrestati: tra questi ci sono 4 tedeschi“, ha dichiarato durante una visita in Africa, diffusa dal ministero.

La prima reazione internazionale al sequestro è stata quella di Carl Bildt, ministro degli Esteri svedese. “Siamo molto preoccupati per il sequestro degli osservatori, tra i quali vi è uno svedese. Vanno rilasciati immediatamente“, ha scritto in un tweet. I negoziati, ha spiegato un portavoce del ministero dell’Interno ucraino, si stanno svolgendo con le forze filorusse. Ma, “questi hanno si sono rifiutati di liberare gli ostaggi affermando che vogliono prima parlarne con ‘organi competenti” della federazione russa“.

I ribelli che hanno sequestrato una missione dell’Osce nell’est dell’Ucraina accusano gli osservatori di aver portato con loro una “spia” di Kiev. “Mi è stato riferito“, ha detto il capo dei miliziani e sindaco di fatto di Slavyansk , Vyacheslav Ponomaryov, “che coloro che vengono come osservatori della Comunità Europea viaggiano con una spia, e ciò non è opportuno“.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha preso parte alla conference call richiesta dal presidente americano Barack Obama, insieme alla cancelliera Angela Merkel, al premier britannico David Cameron e al presidente francese François Hollande, ha affermato che sulla gravissima crisi ucraina e sui prossimi passi da fare a livello internazionale si è registrata piena consonanza di analisi tra i leader.

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