Armi chimiche siriane a Gioia Tauro, i parlamentari M5S: “Saremo lì per seguire il trasbordo”

Saranno trasferite il 2 luglio dal cargo danese Ark Futura alla nave americana Cap Ray. I senatori e deputati calabresi del Movimento: “Vogliamo garantire il rispetto delle regole, è nostro dovere presenziare ma qualcuno prova a impedirlo con iniziative intimidatorie’

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I parlamentari M5S calabresi Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni saranno a Gioia Tauro (Reggio Calabria) il 2 luglio per seguire il trasbordo delle armi chimiche siriane dal cargo danese Ark Futura alla nave americana Cap Ray. Con loro andranno i deputati Massimo Artini e Tatiana Basilio, vicepresidente e componente della commissione Difesa.

Ciò – dichiarano i quattro parlamentari calabresi Cinque Stelle – in coerenza con l’impegno, assunto il 16 gennaio, di garantire ‘il rispetto delle regole e dei cittadini della Piana di Gioia Tauro’”. ”Nei mesi scorsi – hanno spiegato i parlamentari del M5S – in condivisione con i colleghi M5S delle commissioni Esteri e Difesa, abbiamo ascoltato i sindaci del territorio e incontrato l’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, chiedendo massima sicurezza per il porto di Gioia Tauro. L’ultimo dovere è presenziare al trasbordo, ma qualcuno prova a impedirlo con iniziative intimidatorie”.

Abbiamo informato il prefetto e il questore di Reggio Calabria, avendo letto in rete: ‘Durante i giorni del trasbordo non solo non ci rassicura la vostra presenza, ma non è gradita a San Ferdinando’”, proseguono. ”Abbiamo agito secondo la linea dei gruppi di Camera e Senato, rinunciando in coscienza a individualismi e populismi che forse avrebbero portato più voti sul territorio, ma avrebbero screditato l’autorevolezza e la serietà del Movimento Cinque Stelle’‘, concludono Nesci, Morra, Parentela e Dieni.

Certo, per chi fa affidamento alla “rete” in quanto tale, è conseguenziale prendere sul serio certe farneticazioni. Vadano a Gioia Tauro i parlamentari del M5S, ma lo facciano con l’abito mentale di chi fa parte delle Istituzioni, non di chi vuole demolirle. Anche perché spesso si demolisce l’ignoranza altrui con un comportamento esemplare: quanto tutta la cittadinanza si attende.

(Fonte: Adnkronos)