Gaza, Israele d’accordo con proposta Egitto: sì alla tregua. Hamas ha rifiutato: la battaglia continua

Israele ha cessato ogni operazione militare a partire dalle nove di questa mattina. Le Brigate Ezzedin al-Qassem: accettare la proposta egiziana è un “atto di sottomissione“. Salito a 192 morti e 1.410 feriti il bilancio complessivo dei raid sulla Striscia: tutti sulla coscienza di un branco di assassini politici

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Tel Aviv – Il governo israeliano ha accettato la proposta egiziana di cessate il fuoco, che deve entrare in vigore a partire dalle nove ora locale (le otto in Italia). Lo riferisce l’ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, citato dai media israeliani.

La decisione di accettare la tregua è stata raggiunta durante una riunione del gabinetto di sicurezza, convocata questa mattina da Netanyahu. La proposta egiziana è stata bocciata dai leader dei due partiti della destra nazionalista, il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman di Yisrael Beitenou, e quello dell’Economia Naftali Bennett di Focolare Ebraico. Hanno invece votato a favore il primo ministro Netanyahu, il ministro della Difesa Moshe Yaalon, delle Finanze Yair Lapid, della Giustizia Tzipi Livni, del Fronte Interno Gilad Erdan e della sicurezza Interna Yitzhak Aharonovich. Il gabinetto di Sicurezza ha tuttavia stabilito che Israele reagirà se Hamas violerà il cessate il fuoco.

Le Brigate Ezzedin al-Qassem, braccio armato di Hamas, hanno respinto la proposta egiziana di “cessate il fuoco” con Israele a partire dalle 9 di stamane (ora di Gaza, le 8 in Italia). Con una nota pubblicata sul sito web, ha comunicato di non aver ricevuto il testo dell’accordo, precisando tuttavia che, stando agli stralci pubblicati dai media, accettarlo sarebbe unatto di sottomissione“. “La nostra battaglia contro il nemico – hanno minacciato le Brigate al-Qassem – si intensificherà“.

I miliziani di Ezzedin al-Qassem hanno dichiarato di aver sparato due colpi di mortaio contro la comunità di Nir Oz nel sud d’Israele, poco dopo le nove del mattino locali, l’ora in cui sarebbe dovuta entrare in vigore la tregua proposta dall’Egitto. Una portavoce militare israeliana a Tel Aviv ha confermato che un proiettile ha colpito la regione meridionale di Eshkol, aggiungendo che Israele ha cessato ogni operazione militare contro la Striscia di Gaza a partire dalle nove.

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha accolto positivamente la proposta egiziana di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire da stamane. Abbas – riporta l’agenzia Wafa – ha invitato tutte le fazioni palestinesi ad accettare la treguacosì da fermare il bagno di sangue e proteggere gli interessi nazionali del popolo palestinese“. Il presidente dell’Anp ha quindi auspicato che la proposta egiziana apra “la strada a un’iniziativa diplomatica che porti alla fine dell’occupazione e alla creazione di uno Stato palestinese“.

La differenza tra un governo democratico di un Paese democratico – come Israele – e un’accolita di assassini, pazzi religiosi e terroristi sta proprio nel comportamento tra le Forze Armate israeliane e le brigate di Hamas. 

Bilancio vittime – Intanto è salito a 192 morti e 1.410 feriti il bilancio complessivo dei raid sulla Striscia di Gaza nell’ottavo giorno dall’avvio dell’operazione “Protective Edge”. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qudra, sul suo account Twitter.

(Adnkronos)