A Hockenheim Luigino non ci sta, così il miglior tempo pomeridiano fa (davanti a Rosberg, Ricciardo e Räikkönen)

Pomeriggio in grande spolevero per Lewis Hamilton a caccia del compagno di squadra, ma i secondi fanno fuori i primi: Ricciardo (3°) meglio di Vettel (8°); Räikkönen (4°) senza fric va meglio che se fosse in tight su Alonso (9°); Magnussen (5°) sopravanza Button (7°). Solo Massa (6°) fa meglio del giovane Bottas (10°). Precipitano le Toro Rosso, ma domenica il meteo spariglierà le carte

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Hockenheim – Se Luigino non ci sta, che cosa gli resta da fa’? Il miglior tempo, of course. E quindi nella seconda sessione di libere del GP di Germania, l’inseguitore britannico del leader tedesco del campionato ha tolto il velo al proprio feeling con il circuito di Hockenheim e ha stampato il miglior tempo sulla classifica dei tempi, relegando – si fa per dire – Nico Rosberg al secondo posto a 24 millesimi di secondo, un battito di ciglia o poco meno.

Le gomme supersoft (banda rossa) sono state determinanti per tutti per fare il tempo in configurazione da qualifica, ma con le morbide (banda gialla) Rosberg era stato più veloce del compagno di squadra di oltre tre decimi. Con le supersoft poi Rosberg ha fatto un piccolo errore alla Curva 2, vanificando il tentativo a causa delle temperature altissime – le più altre dell’anno finora – che hanno sfiorato sull’asfalto i 60 gradi centigradi.

Hamilton fatto il suo tempo nel settore centrale più veloce, dove ha segnato la migliore prestazione. Un po’ di confusione ai box della Mercedes quando Hamilton è rientrato inaspettatamente per cambiare le gomme e mettere le supersoft, con i meccanici pronti per cambiare le coperture a Rosberg, che ha dovuto aspettare, con conseguente perdita di tempo, fumo dai freni anteriori surriscaldati e meccanici in difficoltà per prendere le gomme di Hamilton.

Daniel Ricciardo ha preso nel pomeriggio il ruolo che di mattina era stato di Fernando Alonso. Staccato di 78 millesimi da Rosberg e un decimo da Hamilton, il pilota australiano della Red Bull ha staccato di oltre quattro decimi Kimi Räikkönen, che sembra aver beneficiato dell’abolizione del Fric (o forse sono gli altri ad averne patito più le conseguenze).

Magnussen (5°) ancora una volta ha preceduto il compagno di squadra Button (6°), con i due piloti della McLaren a fare da sandwich per Felipe Massa (6°), davanti a Vettel, Alonso e Bottas, ultimo della Top Ten.

Ancora un buon tempo per Sutil, che ha portato la sua Sauber-Ferrari all’11° posto, davanti a Kvyat, le due Force India-Mercedes di Perez e Hülkenberg, Vergne e Maldonado. Grosjean, invece, capeggia la “Serie C”, davanti a Gutierrez, Bianchi, Ericsson, Chilton e Kobayashi, con le due Caterham in serie difficoltà. Ericsson è stato fermato dopo soli tre giri, a causa di un crollo della pressione dell’olio. Kobayashi ha dovuto abbandonare di gran carriera la sua monoposto con il retrotreno in fiamme.

Tuttavia i meccanici della Caterham hanno fatto un ottimo lavoro sulla recuperata monoposto del pilota svedese, riuscendo nell’intento di far tornare in pista Ericsson nell’ultima mezz’ora.
Gran caldo a Hockenheim, come detto, a cambiare la resa delle mescole scelte dalla Pirelli per il GP di Germania. Domani dovrebbe essercene altrettanto, ma domenica addirittura è attesa la pioggia per la gara. A sparigliare tutte le carte della lotta per il titolo iridato tra la lepre Rosberg e la volpe Hamilton.

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