Gaza, dopo rottura tregua, Hamas afferma: “Non sappiamo nulla del soldato israeliano rapito”

Con una strategia mediatica in apparenza vincente, il Movimento di Resistenza Islamica tira il sasso e ritira la mano, azione coerente con la natura terroristica. Ezzedin al-Qassem, braccio armato del gruppo islamico, sul sottotenente di Tsahal prigioniero: “Potrebbe essere rimasto ucciso“, ma è solo un espediente per aggirare le Convenzioni di Ginevra sui prigionieri di guerra. Dall’inizio di “Protective Edge” il bilancio delle vittime è di 1.640 persone morte a Gaza e 62 israeliani (di cui due civili e 59 militari)

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Tel Aviv – Sono almeno 107 i palestinesi rimasti uccisi da venerdì nella Striscia di Gaza, 35 le vittime degli ultimi attacchi nella zona di Rafah. A riferirlo sono i responsabili dei servizi di emergenza a Gaza. Dall’inizio dell’operazione militare israeliana, 1.640 palestinesi sono rimaste vittime degli attacchi delle IDF, mentre 61 (o 62) israeliani sono i morti degli attacchi di Hamas: due civili e 59 (o 60) militari. Forza di “Iron Dome” che ha funzionato come sistema antimissile. 

La tregua ieri è stata interrotta dall’attacco di miliziani di Hamas a una pattuglia di Tsahal nei pressi di Rafah, secondo alcune fonti facilitata da un kamikaze che si sarebbe fatto esplodere al passaggio dei militari, favorendo poi la cattura di 20140801-Hadar-Goldin-320x184Hadar Goldin, sottotenente di 23 anni, arruolatosi solo da un mese.

Sulla cattura del militare israeliano Hamas e il suo braccio militare hanno dispiegato ogni tecnica coerente con la taqiyya, la dissimulazione ammessa per conseguire un obiettivo politico. Negando di avere alcuna indicazione sull’ufficiale israeliano, Hamas si sottrae al vigore delle Convenzioni di Ginevra sui prigionieri di guerra. Quindi è credibile che i miliziani di Ezzedin al Qassem abbiano rapito e poi ucciso il giovane militare, commettendo un crimine di guerra. 

Convenzione che impone il rispetto della vita e dell’intangibilità fisica dei militari catturati, come obbligo giuridico: ma è un “particolare” su cui i commentatori dei giornali nazionali non puntano la loro attenzione.

Abbiamo perso i contatti con i militanti che hanno preso parte all’imboscata e riteniamo siano stati tutti uccisi nei bombardamenti. Supponendo che siano riusciti a catturare il militare in combattimento, riteniamo che sia stato a sua volta ucciso“, è la dichiarazione pervenuta dai dirigenti del movimento terrorista islamista. 

Riunione del gabinetto di sicurezza israeliano – Si è conclusa questa mattina alle prime ore dell’alba la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano, convocata per discutere degli ultimi sviluppi a Gaza, dopo il fallimento della tregua umanitaria di 72 ore ed il rapimento del soldato israeliano. La riunione è durata 5 ore, come riportato dai media locali.

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