Gaza, accordo raggiunto per la tregua. Valico di Rafah riaperto sotto controllo Anp

Alle 18 l’inizio del cessate il fuoco. Nei prossimi mesi colloqui per la costruzione di un porto e di un aeroporto. Hamas: “è una vittoria della resistenza islamica”. Prima dell’annuncio, ancora razzi su Israele e raid sulla Striscia: sei i palestinesi rimasti uccisi

Il valico di Rafah riaprirà sotto controllo dell'Anp: una vittoria dell'Egitto del presidente Abd al-Fattah al-Sisi e del presidente palestinese Mahmoud Abbas (foto di repertorio)
Il valico di Rafah riaprirà sotto controllo dell’Anp: una vittoria dell’Egitto del presidente Abd al-Fattah al-Sisi e del presidente palestinese Mahmoud Abbas (foto di repertorio)

Il Cairo – Raggiunto l’accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, che ha annunciato l’entrata in vigore della tregua per le 18 (le 19 in Israele) in un discorso televisivo da Ramallah.

Tel Aviv da parte sua ha confermato di aver accettato la proposta egiziana di tregua, una circostanza confermata dai media israeliani che sottolineano come ancora non sia chiaro se il cessate-il-fuoco sia parte di un accordo più ampio e a lungo termine.

I colloqui sono terminati, abbiamo raggiunto un accordo“, aveva anticipato su Facebook l’esponente di Hamas, Musa Abu Marzuk, il quale l’ha spacciata per una vittoria della resistenza” islamica. Dopo l’annuncio dell’entrata in vigore della tregua, sarà aperto il valico di Rafah, che collega l’enclave palestinese all’Egitto. Lo ha annunciato un dirigente di Hamas, citato da Ynet. Secondo un’altra fonte, rimasta anonima, le operazioni di apertura del valico saranno condotte dalle forze di sicurezza dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), ma anche che nei prossimi mesi partiranno i colloqui tra le parti finalizzati alla costruzione nella Striscia di Gaza di un porto e di un nuovo aeroporto.

Prima dell’annuncio della tregua si è consumata l’ennesima giornata di sangue nell’enclave palestinese. Secondo l’agenzia Maan, infatti, sei palestinesi sono morti nei raid eseguiti dall’esercito israeliano. Le ultime vittime sono due dipendenti di una società elettrica locale colpiti da un missile mentre viaggiavano su un’auto. Altri due palestinesi – riporta Maan – hanno perso la vita in un attacco aereo sul sobborgo di al-Shujaiyeh, a Gaza City. In precedenza altre due persone erano morte sempre in un raid sulla città più importante della Striscia.

In mattinata nuovi lanci di razzi verso il territorio israeliano. Le sirene hanno suonato a Tel Aviv e nelle città costiere di Ashkelon e Ashdod.

(Fonte: Adnkronos)