I “Dieci Comandamenti” di Greenpeace per un Natale ecologico nel segno del rispetto del creato
Dalle luci dell’albero di Natale, al dolce; dal cenone della Vigilia all’abbigliamento da indossare nelle festività, dieci consigli dell’associazione ambientalista per un Natale all’insegna del rispetto del Pianeta, con un appello finale per un’adozione speciale!
Roma – Natale è la festa che celebra la nascita di Gesù, Figlio Unigenito di Dio ed egli stesso Dio nel Mistero della Santissima Trinità: per chi crede, ha il dono della fede. Per tutti gli altri, è una giornata comunque di festa e di serenità, in cui si sta insieme alle persone care, si mangia insieme e ci si scambia dei regali.
Credenti e non credenti hanno però un minimo comun denominatore: abitano nello stesso pianeta del Sistema Solare, la Terra. Quindi, in linea di principio, dovrebbero essere accomunati anche nella preoccupazione di mantenere in buone condizioni il posto in cui vivono, ma purtroppo non sempre è così.
Lo stesso Pontefice, Jeorge Mario Bergoglio, starebbe lavorando a una Enciclica sull’ecologia, come confermato a più riprese da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Una lettera del Papa al mondo sul rispetto della natura sarebbe una novità di straordinaria importanza e darebbe nuova linfa e più forti motivazioni agli ambientalisti.
Nel frattempo, Greenpeace ha pensato a una sorta di “Decalogo Ambientalista per un Natale Verde”, dieci comandamenti per l’ambiente e per festività all’insegna dell’ecologia, delle sostenibilità e senza sprechi.
1. Luci natalizie. Comprarle a basso consumo è un must. Per creare l’atmosfera natalizia Grenpeace suggerisce di scegliere lampade fluorescenti compatte (classe A+ oppure A+ +) o meglio ancora a LED, che consentono un risparmio dal 50 all’80 per cento di energia elettrica. Le luci vanno collegate a un timer, in modo da attivarle solo in un determinato periodo, per ampliare il risparmio di energia. In alternativa alle luci artificiali, si potrebbero utilizzare le classiche candele di cera, che contribuirebbero a creare una calda atmosfera natalizia. Ma questo tipo di decoro non è consigliato a famiglie che hanno bambini piccoli o che abitano in spazi non molto ampi, ossia non in grado di assicurare una sicurezza preventiva contro ogni eventuale incidente.
2. Verde di casa. Attenzione alla scelta delle piante per la decorazione delle abitazioni, per cui si usano molto le stelle di Natale in questo periodo. Tuttavia, dal rapporto di Greenpeace “Eden tossico” è emerso che il 79 per cento delle piante ornamentali analizzate sono risultate contaminate da pesticidi killer delle api. Alcuni campioni addirittura da sostanze illegali in Europa. Quindi, comprare prodotti solo da vivaisti di fiducia, che assicurino di non utilizzare tali sostanze nocive sia per la salute delle persone che per l’ambiente (per approfondire il tema cliccare qui).
3. Dolce di Natale. Per il dolce di Natale sono da privilegiare i prodotti provenienti da agricoltura biologica, quelli locali e stagionali, con una scelta che valorizzi la filiera corta e l’assenza di OGM o di prodotti chimici inquinanti (per approfondire il tema cliccare qui). Per i nostri dolci poi è tassativo usare miele biologico italiano, perché le api hanno bisogno di noi anche a Natale per difendersi dai pesticidi (per approfondire il tema, visitare http://salviamoleapi.org).
4. Cenone della vigilia. Ovviamente un Natale ecocompatibile è nemico delle stoviglie usa e getta: quindi, la tavola si deve apparecchiare senza piatti, posate e bicchieri di plastica, magari rispolverando il servizio della nonna – che fa tanto vintage, signora mia… Greenpeace suggerisce anche di evitare merluzzo, gamberi, tonno e pesce spada., ma si preferire il pescato locale che viene offerto dalla piccola pesca. Da evitare anche il gamberoni tropicali e tonno rosso, mentre attenzione particolare si deve usare per il tonno in scatola, perché troppo spesso nelle nostre scatolette finiscono specie in declino, pescate con metodi ben poco sostenibili. Ergo, si privilegi il tonnetto striato pescato a canna (per approfondire il tema cliccare qui).
5. Scegli un bianco Natale. Ti piacciono le distese di neve? A causa del cambiamento climatico, nevica sempre di meno e l’innevamento artificiale consuma invece ingenti risorse idriche – che a causa della siccità non si rinnovano – stressa il terreno e riduce la biodiversità, oltre che consumare molta energia. Greenpeace suggerisce di preferire località sciistiche con neve naturale e sport a più basso impatto, come lo sci da fondo e le ciaspole (racchette da neve).
6. Shopping in bici. Utilizzare le due ruote fa bene all’ambiente e alla nostra salute. In alternativa, Greenpeace suggerisce di preferire i mezzi pubblici o le forme di trasporto collettivo e di utilizzare buste e sacchetti riutilizzabili. L’utilizzo dei mezzi pubblici tende ad abbassare il livello di inquinamento da circolazione, mentre l’uso di sacchetti riutilizzabili riduce la produzione di sacchetti (che però ora devono essere per forza biodegradabili).
7. Meno regali. Secondo Greenpeace è meglio ridurre i regali e comunque preferire prodotti ecosostenibili, facendo attenzione all’imballo. Spesso riceviamo regali dove l’imballo è spropositato rispetto al regalo. E poi, l’oggetto che stiamo regalando è necessario, è gradito, oppure finirà in un cassetto o peggio nel cassonetto? Un interrogativo di cui sono costellati tutti i regali che facciamo (e che, di converso, riceviamo) tutta la vita. Regalate cose utili, soprattutto oggetti o servizi ecosostenibili. Se avete la possibilità, ovviamente: non acquistare favorisce il prolungamento della crisi.
8. Regalare vestiti? Ecco la soluzione. Se scegliamo di regalare un capo d’abbigliamento, dovremmo orientarci – secondo Greenpeace – su vestiti di seconda mano o abiti in cotone biologico. In alternativa, preferire sempre marchi italiani che si sono impegnati ad eliminare le sostanze chimiche dai processi produttivi.Oppure preferiamo i marchi made in Italy che si sono impegnati all’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose (per approfondire il tema cliccare qui).
9. Acquisti. La carta di alcuni scontrini può contenere sostanze pericolose. Secondo Greenpeace, dovremmo convincere il nostro negoziante di fiducia a utilizzare rulli di carta riciclata per stampare gli scontrini fiscali. Ve la riportiamo così come l’associazione ambientalista internazionale la suggerisce, ma non garantiamo la vostra incolumità: i commercianti sono già vessati da una tassazione soffocante, se cominciassimo a tormentarli con richieste assurde, potremmo rischiare di essere mandati a … beh, lo avete capito.
10. Aiutare Greenpeace. A Natale regalatevi un’adozione speciale, quella di un attivista di Greenpeace! Greenpeace è infati impegnata a salvare il Pianeta, un obiettivo leggero e tranquillo… Per Greenpeace gli attivisti sono la linfa dell’associazione: con una donazione possiamo aiutare loro e Greenpeace a vincere sempre nuove battaglie (per approfondire il tema cliccare qui). In alternativa, si può diventare direttamente volontari di Greenpeace (vedi come qui) o anche cyberattivisti, partecipando a petizioni online, ricevendo aggiornamenti sulle ultime attività e contribuire a diffonderle in rete (vedi come qui).
Insomma, tra suggerimenti assai condivisibili e provocazioni, il “Decalogo per il Natale Ecologico 2014” è quel che avete letto. Se anche non ne condivideste qualche punto, cercate di attuarne gli altri o almeno qualcuno. Se non ne condividete alcuno, grazie per aver letto questo articolo, che comunque vi lascerà qualcosa.
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