Roma, G7 Energia: ‘L’energia non va usata come arma politica’

Il ministro dello Sviluppo Economico (in conflitto di interessi) Federica Guidi: ”Confermiamo il nostro impegno a sostenere i paesi come l’Ucraina in caso di criticità”. Ségolène Royal, ministro per l’Ambiente francese: ”Se non riusciremo a limitare il riscaldamento climatico avremo un danno grave per la pace nel mondo”. Greenpeace: sicurezza energetica solo con le rinnovabili

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Roma – “L’energia non va utilizzata come un’arma di politica coercitiva che metta a rischio la sicurezza. I conflitti nel settore dell’energia devono essere risolti con il dialogo, con reciprocità, con trasparenza e cooperazione”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale del G7 energia che si è svolto a Roma e nella quale si sottolinea “l’estrema preoccupazione per le implicazioni riguardo alla sicurezza energetica in Ucraina legate alle violazioni della Russia dell’integrità territoriale e sovrana” del Paese.

20140506-federica-guidi-320x188Tanto che, fa sapere il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, “come G7 Energia confermiamo il nostro impegno a sostenere i paesi come l’Ucraina in caso di criticità”. “Noi – sottolinea – ci auguriamo che la diplomazia prosegua in modo da favorire un dialogo tra le parti coinvolte. La riunione di oggi (martedì, ndr) non era focalizzata sulla crisi ucraina ma abbiamo tutti condiviso che si tratta di un tema che va affrontato dal punto di vista politico e diplomatico. L’auspicio è che il negoziato prosegua”.

Parlando della conclusione del vertice, Guidi spiega: “Abbiamo raggiunto una dichiarazione comune, una posizione unitaria che metta al centro la sicurezza energetica. La dichiarazione finale, aggiunge, sottolinea la volontà di “rafforzare una politica energetica comune con al centro la sicurezza energetica. Una questione che non può essere intesa come una questione di singoli Stati ma che va vista come una questione di responsabilità collettiva”. In questo senso, sottolinea il ministro, bisogna puntare sulla “diversificazione delle fonti di approvvigionamento, delle rotte” e sullo “sviluppo delle infrastrutture e delle tecnologie”.

Per quanto riguarda il nostro Paese ”abbiamo sicuramente straordinarie risorse e credo che non sia male pensare ad un potenziamento del loro utilizzo”. Ovviamente, aggiunge, ”bisogna avere la massima attenzione anche all’impatto locale, alle giuste esigenze dei cittadini e alla tutela dell’ambiente. Se questi tre fattori vengono salvaguardati credo che un Paese come il nostro può e deve perseguire questa strada”. ”Come Italia – dice Guidi – siamo a sostegno della realizzazione del gasdotto South Stream. E’ un’opera che riteniamo strategica per il Paese ma anche per l’Europa. Continueremo a sostenere questo progetto nel rispetto delle regole europee”.

“Ci stiamo evolvendo – spiega il ministro francese dello Sviluppo sostenibile e dell’Energia Ségolène 20140506-segolene-royal-320x188Royal – verso una strategia energetica comune che assicurerà la nostra sicurezza energetica; l’indipendenza energetica di ciascun Paese o gruppi di paesi; che proteggerà e aiuterà gli Stati a diversificare il proprio mix energetico affinché nessuno dipenda al 100% da una sola fonte energetica e che privilegerà per le scelte di oggi e del futuro prossimo le energie che proteggeranno il futuro ambientale dell’umanità”. L’accordo, rileva, “è stato raggiunto perché abbiamo tutti coscienza dell’urgenza. Un’urgenza che sottolinea anche il rapporto del Giec (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, IPCC) sul riscaldamento climatico. Se non riusciremo a limitare il riscaldamento climatico avremo un danno grave per la pace nel mondo: guerre si profilano sulla questione dell’accesso all’acqua potabile”.

Le conclusioni del vertice verranno sottoposte al prossimo G7 di giugno a Bruxelles con l’obiettivo di contribuire anche alla discussione sui cambiamenti climatici in programma alla Conferenza di Parigi 2015. Al vertice dei ministri dell’Energia dei Paesi del G7, presieduto dal ministro Guidi, hanno partecipato anche il Commissario Ue all’Energia Guenter Oettinger e il Direttore esecutivo dell’Iea Maria van Hoeven.

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Solo con l’efficienza e le rinnovabili si può raggiungere l’indipendenza e la sicurezza energetica. È il diktat lanciato da Greenpeace mentre i ministri dell’energia dei Paesi del G7 sono riuniti a Roma. Attivisti dell’associazione ecologista hanno aperto un enorme striscione dalla Terrazza del Pincio, che affaccia su piazza del Popolo, con scritto “G7: go renewable, go clean & independent”, perché, dicono, “lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica è l’unica via per aumentare l’indipendenza energetica”.

(Adnkronos)