Adiconsum cade (a metà) nella bufala della multa automatica per mancata revisione auto

“La sanzione da 155 euro arriverà direttamente a casa”, viene affermato in un comunicato emesso ieri dall’associazione di tutela dei consumatori diretta da Pietro Giordano. Alla base supposti controlli incrociati dei dati. Perché è difficile attuare una sanzione automatica

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Roma – “Attenzione alla revisione degli autoveicoli! Questo l’invito lanciato ieri agli automobilisti da Pietro Giordano, presidente nazionale dell’Adiconsum, che ha lamentato la “scarsa informazione relativa alla mancata revisione degli autoveicoli“. Due osservazioni su cui è difficile dare torto a Giordano, che mostrerebbe sensibilità civica coerente con il fine sociale dell’attività dell’associazione che presiede.

Il condizionale è motivato dal fatto che la successiva affermazione – diramata ieri con un comunicato stampa – è infondata. “Da oggi – ha spiegato Giordano nella nota – con l’informatizzazione delle procedure di controllo e l’aggiornamento della carta di circolazione, la multa di 155 euro per la mancata revisione del veicolo scatterà in automatico e verrà inviata a casa a quanti, entro il mese di scadenza della revisione del proprio autoveicolo, non effettueranno l’adempimento previsto. Da quel momento l’auto potrà essere utilizzata solo per recarsi in officina, altrimenti la multa sarà di 639 euro a cui si aggiungerà anche il fermo amministrativo del veicolo“. “Come Adiconsum – conclude la nota di Adiconsum – raccomandiamo ai cittadini di controllare la data di scadenza della revisione e, di recarsi al suo approssimarsi, alla prima officina per mettersi in regola“.

Affermazioni infondate che vengono confutate in una sezione del sito di Adiconsum che si occupa di revisione auto, in cui a piè di pagina è scritto a chiare lettere: “IMPORTANTE: Avvisiamo i consumatori che la notizia della multa automatica a casa per la mancata revisione non è vera”. Amen…

Per riassumere i termini della questione, la revisione degli autoveicoli (con massa max inferiore o uguale a 3,5 t), dei motoveicoli e dei ciclomotori è obbligatoria

  • dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione;
  • successivamente, ogni 2 anni, entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione

Nel 2015 dovranno essere revisionati: 

  • autoveicoli (con massa max inferiore o uguale a 3,5 t), motoveicoli e ciclomotori immatricolati nel 2011, decorsi quattro anni dalla prima immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Esempio: se avete immatricolato l’autoveicolo (il motoveicolo o avete acquistato il ciclomotore: fa fede per tutti la data di rilascio della carta di circolazione) il 10 maggio 2011, dovrete sottoporre l’auto a revisione entro il mese di maggio 2015. 
  • autoveicoli (con massa max inferiore o uguale a 3,5 t), motoveicoli e i ciclomotori, revisionati l’ultima volta nel 2013 (dopo due anni dall’ultima revisione), entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Esempio: se l’ultima revisione effettuata sull’autoveicolo (sul motoveicolo o sul ciclomotore: fa fede per tutti la data dell’ultima revisione) il 10 luglio 2013, dovrete sottoporre il mezzo a revisione entro il 31 luglio 2015.

Le revisioni si possono effettuare presso gli uffici periferici della Motorizzazione Civile o presso le innumerevoli officine autorizzate (basta consultare il sito ilportaledellautomobilista.it).

Sanzioni. Chiunque circoli con un veicolo non sottoposto alla prescritta revisione è soggetto alla sanzione amministrativa che può variare da Euro 159 a Euro 639. Questa sanzione può raddoppiare in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle scadenze previste dalle disposizioni vigenti.

Chi accerta la mancata revisione ne annoterà l’accertamento sulla carta di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fino all’effettuazione della revisione. In questa ipotesi è consentita la circolazione del veicolo solo per recarsi presso la Motorizzazione Civile o una delle officine autorizzate alla revisione: a tal proposito, consigliamo di prenotare per telefono con una modalità che dia un riscontro (ricevuta per email o per sms), in modo tale da avere una prova dell’avvenuta prenotazione della stessa revisione. 

Nel caso in cui si circoli con un veicolo sospeso dalla circolazione in attesa di revisione, la sanzione amministrativa sale da euro 1.842 a euro 7.369. In questo caso, l’autorità che accertasse la violazione della sospensione della circolazione irrogherà anche la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni. In caso di reiterazione della violazione si applica la ulteriore sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo.

Come si può rilevare, le sanzioni sono pesantissime. Un sistema sanzionatorio automatico è attualmente impossibile, perché l’incrocio dei dati delle immatricolazioni e delle revisioni non esaurisce la gamma delle possibilità di incorrere in una sanzione illegittima. Si pensi – per esempio – a un’automobile immatricolata da tre anni e otto mesi cui accada un incidente che causi lungaggini assicurative, tali da far slittare la riparazione, il ripristino delle condizioni di sicurezza e la rimessa in marcia del veicolo. 

In questo caso, l’eventuale sanzione automatica colpirebbe un veicolo che sarebbe impossibile portare a revisione

Ecco perché è impossibile attuare un sistema sanzionatorio automatico. Lo sarà forse un giorno, se si obbligano le officine a registrare le automobili ricoverate e sottoposte a lunghe e complesse riparazioni, ma in questo caso i rilievi sul rispetto della privacy dovrebbero imporre a tutti un supplemento di riflessione sull’opportunità di conseguire questo traguardo. 

Al presidente di Adiconsum Giordano suggeriamo solo un supplemento di attenzione (idem a certe agenzie di stampa).

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.