Cultura

“Girlfriend in a coma” e la censura pre-elettorale

Cultura | Un film come un pugno nello stomaco
Il declino dell’Italia è irreversibile o possiamo fermarlo?

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Il titolo fuorviante potrebbe far pensare all’ultimo teen drama in circolazione, in realtà la ragazza di cui parla “Girlfriend in a Coma” è, in senso figurato, il nostro paese, l’Italia. E non è difficile capire il perché della censura, se pensiamo che proprio in campagna elettorale esponenti di partiti e partitini fanno a gara a chi nasconde meglio il marcio della politica e ciò che non è stato fatto o detto negli ultimi tempi; impegnati come sono a far brillare qualsiasi genere di promessa, anche la più fantascientifica.

Accade così che al MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) di Roma venga revocata la proiezione di “Girlfriend in a coma”, film documentario che spiega la devastante situazione in cui versa l’Italia e che ripercorre le vicende finanziare e politiche dell’ultimo ventennio, interrogandosi senza riserve sul processo di declino economico e sociale che il nostro paese (la fidanzatina in coma) sta attualmente vivendo, senza (apparente) possibilità di ripresa. Si cerca di spiegare cosa sta succedendo partendo da quel presupposto inquietante che nessun’altra nazione del mondo occidentale si trovi nella condizione in cui ci troviamo oggi noi italiani. All’interno del docufilm c’è spazio anche per interviste a numerosi personaggi del mondo politico e imprenditoriale, tra cui John Elkann, Sergio Marchionne, Emma Marcegaglia, Susanna Camusso. Ma si dà ampio spazio anche alle voci di protesta del popolo, a quelli che di finanza non ci capiscono granché, ma si chiedono com’è che non si riesce più a far quadrare i conti.

Il documentario, prodotto nel 2012 da Springshot Productions e narrato da Benedith Cumberbatch (nel ruolo di Dante), è stato realizzato da Annalisa Piras, giornalista e film-maker, e Bill Emmott, ex direttore della rivista britannica “The Economist”. È stato proiettato per la prima volta il 26 novembre 2012 all’Istituto di Arte Contemporanea di Londra e sarebbe dovuto arrivare anche a Roma, se non fosse che qualche giorno prima della proiezione Giovanna Melandri, presidente della fondazione MAXXI, ha ritenuto opportuno non procedere alla visione pubblica del film. Durante l’ultima puntata di Piazza Pulita, il programma condotto da Corrado Formigli, la Melandri ha tenuto a precisare che le avevano parlato di una «serata antiberlusconiana», motivo per cui ha deciso di rimandare la proiezione del film a elezioni concluse, avvalorando così però l’ipotesi che le informazioni tanto scabrose (?) del docufilm possano scatenare una reazione forte.

Neanche a dirlo, la sua casella di posta elettronica è stata inondata da oltre 500 messaggi di protesta, per non parlare delle 30mila persone che in cinque giorni hanno firmato una petizione online promossa su Change.org da Stefano Corradino, direttore di Articolo 21. È così pericoloso informare il pubblico di un museo pubblico dell’illegalità, la corruzione e il clientelismo che negli ultimi vent’anni hanno accelerato il declino italiano, a pochi giorni dalle elezioni, rischiando (evidentemente) di compromettere un certo tipo di voto? A quanto pare, sì.

La censura elettorale tuttavia non ha prevalso: sta per partire infatti un vero e proprio tour di “Girlfriend in a coma”. A Pisa, il 15 Febbraio al cinema Arsenale, dove saranno presenti anche Emmott e la Piras per l’incontro con il pubblico, a Milano il 18 febbraio a Palazzo Mezzanotte (sede della Borsa italiana) e sul canale Sky Cinema Cult dall’11 al 15 febbraio, all’interno della rassegna Cultpolitik.

@charlotte_braun

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Claudia Fiume

Laureata in comunicazione con una tesi sul rapporto tra il reale e l'immaginario nel cinema, ho collaborato per alcune testate online come web content editor. Collezionista di immagini sul desktop e di ricettari disordinati su cui annotare imprese culinarie più o meno riuscite. Quando non faccio niente di tutto questo, twitto in modo compulsivo di tv, attualità e social media. Su THE HORSEMOON POST scrivo di tutto questo, ma anche di cinema e lifestyle.