Mark Knopfler annulla i concerti in Russia per protestare contro blitz Ong

Il chitarrista che ha reso celebri i Dire Straits ha voluto protestare contro la politica di Putin nei confronti delle Organizzazioni Non Governative, negli ultimi mesi nel mirino della polizia

20130406_mark_knofler

Londra – Mark Knopfles, già animatore dei Dire Straits, ha voluto manifestare il proprio dissenso verso le politiche repressive nei confronti delle ONG del governo di Vladimir Putin, annunciando in un comunicato stampa la cancellazione dei concerti previsti in Russia per giugno. All’origine del drastico cambiamento di programma c’è la protesta del cantante contro il “giro di vite” sulle organizzazioni umanitarie, promosso dal Cremlino nei giorni scorsi. “Spero che il clima attuale presto cambi“, ha detto Knopfler, citato dalla Bbc, riferendosi alle perquisizioni del governo negli uffici moscoviti di organizzazione tra cui Amnesty International e Human Rights Watch.

Il musicista britannico nel comunicato ha annunciato di aver preso “con rammarico” la decisione di non calcare i palchi di San Pietroburgo e Mosca, sottolineando di aver “sempre amato suonare in Russia” e di aver sempre provato “grande affetto verso il paese e coloro che ci vivono“. L’iniziativa di Knopfler, fondatore di una delle band rock inglesi più note degli anni ’80 e ora cantante solista, è stata salutata con favore dagli oppositori del governo di Putin.

Più di 100 Ong sono state perquisite dal governo nelle ultime settimane, dopo l’approvazione a novembre di un provvedimento legislativo in forza del quale tutte le organizzazioni impegnate in attività politiche e che ricevono fondi da altri paesi, dovranno essere registrate come “agenti stranieri”. Sono in totale 2000, secondo Pavel Chikov, membro russo del Human Rights Watch Council, le organizzazioni nel mirino degli ispettori del Cremlino.

Il gesto di Knopfler pone sulla scena internazionale il problema della vita delle ONG in Russia, che vedono ristretti i margini di azione a favore soprattutto delle fasce più deboli della popolazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA