Grillo organizza un “conclave” in una località segreta, ma è solo un agriturismo

Noi siamo uniti, gli altri sono divisi”. Strinciamci a coorte, siam pronti alla morte?

Larghe intese? “La gente prenderà i bastoni”

20130405_mirko_busto_m5s_760x500
Il deputato “cittadino” Mirko Busto ha postato questa foto sul propio profilo Facebook

Roma – Villa Valente, località Tragliata, tra Fiumicino e Anguillara Sabazia, è la location scelta deai parlamentari del “Movimento 5 Stelle” per tenere l’incontro con Beppe Grillo, leader del movimento. Smentita la colazione a sacco, ma trasferta a basso impatto ambientale: autobus per tutti e via andare…

Grillo ha aspettato la originale combriccola, ma come al solito non non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti presenti, arrivati al seguito dei due bus come paparazzi nella Roma della dolce vita. È iniziata così in un casale di campagna tra il litorale romano e il lago di Bracciano la lunga giornata dei “cittadini a cinque stelle”, ovviamente off limits per la stampa: la tanto sbandierata trasparenza vale per gli altri, non certo per se stessi.

Nella serata – secondo quanto ha scritto sul suo profilo Facebook la senatrice Ornella Bertorotta – molti tra i deputati e i senatori del M5S si trasferiranno a L’Aquila, per partecipare alla fiaccolata in ricordo delle vittime del terremoto.

Non mi aspettavo totale condivisione nel movimento. È legittimo che qualcuno la pensi diversamente – avrebbe detto Grillo ai suoi nel corso della riunione, sottolineando che “si stanno dividendo gli altri, non noi“. “La gente è stufa e prenderà i bastoni” ha avvertito il leader del M5S, riflettendo sull’ipotesi di un governo di larghe intese.

Sembra che qualcuno abbia chiesto a Grillo se il movimento, con il suo atteggiamento di chiusura, non rischi di fornire un pretesto alla popolazione stufa e arrabbiata. “Ma se l’hanno già fatto da un mese… (l’accordo, ndr) – ha replicato Grillo, puntando il dito contro Pd e Pdl – no, non gli stiamo fornendo alcun pretesto“, ha poi rassicurato i partecipanti a questo particolare “conclave”.

Rivolgendosi ai parlamentari del M5S avrebbe poi aggiunto: “Non fidatevi dei partiti. Dobbiamo arrivare calmi e sereni all’elezione del presidente della Repubblica, che sarà molto, molto diverso da questo“, ha marcato Grillo. Quindi avrebbe ricordato che al presidente Napolitano ha detto di dare l’incarico al M5S e poi “gli faremo un nome. Adesso il nome è il movimento nel suo insieme” ha puntualizzato Grillo, mostrando di conoscere la Costituzione italiana come le mappe della Lapponia.

Infine, il leader del Movimento 5 Stelle ha messo in guardia deputati e senatori sul fatto di avere a che fare con “con gente incredibile, fanno dossier e contro-dossier di tutti i tipi per attaccarmi“, ricordando la vicenda del servizio de “L’Espresso” sulle presunte proprietà in Costa Rica. E ha raccomandato a tal proposito di non pubblicare “sui social network cose della vostra vita privata ma solo dell’attività parlamentare“. Un modo forse per evitare la sottolineatura di sciocchezze in cui alcuni dei “cittadini” distaccati in Parlamento si sono distinti negli ultimi tempi.

Anche “sul blog da oggi in poi parleremo solo di programmi” ha spiegato Grillo ai parlamentari nell’agriturismo nei pressi di Fiumicino. Deputati e senatori grillini si erano incontrati questa mattina a Piazzale Flaminio, da dove erano partiti alla volta della sede del “conclave” a bordo di due pullman. Dopo essersi rifiutati di rispondere ai giornalisti presenti, il viaggio verso la meta è stato una sorta di revival della dolce vita, con i giornalisti a pedinare i due bus.

Dopo aver imboccato il GRA, l’allegra brigata ha fatto una sosta in un’area di servizio, dove hanno esposto una bandiera “NoTav”. Andrea Cecconi, deputato, ha dichiarato testualmente: “è una giornata di divertimento, non di lavoro”. Sconsolante.

Un altro deputato, Manlio Di Stefano, nel proprio profilo di Facebook ha poi spiegato di essere dispiaciuto perché “molti di questi giovani giornalisti, che ci seguono in auto umiliando la loro professionalita’ e svalutando un mestiere nobile, sono pagati una miseria e costretti a portare un articolo. Su cosa poi? Un incontro informale. Povera Italia“. Una riflessione condivisibile, se però il M5S avesse mostrato seria sensibilità verso il lavoro dei giornalisti e non un continuo sberleffo mortificante. La solita storia del bue che dice “cornuto” a un asino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

@horsemoonposti