Pyongyang avverte il corpo diplomatico: “Preparatevi a lasciare le ambasciate”, ma nessun ordine di evacuazione

Pronti due missili a medio raggio. Contatti Mosca-Pechino-Washington. Londra: “Sicurezza sedi diplomatiche non garantita dopo il 10 aprile”. Appello di Fidel Castro: “Evitare la guerra”

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Seul – Secondo fonti militari di Seul, citate dall’agenzia Yonhap, la Corea del Nord avrebbe caricato due missili a medio raggio su rampe mobili, nascondendoli in un impianto nella costa orientale. Questo rafforzerebbe le voci secondo cui Pyongyang sarebbe pronta a effettuare un doppio lancio.

A far crescere la tensione anche la decisione del regime nordcoreano, che ha chiesto a tutte le ambasciate straniere presenti a Pyongyang di iniziare a organizzare il rimpatrio dello staff, circostanza confermata dal ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, per una riunione dei paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). ”La proposta è stata fatta a tutte le ambasciate a Pyongyang e ora noi stiamo cercando di capire meglio la situazione”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Mosca, precisando che la Russia lavora ”a stretto contatto” con i partner cinesi e con le controparti di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, nello sforzo di capire l’annuncio inatteso delle autorità nordcoreane.

Il Foreign Office britannico poco dopo ha confermato che la propria ambasciata a Pyongyang ha ricevuto un messaggio dal governo nordcoreano che afferma che non può garantire la sicurezza delle sedi diplomatiche in caso di conflitto dopo il 10 aprile. “Abbiamo ricevuto una comunicazione dalla Corea del Nord che afferma che non saranno in grado di garantire la sicurezza delle ambasciate e delle organizzazioni internazionali in caso di conflitto dopo il 10 aprile“, ha dichiarato alla Dpa un portavoce del ministero degli esteri britannico, che però ha precisato che non è giunta alcuna richiesta “di evacuare le sedi diplomatiche” aggiungendo che non ci sono “piani immediati di evacuazione” perché Londra intende incoraggiare “la Corea del Nord a dialogare con la comunità internazionale e comportarsi con senso di responsabilità“.

Un appello alla moderazione al regime di Kim Jong-un arriva anche da Fidel Castro, storico alleato di Pyongyang. “Se ci sarà una guerra, i popoli di entrambe le parti della penisola saranno terribilmente colpiti, senza benefici per nessuno” scrive l’ex dittatore cubano, in una sua riflessione pubblicata oggi dai giornali cubani.

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