Addio a Rossella Falk, la ‘Greta Garbo’ italiana
Teatro in lutto. L’attrice è morta a Roma all’età di 86 anni. Negli anni ’50 fondò con Romolo Valli la “Compagnia dei giovani”. Da ‘8 e 1/2’ di Fellini a ‘Non ho sonno’ di Dario Argento le sue incursioni al cinema. Domani camera ardente alll’Eliseo di Roma
Roma – L’attrice Rossella Falk è morta a Roma all’età di 86 anni. Antonia Falcazappa, questo il vero, si è spenta all’ospedale San Giovanni. È stata una delle signore del teatro italiano, ricordata come “la Greta Garbo italiana”, ma fece anche alcune incursioni sul grande schermo: da ‘8 e ½‘ di Federico Fellini fino a ‘Non ho sonno‘ di Dario Argento.
Dalle 12 alle 19 di domani sarà allestita la camera ardente al teatro Eliseo di Roma, di cui fu direttore artistico dal 1981 al 1997. “Oggi per l’Eliseo e per tutto il teatro italiano è un giorno di grande dolore – ha dichiarato in una nota Massimo Monaci, che oggi dirige il teatro – insieme a tutti i collaboratori e al consiglio di amministrazione voglio esprimere le più profonde condoglianze alla famiglia della signora Falk e a tutte le persone che l’hanno amata” ha concluso Monaci, che ha voluto ringraziare l’attrice romana per “aver contribuito in modo decisivo a rendere grande la storia del Teatro Eliseo”.
Rossella Falk nacque a Roma il 10 novembre 1926 e si era diplomata all’Accademia d’arte drammatica, iniziando poi a lavorare in teatro alla fine degli anni Quaranta. Il debutto avvenne nel 1948, alla Fenice di Venezia, come figliastra in “Sei personaggi in cerca d’autore”. Dal 1951 al 1953 aveva fatto parte della compagnia Morelli-Stoppa e nel 1954 era stata tra i fondatori della “Compagnia dei Giovani”, insieme a Romolo Valli e Giorgio De Lucco, un nucleo originario a cui si sarebbero uniti poi Tino Buazzelli, Annamaria Guarnieri, Elsa Albani. Restò con i “Giovani” fino all’inizio degli anni Settanta, quando il gruppo si scioglie per mancanza di fondi.
Fra le sue interpretazioni si ricordano La bugiarda (1955), D’amore si muore (1958), Sei personaggi in cerca d’autore (1963), Tre sorelle (1964), Il gioco delle parti (1966), Metti una sera a cena (1967), L’amica delle mogli (1968), La signora delle camelie (1975).
Alla fine degli anni Settanta Rossella Falk aveva lasciato le scene per alcuni anni, per tornare sul palco dieci anni dopo. Nelle sue interpretazioni, Maria Stuarda (1983), L’aquila a due teste (1984), Amanda Amaranda (1988), La dolce ala della giovinezza (1989), I parenti terribili (1991). Fra gli impegni più recenti Sinfonia d’autunno (2008) e Est Ovest (2009).
Come detto, dal 1981 al 1997 era stata direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma insieme a Giuseppe Battista e Umberto Orsini. Dal 2004 al 2006 aveva portato in tournée in tutto il mondo lo spettacolo “Vissi d’arte, vissi d’amore”, un recital in cui aveva raccontato e interpretato ricordi personali, interviste e scritti su Maria Callas.
In teatro era stata diretta dai più mportanti registi italiani, come Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Orazio Costa, Giancarlo Cobelli, Giuseppe Patroni Griffi. Il teatro fu la sua passione e il campo in cui preferì misurarsi, ma partecipò anche ad alcune fiction e alcuni film, come “8 e 1/2” (1963)di Federico Fellini; “Io la conoscevo bene” (1965) di Antonio Pietrangeli; un horror degli anni Settanta, “La tarantola dal ventre nero” (1971) di Paolo Cavara; e “Non ho sonno” (2001) di Dario Argento. La Falk fece anche un’incursione a Hollywood in “Quando muore una stella” (1968, titolo originale “The Legend of Lylah Clare”) di Robert Aldrich.
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