GP di Spagna, preview. Vettel cerca la fuga, Alonso e Räikkönen mirano al successo per ridurre il gap dal tedesco
Lo scorso anno sul circuito del Montmelò si impose Pastor Maldonado su Williams. Quest’anno invece il GP di Spagna potrebbe essere un affare tra i piloti che occupano le prime posizioni in classifica.
In questo fine settimana la F1 sbarcherà in Spagna per disputare il primo appuntamento nel Vecchio Continente. Il quinto appuntamento della stagione 2013 farà tappa a Barcellona, sul circuito permanente del Montmelò, che dista una ventina di chilometri dalla città catalana.
La prima edizione del Gran Premio di Spagna venne disputata nel 1951 sul tracciato cittadino di Pedralbes, a Barcellona, e venne vinto da Juan Manuel Fangio Su Alfa Romeo. A partire dal 1968, il GP iberico si disputò in alternanza sui circuiti di Jarama, vicino a Madrid, e sul cittadino di Montjuich, sempre a Barcellona. Dal 1986 al 1990 la corsa automobilista venne organizzata sul circuito di Jerez de la Frontera, situato nel sud della penisola, mentre dal ’91 in poi il GP si è disputato sul circuito del Montmelò, vicino alla capitale della comunità autonoma della Catalogna.
Il Circuit de Catalunya venne inaugurato poco prima dei giochi olimpici del 1992, che si tennero a Barcellona, e da allora è sede fissa del Gran Premio di Spagna di Formula Uno. Il tracciato è lungo 4.655 metri ed è composto da un lungo rettilineo (il più lungo della F1) e sedici curve di differente raggio, che rendono il layout spagnolo uno dei più impegnativi dell’intero mondiale. A partire dal 1994, dopo l’incidente di Senna, il circuito ha subito modifiche finalizzate ad aumentare la sicurezza per i piloti. Di recente, gli organizzatori dell’evento spagnolo, hanno prolungato il contratto con la FOM (Formula One Management di Bernie Ecclestone) sancendo il prolungamento della permanenza del GP di Spagna al Montmelò sino al 2016.
Pirelli porterà per il primo appuntamento europeo le specifiche medie (a banda bianca) e dure (banda arancione), che dovrebbero adattarsi al meglio al manto d’asfalto del tracciato del Montmelò. I compound duri, lo ricordiamo, sono stati modificati di recente, per permettere ai team di avere una scelta più ampia di strategie in gara. Durante le prove libere del venerdì sarà provato dai team un nuovo tipo di pneumatico sperimentale, così da costringere le squadre a sfruttare tutto il tempo a disposizione senza lasciare tempi morti, favorendo così lo spettacolo per il pubblico.
Il circuito di Montmellò nell’analisi Pirelli a cura di Mario Isola
Michael Schumacher risulta essere il pilota più vincente del GP di Spagna con sette successi all’attivo, seguito da Ayrton Senna con quattro e Jackie Stewart, Nigel Mansell, Alain Prost e Mika Hakkinen con tre successi a testa. Proprio Hakkinen dovette cedere nel 2001 una vittoria ormai certa al sette volte iridato della Ferrari, a causa di un problema tecnico che lo costrinse a parcheggiare la sua McLaren all’ultima curva dell’ultimo giro della gara.
Tra i costruttori, spiccano le undici vittorie della Ferrari, seguita dalle otto della McLaren e le sette della Williams. L’ultima edizione del Gran Premio di Spagna, disputata l’anno scorso, venne vinta a sorpresa da Pastor Maldonado, proprio su una monoposto del team di Sir Frank, che regolò all’arrivo Fernando Alonso.
La classifica piloti vede attualmente in testa Sebastian Vettel, che può vantare dieci punti sul secondo, Kimi Raikkonen e ventisette su Lewis Hamilton, terzo. Alonso è quarto, staccato di trenta punti dal tedesco della Red Bull. Proprio il team anglo-austriaco conduce la classifica costruttori con centonove punti, sedici in più di Lotus e trentadue più della Ferrari.
Il tre volte campione del mondo avrà la possibilità di allungare in classifica sui principali rivali, anche se la concorrenza non sta certo a guardare. La Ferrari si presenterà al Montmelò con il primo, significativo step evolutivo della F138, che comprende aerodinamica e scarichi per cercare di colmare la distanza in termini di punti con il team gestito da Christian Horner. Lotus e Mercedes, dato l’inizio di stagione più che promettente, non staranno a guardare, aumentando così l’incertezza di un mondiale ancora troppo condizionato dalle prestazioni degli pneumatici.
La pista di Montmelò
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