Walter Siti vince il Premio Strega con “Resistere non serve a niente”

Il professore modenese sbaraglia la concorrenza con 165 voti e stravince su Alessandro Perissinotto, arrivato secondo con “Le colpe dei padri”

20130705-Walter_Siti_780x440

Walter Siti trionfa alla Sessantasettesima edizione del Premio Strega con il romanzo, edito da Rizzoli, “Resistere non serve a niente”, un romanzo a tratti distopico sul rapporto tra finanza e criminalità, prostituizione reale e prostituzione “percepita” nella società contemporanea. Al secondo posto si piazza Alessandro Perissinotto con “Le colpe dei padri” (Piemme). La cerimonia si è svolta ieri al Ninfeo di Villa Giulia a Roma e la giuria è stata presieduta dallo scrittore Alessandro Piperno, vincitore della scorsa edizione del Premio Strega con il romanzo “Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi” (Mondadori). Su 460 aventi diritto hanno votato in 412, 168 elettronicamente, 3 le schede bianche.

Non c’è stata sfida per il primo posto conquistato alla grande da Siti con 165 voti, seguito poi da Perissinotto con uno scarto evidente, “solo” 78 voti. Con solo un voto in meno si guadagna l’ex aequo Paolo Di Paolo con “Mandami tanta vita” (edito da Feltrinelli) mentre si classifica terza Romana Petri con “Figli dello stesso padre” (Longanesi). Ultima Simona Sparaco con “Nessuno sa di noi” (Giunti), 26 voti.

Walter Siti ha festeggiato bevendo dalla bottiglia del Premio Strega, simbolo della vittoria, e ha dichiarato: «Non dedico il premio a nessuno in particolare. Ci sono persone a cui tengo e spero il libro sia stato scritto per loro». Poco prima dello spoglio, lo scrittore modenese, emozionatissimo, aveva sottolineato: «Mi sono dato perdente già da ieri. È una bella tattica per restare tranquillo. Un esercizio zen. Tutto quello che viene è in più. Ho pregato fin dall’inizio il mio editore di non informarmi e di tenermi fuori dai meccanismi del premio perché mi rendeva ansioso».

Siti, 66 anni, si è formato alla Scuola Normale Superiore di Pisa e ha insegnato nell’Università de L’Aquila per vent’anni. Ha pubblicato volumi di critica letteraria e numerosi saggi su Montale, Penna e Pasolini. Di quest’ultimo è il curatore delle opere complete per la collana editoriale della Mondadori, “I Meridiani”.

Alla cerimonia al Ninfeo grande assente Ignazio Marino, neosindaco di Roma, mentre l’ex primo cittadino Gianni Alemanno ha votato e si è poi seduto al tavolo della casa editrice Piemme, che fa parte del gruppo Mondadori. Tra gli altri ospiti anche Francesco Rutelli e la moglie Barbara Palombelli seduti al tavolo Rizzoli; Paolo Mieli e Cesare Romiti al tavolo Rcs; il presidente amministratore delegato del gruppo Gems, Stefano Mauri e Giacomo Marramao al tavolo Longanesi e infine gli scrittori Stefano Rodotà, Antonio Padellaro e Dacia Maraini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

20130628-twitter-very-little@charlotte_braun

Claudia Fiume

Laureata in comunicazione con una tesi sul rapporto tra il reale e l'immaginario nel cinema, ho collaborato per alcune testate online come web content editor. Collezionista di immagini sul desktop e di ricettari disordinati su cui annotare imprese culinarie più o meno riuscite. Quando non faccio niente di tutto questo, twitto in modo compulsivo di tv, attualità e social media. Su THE HORSEMOON POST scrivo di tutto questo, ma anche di cinema e lifestyle.