Now You See Me, ma se non lo vedete è anche meglio!

Il film di Louis Letterrier sfoggia una regia pessima sprecando un cast di altissimo livello.

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Quattro illusionisti con abilità diverse vengono reclutati da una figura misteriosa per diventare un gruppo e mettere in scena grandiosi spettacoli dove ad essere ingannato non sarà solamente il pubblico pagante, ma anche l’FBI e l’Interpol che dà loro la caccia perché artefici (nel bel mezzo di uno show) di una rapina incredibile avvenuta in una banca parigina. L’agente Dylan Rhodes è sempre un passo indietro, per questo si rivolge a Thaddeus Bradley, illusionista in pensione che adesso ha uno show in cui smaschera tutti i trucchi dei suoi ex colleghi.

Now You See Me, nasce come prodotto per l’intrattenimento e se il suo scopo fosse rimasto solo quello, il risultato finale avrebbe appagato appieno lo spettatore, che sarebbe uscito dalla sala divertito e intontito dallo spettacolo magico messo in piedi dalla banda protagonista.

Purtroppo il film si spinge troppo oltre inserendo temi e allusioni che stonano col divertimento implicito nella vicenda (la disgrazia di New Orleans è buttata lì molto grossolanamente e gli influssi della crisi economica è accantonata in fretta). A peggiorare le cose ecco spuntare i soliti cliché tra FBI e un agente dell’Interpol che puntualmente arriva a ficcare il naso nelle indagini con tutte le (prevedibili) conseguenze del caso.

La sceneggiatura sostiene sufficientemente il ritmo forsennato dell’intera vicenda ma porta con se quell’irritante sensazione di déjà vu, aggravata dal fatto di sfoggiare una serie infinita di dialoghi banali e frasi fatte. Louis Leterrier non è nuovo ai blockbuster, però qualcuno potrebbe cominciare a chiedersi per quale motivo gli vengano affidati ancora progetti di questa portata se è lampante la sua difficoltà nel gestirli (la celebre battuta “segui i soldi” qui è molto utile); non è certamente il suo peggior lavoro (difficile far peggio di The Incredible Hulk e soprattutto di Clash of the Titans), ma la regia è spesso confusa, il che spazientisce non poco lo spettatore. Il finale è una sequela interminabile di inquadrature in cui ben poco appare chiaro, e puntualmente arriverà il protagonista a spiegare la situazione con un puntuale monologo.

Il cast sembrava la cosa migliore, viste le premesse, eppure riesce a farsi odiare lo stesso: Mark Ruffalo, di gran lunga il più convincente, è ben lontano dai suoi vertici; Jesse Eisenberg dovrebbe cominciare a smarcarsi dal ruolo di Mark Zuckerberg che qui scimmiotta in più di un’occasione, la brava Isla Fisher è mal gestita e nemmeno messa in bella mostra, Morgan Freeman ormai va col pilota automatico da parecchi anni (saga di Batman a parte). Incredibile ma vero, Leterrier e i suoi sceneggiatori sono riusciti a rendere antipatico un mostro sacro come Woody Harrelson (mai così svogliato) e insipida e completamente superflua Mélanie Laurent.

Tirando le fila del discorso, Now You See Me intrattiene bene un pubblico che non esige molto dal genere, ma viste le aspettative il risultato è alquanto deludente.

VOTO : 5     

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