La fiera della passione al Gran Premio d’Italia
Una settimana dopo l’avvio del week-end di F1 a Monza, le sensazioni dirette di chi ha assistito alla gara da una postazione dei commissari di pista, angeli senza nome per i campioni di Formula 1. Una giornata indimenticabile!
Si è concluso l’84° Gran Premio d’Italia. Il grande evento sportivo porta con se gioia e dolori, successi e insuccessi nella piena consapevolezza di tutti, sotto l’occhio mondiale e tali argomentazioni non saranno oggetto del mio articolo!
Vorrei raccontarvi la F1 da un altro punto di vista, quello di un’appassionata che ha trascorso il weekend in autodromo e ha condiviso forti emozioni con tante persone accomunate dalla passione sconfinata per l’automobilismo in generale, la Formula 1 in particolare. Non è facile mettere nero su bianco le emozioni provate! Senza esagerazione, si può definire “amore” reciproco.
C’è un mondo che gira intorno al Circus, il dietro le quinte, che è nascosto ed è proprio come un motore che pulsa e muove tutto. Parlo degli addetti ai lavori, dei commissari di pista e di tutti coloro che lavorano in questo mondo con grande competenza, ma soprattutto con straordinario amore e immensa passione. E’ una realtà pericolosa , veloce, adrenalinica e sono proprio queste venature a rendere tutto molto affascinante. Un ambiente dove il senso del gruppo – dalle scuderie fino alla crew di sicurezza attorno la pista – è fondamentale per la riuscita di ciascun evento.
Se il Gran Premio d’Italia è stato un successo, un grazie va a tutti loro, nessuno escluso. Quando parlo di successo non mi riferisco necessariamente alla vittoria del pilota per cui si tifa o della scuderia che si ama, parlo soprattutto del grande entusiasmo di chi era in autodromo. Tante nazionalità presenti per condividere la passione per le corse, ma soprattutto per esserci e godere di sensazioni che solo quel sound può dare.
Un’occasione per assistere a realtà più frequenti all’estero e che rappresentano l’immagine del motorsport di qualche tempo fa: intere famiglie, gruppi di amici, comitive unite per vivere l’autodromo e il weekend di gara in modo del tutto ruspante, come risultato di una pura e sana passione per lo sport!
Il momento surreale è stato dopo il giro di ricognizione, prima dello start. Bene in quel momento è calato il silenzio più assoluto. Il countdown è stato davvero da cardiopalma, scandito da un’infinità di secondi seccati dall’urlo dei motori e poi via con il semaforo verde, il grido dei tifosi … l’adrenalina e la tensione sono durate per tutto il GP, sensazioni pazzesche! Momenti intensi e di forte condivisione di sguardi, abbracci, di caloroso tifo.
Dopo la bandiera a scacchi, tutti in piedi al passaggio dei piloti per salutarli, poi in corsa verso il podio. Un fiume in piena sul tracciato ad ascoltare l’inno e l’ovazione al momento della premiazione. Con l’unica stonatura dei fischi al vincitore, Sebastian Vettel.
L’immagine conclusiva del weekend, per me la più bella: una famiglia, mamma, papà e due bimbi che passeggiano sul tracciato mano nella mano e gli occhi colmi di gioia.
Un ringraziamento alle persone con cui ho condiviso questo Gran Premio, un’esperienza nuova e formativa a livello di conoscenza e soprattutto sotto il profilo umano. Senza i commissari di pista le corse non si potrebbero svolgere, mi piace ricordarlo sempre.
Con grande stima
ROSS