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“Il Postino”, Oscar postumo a Sergio Endrigo, a otto anni dalla morte. La musica era pure sua

Dopo 18 anni Bacalov lo ha ammesso, mettendo fine a una lite giudiziaria durata 1 anni. Il compositore dopo una lunga battaglia legale per plagio ha accettato la transazione e ha depositato di nuovo presso le Società degli autori i bollettini con l’aggiunta del nome di Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri

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Roma – Chissà se nel Regno della Luce, dove la musica dovrebbe avere un ruolo di scenario, Massimo Troisi e Philippe Noiret sono andati ad abbracciare Sergio Endrigo, neo premio Oscar a 17 anni dal conferimento dell’ambito premio a Luis Enriquez Bacalov, il musicista di origine argentina che si attribuì per intero la paternità della colonna sonora de “Il Postino”, l’ultimo film girato dall’attore napoletano.

A otto anni dalla sua scomparsa, infatti, giustizia è stata fatta, perché Enriquez Bacalov ha riconosciuto la co-paternità della musica al cantautore istriano, accettando una transazione al termine di una lite giudiziaria durata ben 18 anni.

Lo si è appreso ieri dal sito di Michele Bovi, il giornalista che ha seguito fin dalle prime fasi la vicenda. La decisione di Bacalov, chiude la querelle. Il compositore ha infatti depositato di nuovo presso le Società degli autori i bollettini – come dire l’atto di nascita di quelle musiche – con l’aggiunta dei nomi di Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri.

Il Postino”, capolavoro diretto da Michael Radford, interpretato e sceneggiato da Massimo Troisi, che morì al termine delle riprese, uscì nel 1994 e subito ebbe un successo clamoroso in tutto il mondo, con numerose nominations per l’Academy Award di Hollywood, che però si tradussero in un solo Oscar, per le musiche, che poi ottennero anche un Nastro d’Argento (il riconoscimento del Sindacato dei giornalisti cinematografici italiani) e un BAFTA (il premio dei critici cinematografici inglesi).

Quella colonna sonora era firmata da Luis Enriquez Bacalov, musicista nato a Buenos Aires nel 1933, ma attivo in Italia fin dai primi anni Sessanta, arrangiatore del periodo dorato della RCA assieme a Ennio Morricone, quando a Roma si fabbricavano dischi venduti in milioni di copie.

Bacalov è stato l’arrangiatore e il direttore d’orchestra dei primi successi di Gianni Morandi, Rita Pavone, del newyorkese Neil Sedaka che furoreggiava cantando nella nostra lingua, dei primi cantautori Umberto Bindi, Gino Paoli e soprattutto Sergio Endrigo. Con lui Bacalov collaborò per 11 anni, un sodalizio artistico che ha prodotto perle come ‘Io che amo solo te’, ‘Lontano dagli occhi’, ‘L’arca di Noe” , ‘Canzone per te’.

Poi la lite, proprio a causa della colonna sonora de ‘Il Postino’, in cui Endrigo riconobbe la totalità melodico-armonica di un suo brano inciso nel 1974, composto assieme al cognato Riccardo Del Turco (autore ed esecutore di hit come ‘Luglio’ e ‘Che cosa hai messo nel caffe’?’) e a un amico paroliere e musicista dilettante, Paolo Margheri.

La causa per plagio aveva accumulato due sentenze: la prima nel 2001 parzialmente favorevole a Bacalov, la seconda del 2003 che dava ragione a Endrigo. Di qui il ricorso in Cassazione, interrotto ora dalla transazione accettata dal compositore argentino. Sergio Endrigo è scomparso il 7 settembre del 2005, ma la figlia Claudia ha resistito accanto a Del Turco e a Margheri nella battaglia diretta a stabilire la reale paternità di quelle celebratissime musiche.

(Fonte Adnkronos)

Un pensiero su ““Il Postino”, Oscar postumo a Sergio Endrigo, a otto anni dalla morte. La musica era pure sua

  • roberto beghi

    questa é MUSICA vera !!!! e gia che siamo un Oscar postumo a Massimo Troisi …

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