Il mercato auto migliora in Europa, ma non in Italia: a ottobre -5,6%

Secondo il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti calano anche i passaggi di proprietà di veicoli usati: -2,27%. Male anche il Gruppo Fiat, che scende dell’8,7%. Ma il mercato europeo vede la luce: in Spagna +34%, in Francia +2,6%

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A ottobre il mercato dell’auto in Italia non ha visto interrompersi il trend negativo che da 41 mesi caratterizza le vendite. Con 110.841 immatricolazioni si è registrato un calo del 5,58% rispetto allo stesso mese del 2012 (quando le auto vendute furono 117.397). Questo il quadro dopo la divulgazione dei dati da parte del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, secondo cui anche i trasferimenti di proprietà di auto usate hanno avuto una flessione del 2,27% annuo, con 397.772 passaggi.

In prospettiva annuale, nei primi dieci mesi del 2013 ci sono state in Italia 1.111.520 immatricolazioni di autovetture, con un ulteriore calo dell’8,02% rispetto al periodo gennaio-ottobre 2012, quando le auto vendute furono 1.208.470. Su base annua invece si registra un lieve incremento dei trasferimenti di proprietà di auto usate, saliti da inizio anno a 3.446.888 unità (+0,59%).

Se si guarda la situazione per le case automobilistiche, Fiat fa registrare un calo del 4,69% rispetto a ottobre 2012 (23.690 immatricolazioni), ma nel gruppo torinese l’Alfa Romeo segna il record negativo con -29,74% (2.346 auto vendute) e Lancia segue a ruota con -15,75% (4.607 unita). Cresce invece la vendita di auto nuove dei marchi americani del gruppo, con +10,87% di Chrysler-Dodge-Jeep a 530 unità, ma sono dati assolutamente incomparabili al momento con gli altri brand.

In termini di dati aggregati, il gruppo Fiat in Italia ha immatricolato oltre 31 mila automobili in ottobre, con un calo complessivo dell’8,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa. La quota di mercato complessivo cala di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, assestandosi al 28,1 per cento, ma con un trend mensile positivo di mezzo punto, rispetto a settembre 2013.

Renault registra un balzo di vendite, con +49,58% (6.514 immatricolazioni) mentre fra i marchi francesi crolla Citroën, con -20,32%, flessione praticamente identica a quella dell’altro marchio del gruppo francese, Peugeot, che ha una flessione di 20,48%. Fra i marchi di lusso, bene Mercedes con +6,47%, mentre si registra un calo di Audi (-2,85%) e Bmw (-5,84%). Toyota in progresso di vendite, con 5321 auto nuove immatricolate (+12,35%). Flessione invece per la VW, che vende in ottobre 8.830 auto nuove, con una flessione rispetto allo stesso mese del 2012 del 12,42%.

Il dato italiano però contrasta con l’andamento crescente in Europa. In Spagna, con 60.301 auto nuove immatricolate, si è registrato un aumento del 34,4% rispetto allo scorso mese del 2012. Nei primi dieci mesi dell’anno le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (606.736 auto vendute).

Dato positivo anche in Francia, dove le auto nuove vendute in ottobre sono state 166.515, con un incremento del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2012. Nei primi dieci mesi dell’anno le immatricolazioni di auto nuove hanno registrato un calo del 7,4%, un dato che da considerare ottobre come una potenziale inversione di tendenza.

In Francia Fiat ha registrato in ottobre un timido delle vendite di auto nuove (0,7%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mitigando la flessione complessiva registrata nei primi dieci mesi del 2013 (calo dello 0,6%). Il gruppo Psa (Peugeot-Citroën) in ottobre ha registrato un aumento delle vendite del 2,8%, portando la flessione nei primi dieci mesi dell’anno a -9,3%. Renault in ottobre ha aumentato le immatricolazioni del 9,5%, riducendo la diminuzione di vendite nei primi dieci dell’anno – rispetto allo stesso periodo del 2012 – a -4,2%.

«Le previsioni del nostro Osservatorio, diramate lo scorso 30 ottobre, sono state confermate dal dato ufficiale di oggi che fotografa una flessione del -5,6% fra ottobre 2013 e ottobre 2012» ha commentato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, industriali e autobus. «Quindi, a dispetto di chi vorrebbe ‘vendere’ ottimismo ad ogni costo, il mercato auto non riparte» afferma il presidente di Federauto «anzi, continua nel suo ciclo negativo apertosi 41 mesi fa. Una nuova spia rossa lampeggiante, quindi, si è accesa sul cruscotto del settore automotive»

Secondo Roberto Bolciaghi, presidente dell’associazione dei concessionari Renault «a parte l’instabilità politica, che non ci fa bene, e l’incerto incedere dell’economia italiana, i mali primari che impediscono alla domanda di esprimersi con numeri adeguati sono la pressione fiscale e i costi di gestione». «Ormai» sottolinea Bolciaghi «è dimostrato che ogniqualvolta lo Stato aumenta le tasse incassa sempre meno. Questo perché si contrae la domanda e i fatturati diminuiscono ingenerando un circolo vizioso che fa bruciare centinaia di migliaia di posti di lavoro». Più curva di Laffer di così, si muore, potremmo aggiungere.

Analisi che viene corroborata dalla valutazione di Pavan Bernacchi, secondo il quale il mercato italiano chiuderà a fine anno con una vendita di auto nuove intorno a 1.280.000, con una flessione dell’8% rispetto al 2012, ma in sostanza con una contrazione di circa il 35% del potenziale, perché «il mercato italiano dovrebbe esprimere circa 2.000.000 di pezzi» afferma il presidente di Federauto.

Ne soffre perciò tutta la «la filiera, che dà lavoro a 1.200.000 persone», vicina al collasso. In una situazione che – come sottolineato da Bolciaghi – è assolutamente paradossale, perché «lo Stato sta perdendo circa 3 miliardi tra Iva e altre imposte». Un dato che è stato evidenziato da Federauto nell’incontro convocato al Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 24 ottobre.

«Il Governo è stato informato con chiarezza, da parte di tutti i principali attori della filiera, di quanto la crisi sia profonda e articolata. Abbiamo lasciato sul Tavolo queste riflessioni con un nuovo appuntamento a fine mese» dichiara Pavan Bernacchi, il quale però ora si aspetta che il governo passi dal cortese ascolto a una precisa linea di intervento, senza la quale l’automotive italiana è destinata a soccombere «al di là di quanto possano raccontare degli sterili numeri».

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Immatricolazioni auto nuove Ottobre 2013Vendita auto usate Ottobre 2013

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.