Il 16% degli italiani acquista farmaci online. Un business allettante, ma molto pericoloso

Nel 2011 i sequestri di farmaci contraffatti alle frontiere dell’Unione Europea sono aumentati del 700 per cento rispetto al 2010, risultando il primo prodotto sequestrato dalle “dogane” europee. L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha una speciale unità che collabora con i Carabinieri del NAS anche in operazioni di intelligence e web monitoring per bloccare un fenomeno che consente guadagni stratosferici. Il mensile “Focus” in edicola se ne occupa con un reportage

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Nel 2011 i farmaci contraffatti sono stati il primo prodotto sequestrato alle frontiere dell’Ue, con un aumento di ben il 700 per cento rispetto all’anno precedente. Si tratta di un mercato “gestito dalla malavita russa e cinese che guadagna circa 2.500 euro per ogni euro investito, e che mette in serio pericolo chi si avventura incautamente nel mercato di farmaci online“. Cifre da far impallidire, che vanno tutte nelle mani delle criminalità transnazionali contro cui l’unica arma efficace è la cooperazione internazionale.

Sul numero di “Focus” in edicola fino al giovedì 23 gennaio c’è un approfondito servizio su questo mercato, cui si rivolge “quasi il 16% degli italiani e che presenta rischi dei quali è bene essere informati“. Il pericolo minore è infatti quello di comprare farmaci mancanti del principio attivo, quindi di curarsi con l’acqua fresca. Nelle ipotesi peggiori, i farmaci falsi contengono sostanze nocive per la salute, quando non del tutto pericolose.

La vigilanza, anche con opportuni programmi formativi, è elevata anche nelle farmacie italiane, perché tra il 2002 e il 2007 si registrarono ben 27 casi di infiltrazione di prodotti contraffatti nella rete europea delle farmacie. Urgono pertanto contromisure, che solo le autorità pubbliche – in collaborazione con tutta la filiera della distribuzione del farmaco – possono attuare. Azioni che prevedono il monitoraggio e perfino vere e proprie attività di intelligence volte a individuare le centrali di smistamento internazionale di questi non-farmaci.

Il fenomeno della contraffazione dei farmaci è complesso. Si considera contraffattoun farmaco la cui etichettatura è stata deliberatamente preparata con informazioni ingannevoli in relazione al contenuto e alla fonte“, secondo la definizione ufficiale formulata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1992. Il commercio illegale di farmaci contraffatti è la branca più pericolosa della contraffazione generale, ha una tendenza crescente e non è più circoscritto ai soli paesi in via di sviluppo, ma riguarda i paesi industrializzati, anche per lo sviluppo progressivo dei sistemi di comunicazione che accorciano le distanze e abbattono le barriere commerciali, per un flusso che rimane illegale.

Si tratta però di un’attività svolta nel silenzio delle “tenebre commerciali”, prevalentemente – ma non esclusivamente – su internet, comunque coinvolgente i sistemi nazionali di trasporto. Secondo stime ritenute attendibili, la percentuale di medicinali contraffatti sul mercato globale si attesterebbe intorno al 7 per cento, con punte molto più elevate, che raggiungerebbero addirittura il 50 per cento in alcuni Stati in Africa e Asia.

L’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, ha intrapreso diverse iniziative volte al contrasto del fenomeno, con altri soggetti istituzionali, civili e militari. L’impegno dell’AIFA si può riassumere in alcuni principali filoni di attività:

A) la cooperazione nazionale: la task force “Impact Italia”

L’Italia, prima di altri paesi, ha compreso il valore della cooperazione istituendo la Task Force nazionaleImpact Italia“, di cui fanno parte le principali istituzioni interessate al fenomeno della contraffazione,  AIFA, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Comando Carabinieri per la Tutela della Salute-NAS, Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia della Dogane.

B) Cooperazione internazionale

Considerata la rilevanza internazionale del fenomeno, la cooperazione con altre strutture internazionali – quali il Consiglio d’Europa e l’Organizzazione Mondiale della Sanità – è diventata il presupposto essenziale per un’efficace azione di contrasto al fenomeno. In ambiente internazionale sono svolte costanti operazioni di monitoraggio, che coinvolgono professionisti dell’investigazione di varie branche, dall’analisi scientifica agli esperti di sorveglianza elettronica, dagli analisti finanziari a reparti che agiscono sotto copertura con la finalità di scoprire i flussi e le centrali di partenza dei farmaci falsi.

C) Farmacie online e analisi di intelligence

Associato alla commercializzazione di farmaci contraffatti è il fenomeno delle farmacie online, che in Italia sono illegali. Ma anche nei Paesi in cui è ammessa la distribuzione del farmaco attraverso i canali della vendita per corrispondenza, le farmacie online sono sotto costante osservazione delle relative autorità nazionali, perché considerate – alcune a ragione, forse altre a torto – come il principale canale attraverso cui i farmaci contraffatti arrivano all’utente finale.

In Italia peraltro le farmacie online sono vietate, perché l’unico canale consentito per distribuire i farmaci è quello delle oltre 16mila farmacie ufficiali e, per alcuni tipi di farmaco, anche le migliaia di parafarmacie aperte già da qualche anno.

D) Formazione

L’AIFA ha sviluppato diverse iniziative formative sul tema della contraffazione e dell’importazione illegale di farmaci. Il fenomeno ha particolarità tali da spingere alla elaborazione di progetti formativi ad hoc per le varie professionalità afferenti al settore della distribuzione del farmaco, dai farmacisti ai distributori regionali, dagli agenti delle varie polizie operanti sul territorio ai medici che costituiscono il front office di analisi primaria per l’eventuale individuazione di farmaci contraffatti e assunti al di fuori del controllo specialistico. 

E) Comunicazione

Il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco, l’Istituto Superiore di Sanità e il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute-NAS – le amministrazioni coinvolte nella task force “Impact Italia” – ha lanciato nell’ottobre 2009 la campagna informativaFarmaci Contraffatti: evitarli è facile” (in basso l’immagine del pieghevole). Poi la crisi e le difficoltà di bilancio hanno eroso i fondi per la comunicazione, ma noi vi alleghiamo questo opuscolo informativo che, benché datato, rimane valido nel messaggio. 

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Farmaci Contraffatti: evitarli è facile –> Scarica l’opuscolo qui

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