Lavoro: cercasi informatici, assistenti sociali, ingegneri

Secondo dati diffusi da Unioncamere, ci sono 185 mila nuove assunzioni alle porte. Le figure professionali più richieste. Minimo di assunzioni previste nel settore turistico e dell’accoglienza: un controsenso in un Paese che dovrebbe riporre nel turismo molte delle proprie speranze di rilancio

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Roma – Le imprese contano di fare 185 mila nuove assunzioni nel primo trimestre di quest’anno: nonostante ci sia sempre un saldo negativo tra entrate e uscite, Unioncamere sottolinea che è comunque in miglioramento rispetto ai trimestri scorsi.

Quali figure professionali sono le più richieste?

Circa 17.200 assunzioni riguarderanno operai specializzati (nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, nelle industrie del tessile-abbigliamento-calzature, nelle industrie del legno e della carta, nelle industrie chimiche e della plastica).

Quasi 5.500 assunzioni interesseranno informatici, ingegneri e tecnici della produzione; oltre 5.200 assistenti sociali (in istituzioni o domiciliari); 3.700 posti saranno invece destinati a tecnici della sanità e dei servizi sociali, mentre quasi 2.200 riguarderanno ingegneri, architetti e professioni assimilate.

Buone prospettive anche per altre nove professioni (con 30.400 assunzioni), cinque delle quali sono professioni tecniche e specialistiche di alto livello, quali tecnici amministrativi e finanziari e bancari, tecnici del marketing, delle vendite e della distribuzione commerciale, specialisti in scienze matematiche, fisiche, naturali, specialisti delle scienze della vita, specialisti della salute.

A esse si aggiungono, in particolare, il personale di segreteria e servizi generali, con una prospettiva di oltre 8 mila assunzioni, i commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione (quasi 5.200), gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori (quasi 4.600).

Un terzo gruppo di otto professioni (pari a 28.400 assunzioni) si colloca invece al di sotto della media degli ultimi quattro trimestri. Vi figurano tre professioni non qualificate, la più numerosa delle quali, con oltre 9.500 assunzioni, è quella del personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone; di rilievo anche i commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso (9.500 assunzioni) e i conduttori di mezzi di trasporto (oltre 4.400).

Per le ultime undici professioni, le assunzioni previste sono invece ai minimi dell’anno. La più numerosa tra esse è quella di cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (quasi 12.400 assunzioni, che comunque resta pur sempre la prima in assoluto), seguita da quella degli addetti all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza della clientela (quasi 4.400) e dagli operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare (3.400). Un controsenso, se pensiamo che per l’Italia il turismo e l’enogastronomia dovrebbe diventare il “petrolio” nazionale.

Credit: AGI