M5S, verso l’espulsione dei 4 dissidenti dalle BT (Belin Truppen…). Rizzetto: ‘Mi dissocio’

La prossima settimana, assemblea congiunta dei deputati e dei senatori. Fraccaro: vadano con Verdini

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Roma – Un’assemblea congiunta dei deputati e dei senatori del Movimento 5 Stelle deciderà la prossima settimana se proporre l’espulsione dei quattro senatori che si sono dissociati da Beppe Grillo, dopo l’incontro in streaming con il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi. Lo rendono noto fonti del gruppo M5S al Senato, secondo cui diverse sollecitazioni in tal senso, non meglio precisate a parte un documento del Meetup di Pavia contro Luis Orellana, sarebbero giunte dal territorio.

Oltre al lombardo Orellana, i senatori “dissidenti” nel mirino sono il triestino Lorenzo Battista e i siciliani Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino. La procedura prevede la discussione e il voto nell’assemblea congiunta, su proposta dei capigruppo o di qualche parlamentare di uno dei due gruppi e, in caso di voto favorevole all’espulsione, la ratifica degli attivisti sul blog beppegrillo.it, una specie di Giuria Popolare in rete.

Sull’iniziativa gli schieramenti interni già scaldano i motori. Sprezzante il commento dell’ortodosso Riccardo Fraccaro, secondo il quale “il Movimento ha bisogno di energie positive, chi non se la sente di portare avanti con rigore morale le nostre battaglie è libero di andare a scrivere le riforme con Verdini“. Pro-espulsioni, ma meno granitica, la posizione della senatrice campana Paola Nugnes: “Siamo veramente un gruppo o qualcuno si sente fuori dal gruppo? Abbiamo davvero tutti chiaro qual’è l’obiettivo o qualcuno, per ingenuità, illusione, debolezza, ha un obiettivo diverso? Se è così, è il caso di continuare insieme o è meglio dividere i percorsi?“, sono le domande che ha postato su Facebook. Opposto il parere del deputato friulano Walter Rizzetto: “Non d’accordo e mi dissocio senza se e senza ma – scrive su Twitter – alla richiesta di espulsione per i quattro senatori“.

Chiunque nei passaggi travagliati si trova circondato da amici ha già vinto la prima decisiva battaglia“, ha commentato con un filo d’orgoglio personale Francesco Campanella, senatore in attesa di giudizio… “Le altre vittorie – ha aggiunto – seguiranno: sorridono a chi sa unire all’onestà degli intenti pazienza e determinazione“.

L’iter di espulsione dei quattro traditori dalla BT, Belin Truppen, dove sul concetto di democrazia c’è qualche tipo di confusione. Confusione che mette in pericolo, purtroppo, la carica innovatrice del movimento cofondato da Beppe Grillo, il quale interpreta il proprio ruolo in modo sempre più dissonante dalla missione originaria: contribuire a cambiare il Paese.

Non avendo pregiudizi (come è evidente), non abbiamo difficoltà ad affermare che questi atteggiamenti distruggeranno un movimento politico che dovrebbe essere protagonista del cambiamento, non di certe pagliacciate.

Credit: TMNews